Prospettive e' un'installazione interattiva incentrata sulla possibilita' offerta al pubblico di tornare bambini e indossare i panni dei propri eroi dei fumetti. L'intervento consiste in una serie di gigantografie: le stampe riproducono in scala umana tre personaggi manga celebri alla fine degli anni '70: Lady Oscar, Capitan Harlock e Daisuke Jigen.
Prospettive
Venerdì 16 marzo 2007, alle ore 22,30 inaugura a Palazzo Santa Margherita, in corso
Canalgrande 103 a Modena, il nuovo appuntamento di Area Progetto con
un'installazione di Franco Hüller dal titolo Prospettive.
L'inaugurazione sarà accompagnata da un grande evento, OPEN Area Progetto Party, una
festa all'insegna di Dj/Vj set e videoproiezioni, nata in collaborazione con
Arteteca e dedicata all'attività di Area Progetto. Protagonisti della serata, oltre
agli artisti di Area Progetto, Dj NFB from Area51, Dj/Vj Castellaro Crew e Juta Cafè
di Modena che allestirà un cocktail bar nei locali del palazzo.
L'opera di Franco Hüller, Prospettive, è un'installazione interattiva pensata per
gli spazi di Palazzo Santa Margherita e concepita come naturale sviluppo di Flâneur,
la serie di progetti interattivi che l'artista porta avanti dal 2006 all'atelier di
via Carteria a Modena.
L'intervento consiste in una serie di gigantografie, collocate negli spazi del
colonnato nel piano rialzato di Palazzo Santa Margherita: le stampe riproducono in
scala umana tre personaggi manga celebri alla fine degli anni '70: Lady Oscar,
Capitan Harlock e Daisuke Jigen (il pistolero del cartone Lupin III). Questa parte
del progetto è incentrata sulla possibilità offerta al pubblico di tornare bambini e
indossare i panni dei propri eroi dei fumetti; grazie all'espediente tecnico dei
volti ritagliati, infatti, si può giocare inserendo il viso al posto di quello dei
cartoon.
La prospettiva cambia immediatamente quando, affrontando la salita dello scalone, ci
si imbatte nelle altre due gigantografie che riproducono fotograficamente, con un
linguaggio quindi non più fantastico, due immagini che portano l'intonazione del
lavoro su un piano opposto, quello del dolore e del disastro umano. L'artista ha
scelto da una parte l'immagine di un bambino in grave stato di malnutrizione,
soggetto di una fotografia realizzata in India durante la carestia dei primi anni
del Novecento, dall'altra uno scatto di Jerzy Tomaszewski del 1942, dove un soldato
punta il fucile verso una donna che regge in braccio un bambino. Anche qui i volti
ritagliati consentono allo spettatore di interagire direttamente e fisicamente con
l'opera. L'infanzia, il tema attorno a cui ruota l'opera, è un'infanzia incantata
oppure violata.
Il progetto nasce come riflessione sul punto di vista, inteso sia come prospettiva
spaziale che cronologica, e agisce nell'insieme sull'effetto emotivo che le immagini
hanno sull'osservatore: lo spaesamento, il dubbio e il timore che precedono la
scelta. La possibilità di mettersi nei panni dell'uno o dell'altro comporta infatti
una decisione che scarta necessariamente tutte le altre opzioni.
Franco Hüller, nato a Sassuolo nel 1975, si è diplomato in pittura all'Accademia di
Belle Arti di Bologna nel 1999. Nel 2005 una sua opera è segnalata al concorso
Pagine Bianche d'Autore, Emilia Romagna; nel 2006 vince il Concorso per
l'assegnazione di due atelier in via Carteria, promosso dal Comune di Modena, con
l'iniziativa Flâneur, una serie di progetti d'interazione con il pubblico.
Tra le principali mostre personali: 2006 - Io Quadro, Associazione Culturale Betta
Frigieri, Sassuolo; Piumepesanti, Parco dei Popoli, Castellarano (RE); 2004 - Al
tempo squadernato, Galleria Condotto9, Sassuolo; 2001 - L'angelo e la pazienza,
Galleria d'Arte Betta Frigieri, Sassuolo.
Tra le mostre collettive si ricordano: 2006 - Labirinto Mito, Edificio, Danza,
S.Agostino (FE); 2005 - Incarta, La Giornata del Contemporaneo, performance, via
Carteria, Modena; Urbana, Palazzo Cisterna Biella; 1998 - Giovani artisti al
Baraccano, Bologna; L'incisione all'Accademia di Belle Arti, Bagnacavallo (RA).
Area Progetto è un appuntamento ricorrente con gli artisti più giovani attivi nel
territorio modenese, invitati a porsi in relazione alle architetture monumentali di
Palazzo Santa Margherita, nella zona dello scalone principale, con un'opera
progettata appositamente.
Curata nel suo complesso da Ornella Corradini per l'Ufficio Giovani d'Arte, da
Silvia Ferrari e Serena Goldoni per la Galleria Civica di Modena, l'iniziativa ha
ospitato fino ad ora gli interventi di Rocco Bizzarri, Michela Lorenzi, Laura Serri,
Davide Bertocchi, Claudia Collina, Leonardo Greco, Chiara Tagliazucchi, Fabio
Bonetti e Matteo Serri. Al lavoro degli artisti la Galleria Civica dedica un
pieghevole a colori con immagini e testo critico.
Inaugurazione: venerdì 16 marzo, ore 22,30
Palazzo Santa Margherita
corso Canalgrande 103 - Modena
Orari: mar-ven 10,30/13,00 e 15,30/18,30; sab-dom 10,30/18,30; lunedì chiuso
Ingresso gratuito