Duncan Marquiss
Ernesto Assenza
Ilde Barone
Orazio Battaglia
Monia Berti
Annamaria Di Giacomo
Guglielmo Manenti
Carmela Saturnino
Angelo Spina
Oriana Tabacco
Sasha Vinci
Emanuela Nobile Mino
Mostra finale del workshop Isidem di Scicli. Sono esposti i lavori realizzati dai 10 giovani artisti siciliani guidati dallo scozzese Duncan Marquiss e dalla curatrice Emanuela Nobile Mino. Le opere sono il risultato di un esercizio sul linguaggio che ha condotto gli artisti alla reinterpretazione del proprio territorio e del luogo storico che ospita la mostra.
Mostra finale del workshop Isidem di Scicli
Dieci artisti siciliani guidati dallo scozzese Duncan Marquiss, interpretano Palazzo Spadaro
ARTISTI:
Duncan Marquiss (Resident Artist)
Ernesto Assenza, Ilde Barone, Orazio Battaglia, Monia Berti, Annamaria Di Giacomo, Guglielmo Manenti, Carmela Saturnino, Angelo Spina, Oriana Tabacco, Sasha Vinci.
Mostra a cura di Emanuela Nobile Mino.
Scicli, 21 marzo 2007. Si inaugura domani la mostra “Rats in the Basement” (topi nelle fondamenta). Nel contesto barocco di Palazzo Spadaro, sono esposti i lavori realizzati dai dieci artisti siciliani guidati dall'artista scozzese Duncan Marquiss e dalla curatrice Emanuela Nobile Mino.
Le opere esposte sono state realizzate nel corso di Isidem Workshop, che si è tenuto nel novembre 2006 a Scicli. I lavori esposti sono il risultato di un esercizio sul linguaggio espressivo che ha condotto gli artisti alla reinterpretazione del luogo storico che ospita la mostra e il territorio nel quale questi si trovano ad operare.
"Tale “esercizio” ha il fine di stimolare negli artisti non solo un approccio critico nei confronti della propria ricerca e una capacità di gestione e di controllo del proprio linguaggio, ma anche quello di affinare e fortificare le proprie potenzialità espressive. In modo che l'opera venga percepita dall'artista stesso come un atto da compiere con estrema attenzione, cogliendo e valutando l'occasione di scambio con il mondo che questa è in grado di offrire" ha commentato la curatrice Emanuela Nobile Mino.
Le sale di Palazzo Spadaro sono state rivissute attraverso analogie di senso o di forma. Un lavoro di interazione con lo spazio che ha riguardato sia i luoghi istituzionali del palazzo, come quella che un tempo era la sala da ballo, sia i luoghi funzionali, come la stanza che attualmente ospita la caldaia.
La sala verde è dedicata ai toni freddi. Sono esposti disegni realizzati con inchiostro su carta (llde Barone); una scultura in gesso bianco, dal titolo L'attesa, che rappresenta una figura umana posta su un alto sgabello (Sasha Vinci); un video girato nella parte alta di Scicli ispirato alla figura mitologica del Minotauro e in generale all'idea di silente esplorazione del mondo (Gugliemo Manenti); un disegno che oscura uno degli specchi della sala reinterpretando ciò che lo specchio dovrebbe – o vorrebbe - riflettere (Ernesto Assenza).
La sala rossa è dedicata ai toni caldi della terra. Su un tavolo di ferro basso sono disposti disegni ad inchiostro nero o mattone, alcuni dei quali sono studi preparatori per sculture (Sasha Vinci); una installazione propone due sedie riprodotte in cartone e una traccia audio offre una testimonianza della tradizione dei proverbi e dei racconti siciliani (Monia Berti).
Nella sala da ballo il pavimento, trasformandosi in superficie specchiante, amplifica e raddoppia gli elementi decorativi della sala e offre un nuovo spunto di visione dello spazio (“Nuevo ojo” è il titolo dell'opera). In questo modo l'antica sala da ballo assume le sembianze di una dance floor contemporanea (Carmela Saturnino).
Nell'alcova l'atmosfera sentimentale del luogo è fatta rivivere da un uomo e una donna proiettati sul muro. Fa da sottofondo la lettura delle poesie di Raymond Carver (Anna Maria Di Giacomo).
