Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Roma
via del Plebiscito, 118
06 699941, 06 6780131
WEB
Grottesche
dal 21/3/2007 al 14/4/2007
tutti i giorni 8.30-19.30, chiuso lunedi'
06 699941, 333 5927564

Segnalato da

Brecce per l'arte contemporanea




 
calendario eventi  :: 




21/3/2007

Grottesche

Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Roma

Terzo appuntamento di un percorso complesso, aperto all'incontro e al confronto dei diversi linguaggi creativi. Alle ore 17 proiezione di film dello Studio di Monte Olimpino di Bruno Munari e Marcello Piccardo, musica di Luca Sanzo', conferenza con i curatori. In mostra le opere di Lucio Fontana, Tancredi, Giulio Turcato.


comunicato stampa

Fioriture del moderno

Il giorno 22 marzo 2007, alle ore 17, presso la Sala Altoviti del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, si terrà terzo appuntamento di: Grottesche fioriture del moderno
Interverranno:
Antonio Capaccio, curatore dell’iniziativa,
Andrea Piccardo, regista
Paolo Rotili, co-curatore per la musica
Claudia Rozio, coordinatrice dell’evento,

Verranno proiettati dello: Studio di Monte Olimpino (1962/1972) di Bruno Munari e Marcello Piccardo
I colori della luce
i film:
(musiche originali di Luciano Berio, 1963),
Sulle scale mobili (1964),
Scacco matto (1965),
I fratelli Castiglioni (1967),
Fiat 600 (1968),
Tissot Sideral (1969),

Luca Sanzò, viola, eseguirà di:
Franco Donatoni Ali n 1
Paul Hindemith sonata op.25 n 1

In mostra opere di:
Lucio Fontana, Tancredi, Giulio Turcato

Grottesche è un percorso complesso, aperto all’incontro e al confronto dei diversi linguaggi creativi. Articolato in cinque incontri e quattro mostre, tra il dicembre 2006 e la prima metà del 2007.

Grottesche vuole esplorare i molteplici sensi del tema con la partecipazione di autori di diverse discipline creative (arte, musica, letteratura, cinema, video d’arte) e il contributo di storici, teorici.
Oggi il richiamo al genere della grottesca può costituire una chiave tematica importante per interrogare ed interpretare, in forma dinamica e motivata, la condizione artistica contemporanea.
La grottesca rappresenta un chiaro prototipo di opera moderna, come luogo d’incrocio e di attrazione di sensi diversi, campo dell’ibrido e dell’ambiguità percettiva, negazione dello spazio e fusione delle specie, eredità classica e arabesco, esotismo, citazione, decorativo, leggerezza, ma anche invasione dell’onirico, dello psichico.
La grottesca, come genere artistico rinascimentale, intreccia il rimando all’antico con una sensibilità innovatrice e chiaramente anticlassica.
Nella grottesca – e nel grottesco – troviamo anche l’esempio di una moderna forma di sintesi linguistica ed espressiva: abbreviazione, essenzialità, la grottesca è una linea più breve che lega zone di senso e cifre linguistiche apparentemente distanti o inconciliabili.
Il tema della grottesca costituisce anche una possibilità originale di incontro tra linguaggi ed espressioni diverse: il gusto della grottesca, e la sua derivazione nel grottesco, si specchia, infatti, dalle arti figurative alla
letteratura, alla musica, eccetera.
Così il richiamo al genere della grottesca offre ragioni storico-critiche importanti ad una ampia riflessione sulle arti.
Il taglio storico consente anche di liberare l’indagine critica dai limiti troppo stretti di molte letture odierne sul grottesco: il grottesco, cioè, come genere derivato e deteriore, territorio dell’eclettismo, del cattivo gusto, del kitsch.
Il genere della grottesca nasce a Roma quando, tra il 1480 e il 1490, si sviluppa l’interesse per le pitture delle grotte, cioè le sale della Domus Aurea, allora già sotterranee.
Roma dunque è stato il luogo, non casuale, che ha generato, e da dove si è diffuso in tutta Europa, il gusto della grottesca.
Roma è allora il luogo – ancora oggi non casuale – in cui riattivare una riflessione sulle radici del contemporaneo. Un possibile tentativo di liberare l’esperienza artistica odierna dalla delegittimazione del non luogo.

Immagine: Giulio Turcato, Arabesco, Acrilico cm 50x70

una produzione di:
BRECCE per l’arte contemporanea
curatore: Antonio Capaccio
coordinamento: Claudia Rozio 3335927564 / 3387113975 associazione_brecce@libero.it

La mostra prosegue fino al 15 aprile.

Museo Nazionale del Palazzo di Venezia - Sala Altoviti
via del Plebiscito, 118 Roma
Orari: tutti i giorni 8.30-19.30, chiuso lunedi'

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