Alla Videoteca della GAM si inaugura l'esposizione di Marzia Migliora. La mostra si compone di due installazioni: un video Punto croce, 4', 2001 e un'istallazione sonora Paziente B.St., sarta, nubile, nata nel 1945.
La mostra si compone di due installazioni: un video Punto croce, 4', 2001 e un'istallazione sonora Paziente B.St., sarta, nubile, nata nel 1945.
Punto croce
Appesi a un filo. Trafitti da un ago.
A volte sono davvero sottili i meccanismi che ci riducono all'immobilità .
Come un filo teso e roso, angolo dopo angolo, tra le rette incrociate di Cnosso: Come un filo rosso che unisce parole e discorsi, tesse racconti come traccia disegni. Tra indice e pollice l'ago trapassa il mignolo, si à ncora al piccolo nodo tentandone due volte la presa, con diligenza. La mano sinistra tiene dietro alla destra, ripete l'atto e restituisce l'ago. Indice e pollice, mignolo e mignolo, indice e pollice, anulare e anulare, indice e pollice… Le gerarchie appartengono alla logica, accompagnano l'inizio e la fine, ma la simmetria silenziosa è dell'ossessività . Va da destra a sinistra senza parola e senza scrittura. Indice e pollice, medio con medio, indice e pollice… si compone una rete che non è fatta per raccogliere e non è fatta per salvare, è fatta solo per legare. L'indice è ancora libero, ma non più. Il pollice è ancora libero, ma non più. Non sarà più possibile cucire, tessere l'attesa o cancellare di notte il tempo del giorno. Tra indice e pollice, esile e affusolata c'è l'ossessività che pone freno a se stessa solo nel dolore, ma ricomincia ogni volta che il legno del dondolo si allunga a terra scricchiolando sotto il peso del corpo, perché dove non c'è sviluppo è il ritmo a dettare le regole. Se il filo traccia un punto in diagonale, la necessità è di tracciarne un altro opposto, per chiudere la croce.
Paziente B.St., sarta, nubile, nata nel 1845
è un caso raccolto da Jung, sussurratoci all'orecchio, come un tempo ci raccontarono una storia in cui un fuso maldestramente toccato induceva ad un sonno lunghissimo e profondo, fra materassi di spine e giorni tutti uguali, gli uni stretti affianco agli altri come i fili di un tessuto. Li si conta raccontandosi filastrocche, per non perdere il segno, poi la punta dell'ago ne solleva uno, lascia che ci passi sotto l'unghia dell'indice e poi il dito. Il filo sparisce tra le pieghe della mano. Ora è rosso e reciso, ma il suo vuoto è già un ricamo e quel suono deciso e sordo che si è nascosto nel pugno resta teso nell'aria. Aspetta il seguente. Tanti fili uguali vanno tolti dai lati uguali, è una questione di simmetria.
Orario: 15-19, tutti i giorni. Chiuso il lunedì
GAM, Galleria Civica d'Arte Moderna e contemporanea di Torino, Via Magenta 31, 10128 Torino, Videoteca GAM, 2° piano
Informazioni tel. 011 5629911011 011 4429518
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