Nelle salette bianche gli spazi “funzionali” dell'edificio sono restituiti all'arte attraverso le immagini fotografiche ispirate agli spazi nascosti del palazzo (l'ambiente caldaia), che conservano tracce di decorazione scampate al passare del tempo (Angelo Spina); da foto delle porte delle case di Scicli a grandezza naturale, che creano un contrasto interessante con il contesto aristocratico di Palazzo Spadaro (Oriana Tabacco); dagli olii su tela che testimoniano gli sguardi intensi dei bambini del luogo (Ilde Barone); da due sculture in marmo di Carrara ispirate alla figura di Santa Lucia (Orazio Battaglia).
Anche Marquiss espone una sua opera. Un video di cinque minuti ispirato dalla sua residenza a Scicli.
"Il progetto Isidem è la prova di come un luogo dall'eredità storica importante come la nostra città possa essere reso vitale da un lavoro di ricerca artistica. Il passato non deve essere vissuto, infatti, come un alibi per non investire nel contemporaneo. Sono convinto che sia possibile e auspicabile creare un binomio sostenibile che coniughi il bene storico con la modernità. Solo seguendo questa strada possiamo fare in modo che Scicli diventi un polo di interesse per l'arte nel senso più ampio del termine" ha commentato il sindaco Bartolomeo Falla.
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DI ISIDEM
“Cosa ci faccio qui? Duncan Marquiss, Sancho Silva, Artur Żmijewski”, Siracursa, 24 marzo, 25 marzo al 30 giugno 2007.
Mostra finale di Isidem, dedicata alle opere dei resident artist che hanno partecipato al progetto.
Galleria Civica di Arte Contemporanea Montevergini
via S. Lucia alla Badia, 1 – Siracusa
“CHOICES.IT”
Siracusa, 4 marzo-30 aprile 2007: mostra finale del workshop Isidem di Siracusa, Galleria Civica di Arte Contemporanea Montevergini, Siracusa, via S. Lucia alla Baia 1
Resident artist: Artur Żmijewski con gli artisti siciliani.
L'artista polacco ha proposto ai partecipanti di Isidem workshop l'esercizio “Spazio comune, spazio privato”, precedentemente sperimentato da Gregorozs Kowalski, professore dell'Accademia d'Arte di Varsavia. "L'esercizio è basato sulla creazione di uno scambio non verbale il cui oggetto è l'espressione creativa individuale e i suoi effetti sul mondo. Gli artisti coinvolti sono chiamati ad esporre le proprie opere all'interno di uno spazio condiviso, nel quale ognuno di loro ha la possibilità di modificare gli oggetti creati da altri, anche distruggendoli. È questo un test sulla capacità della propria opera di produrre reazioni, in un contesto di piena libertà di espressione senza il filtro della “buona educazione” e delle gerarchie" racconta Żmijewski.
La mostra presenta la documentazione video e fotografica di quanto è accaduto nel corso di questo esperimento, dedicato alla lettura e all'esercizio della creatività artistica.
“60x60x60”
Malta, 9 marzo – 30 aprile 2007: mostra finale del workshop di Malta, La Valletta, Biagio Steps
Resident artist: Sancho Silva con gli artisti maltesi.
L'artista portoghese, che è anche un matematico e un filosofo, ha proposto ai partecipanti di Isidem Workshop un esercizio basato sulla percezione dello spazio e sull'uso degli oggetti. Secondo le precise indicazioni di Silva, la realizzazione delle opere da esporre doveva attenersi a due restrizioni molto precise:
a) Ciascun lavoro doveva essere realizzato da un artigiano e non dall'artista stesso;
b) Ciascun lavoro non doveva avere dimensioni superiori al volume di un cubo di 60x60x60 cm, da cui il nome della mostra.
"L'imposizione di regole non sempre implica una limitazione della libertà, ma spesso è un importante esercizio per percorre nuove strade, per rischiare uscendo dal guscio rassicurante del già noto. Si è trattato di un espediente didattico per invitare i partecipanti ad Isidem Workshop ad oltrepassare i confini del proprio linguaggio creativo che, talvolta, può rappresentare per tutti noi una trappola che limita il desiderio di sperimentare fino a che punto possono arrivare le proprie capacità di espressione artistica" ha dichiarato Silva.
SCHEDA: COS'È ISIDEM
Il progetto Isidem è finanziato con i fondi dell'Unione Europea e promosso dai Comuni di Siracusa e Scicli; da Heritage Malta, agenzia dello Stato maltese titolare del patrimonio artistico dell'isola, e dall'Università di Catania. L'iniziativa è supportata dalla Repubblica di Malta, dalla Regione Siciliana e dal progetto Italia Internazionale del Ministero degli Affari Esteri. Isidem si avvale dei fondi del programma Interreg Italia-Malta e prevede un impegno finanziario complessivo di 500 mila euro.
