Antonio Aversa vede l'astrazione come via di fuga dalla proliferazione di immagini. Fedele Tocci realizza una pittura che e' anche un costante interrogativo su forme, materiali, finalizzazioni, strumenti.
Antonio Aversa e Fedele Tocci
Una ventina di opere, fotomacro e watery painting realizzate tra il 2003 ed il
2006, attraverso un cammino ispirato dal pensiero del filosofo presocratico
Anassimandro sulla cosmogonia, mistero eterno concretizzatosi con l’ utilizzo dei
colori ad acqua e della fotomacro.
Acqua e fuoco senza confini, fuggevoli. Reali? Nel movimento eterno dell’universo
si inseguono a vicenda in un cerchio senza fine, si abbracciano per un istante, si
distruggono e si rigenerano, ancora. Una danza infinita, antica e sempre nuova.
Antonio Aversa Insegnante, vive e lavora a Venezia. Interessato a diversi
linguaggi espressivi, dalla pittura alla fotografia, dal disegno al mosaico,
vede l’astrazione come via di fuga dalla proliferazione di immagini.
Fedele Tocci Il fascino della ricerca e della sperimentazione
caratterizzano questo artista. Le sue opere, come in un imbuto, raccolgono l’
intera cosiddetta modernità ricavandone pittura che è anche un costante
interrogativo: su forme, materiali, finalizzazioni, strumenti, fotografie
comprese con derivati.
Inaugurazione: sabato 17 marzo 2007 - ore 18.30
Imagina Cafè
Dorsoduro 3126 - campo Santa Margherita (ponte dei Pugni) - Venezia
Ingresso: Tutti i giorni, chiuso il lunedi', dalle ore 08 alle ore 02
Ingresso libero