Per questa personale l'artista agisce sullo spazio della galleria: le parole color oro disposte sulle pareti e sul soffitto introducono alla visione del suo video dove, con un gioco di rimando e di eco, egli riflette sul significato di alcuni concetti. Utilizzando un segno minimale come il linguaggio, lo strumento principale del suo lavoro, Barry offre allo spettatore una chiave per percepirne la leggerezza e profondita' concettuale.
Personale
La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione
della mostra personale di Robert Barry venerdì 23 marzo alle ore
19.30, in presenza dell’artista.
Nato nel 1936 a New York, Robert Barry ha preso parte alla nascita di
quelle nuove premesse visivo-linguistiche che si svilupparono tra la
fine degli anni ’60 e inizio anni’70 e che portarono ad uno degli
aspetti più caratteristici dell’Arte Concettuale, condividendo con
la ricerca teorica di questo ‘movimento’ la critica dell’opera
d’arte intesa in senso tradizionale.
Utilizzando un segno minimale come il linguaggio, il quale diviene lo
strumento principale del suo lavoro, Robert Barry offre allo
spettatore una chiave per percepirne la ‘leggerezza’ e profondità
concettuale. La mostra del ’69 alla galleria Art Project di
Amsterdam mostra in modo evidente il concetto di dematerializzazione
dell’arte: sulla porta della galleria venne affisso un piccolo
avviso con sopra scritto “Per il periodo della mostra la galleria
sarà chiusa”. La galleria olandese effettivamente rimase chiusa per
due settimane.
Barry, mettendo in evidenza i processi mentali che stanno a monte
della formazione dell’opera d’arte, supera il concetto di lavoro
(oggetto) artistico e sottolinea le proposizioni dell’arte riducendo
al minimo l’ingombro fisico.
L’accento nelle sue installazioni è posto sulla
“spazializzazione” delle parole, sulla relazione tra la parola ed
il vuoto o spazio che la circonda. Le parole possono essere dipinte
su muro o tela, applicate sulle pareti, stampate su carta, proiettate
in diapositive o scolpite. L’interesse di Barry per lo spazio deriva
dal vivere quotidiano, dal muoversi, dall’interagire con
l’ambiente collegandosi al concetto di spazio mentale. I termini
utilizzati, i quali, dichiara l’artista, sono attinti abitualmente
da una lista di circa 200 vocaboli, hanno diverse provenienze. Le
opere di tipo verbale, che si vanno a creare, non hanno, però un
legame sintattico, non celano nessun significato recondito da dover
scoprire. Ogni parola è scelta in base alle situazioni e ai luoghi
dove espone. “ Nel mio lavoro il linguaggio di per se stesso non è
l’arte. Uso il linguaggio come un segno per indicare che c’è
arte, la direzione nella quale questa esiste, per preparare ad essa
(…)”.Robert Barry.
Per la sua prima personale alla galleria Alfonso Artiaco, dopo il suo
intervento nella stazione della circumvesuviana di Acerra (provincia
di Napoli) e la sua installazione al PAN|Palazzo delle Arti Napoli,
Robert Barry agisce, in maniera specifica, sullo spazio della
galleria: le parole color oro disposte sulle pareti e sul soffitto
introducono alla visione del suo video dove, con un gioco di rimando
e di eco, l’artista riflette sul significato di alcuni concetti.
Robert Barry vive e lavora in New Jersey.
Inaugurazione: 23 marzo 2007
Alfonso Artiaco
P.za dei Martiri 58 - Napoli
Orari: lunedì-sabato: 10.00-13.30/16.00-20.00
Ingresso libero