Il progetto si pone l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale attraverso l'arte contemporanea, grazie al coinvolgimento di artisti affermati ed emergenti. L'iniziativa intende proporre un modello replicabile nel Mediterraneo: un processo sostenibile che vede i luoghi del passato trasformarsi in un teatro delle opere dei nostri giorni.
LE ATTIVITÀ DI ISIDEM
Isidem Residenze
Cuore del progetto Isidem è la residenza, formula che permette ad artisti di livello internazionale di soggiornare in un luogo e di interagire con il pubblico e con gli artisti presenti nel territorio. Solo in questo modo l'artista-ospite ha la possibilità di innescare un processo, di lasciare un segno che rimanga nel patrimonio culturale della comunità locali.
Le città interessate sono state Siracusa, che ha ospitato il polacco Artur Żmijewski; Scicli, che ha ospitato lo scozzese Duncan Marquiss; Malta, che ha ospitato il portoghese Sancho Silva.
Isidem Workshop
40 artisti nati o residenti in Sicilia e a Malta hanno avuto l'occasione di lavorare a fianco di Żmijewski, Marquiss e Silva ed entrare in contatto con critici e curatori d'arte contemporanea attraverso un programma di workshop.
Isidem Archivio
Il progetto prevede la creazione di un archivio on line delle opere di circa 200 artisti siciliani e maltesi appartenenti al ‘900 e alla contemporaneità. Tali artisti sono stati selezionati da una commissione italo-maltese composta da Salvatore Lacagnina, Galleria Civica di Arte Contemporanea di Siracusa; Gianluca Collica, Galleria Gianluca Collica di Catania; Bartolomeo Piccione, Galleria Koiné Scicli; Dennis Vella, Fine Arts Museum di La Valletta.
Isidem Ricerca
Isidem prevede anche l'elaborazione di una ricerca che è stata affidata all'Università di Catania (Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi).
Si concentra sui seguenti temi:
• modalità italiane e maltesi di gestione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale;
• benchmarking nel campo della mobilitazione di risorse pubbliche e private;
• linee guida per l'avvio di un Organismo Transfrontaliero Italo-maltese per la valorizzazione del patrimonio culturale.
EMANUELA NOBILE MINO (Roma, 1971)
Storico dell'arte, lavora come critico e curatore indipendente in Italia e all'estero, con particolare attenzione verso artisti le cui ricerche indagano il rapporto intervento/spazio d'azione. E' responsabile degli eventi espositivi e culturali per la Fondazione Volume! di Roma e curatrice presso le gallerie l'Union arte contemporanea e Sisters (Roma). Ha curato mostre presso spazi espositivi in Italia e all'estero e collaborato con enti pubblici e privati per la realizzazione di progetti legati all'arte contemporanea (spazi istituzionali: Istituto Nazionale per la Grafica – Calcografia/Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Agenzia Romana per il Giubileo; Macro – Museo d'arte contemporanea di Roma; Casa delle Letterature Comune di Roma-Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma ; Fondazione Adriano Olivetti (Roma); Istituto Italiano di Cultura, Goethe Institute (Praga); Moca-Museum of contemporary art (Shanghai); spazi private e associazioni: Futuro, Zerynthia e Zone Attive (Roma); Ars Nova (Pescara), Futura (Praga); musei: Musée de Art Moderne de Saint-Etienne Metropol (Saint-Etienne Metropole), Accademia di Francia a Roma – Villa Medici (Roma) and Phillips de Pury & Co. (New York)). E' co-fondatrice del progetto Shockart.net, sito dedicato alla web art, per cui cura le selezioni per le rassegne off line (Biennale di Valencia, Valencia; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; Flash Forward Festival, Amsterdam - New York - San Francisco; Peam Festival, Pescara, Enzimi, Roma; Biennale di Carrara, Carrara, ecc.). Nel 2000 ha pubblicato la Guida agli artisti contemporanei 1-2, Roma (ed. Anterem). Regolarmente scrive per cataloghi e riviste specializzate. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Giornale”.
Per informazioni: Comune di Scicli tel. 0932 839608
Ufficio stampa
Comune di Scicli: Peppe Savà 333 9123550
Progetto Isidem: Francesca Sallusto 335 264049 - Flavia Trupia 349 3880404
Inaugurazione 22 marzo 2007 ore 19
Palazzo Spadaro, via Mormina Penna, 2 - Scicli
dal martedì al giovedì: 10.30 – 12.30 / 16.00 – 18.00
venerdì, sabato e domenica: 10.30 – 12.30 / 17,30 – 20.00
ingresso libero