Assab One
Milano
via Assab, 1
02 2828546 FAX 02 26111752
WEB
Space Control
dal 29/3/2007 al 23/4/2007
31 marzo, 1-2-21-22 aprile dalle 14 alle 20; dal 3 al 24 aprile da martedì a venerdì dalle 15 alle 19

Segnalato da

Assab One




 
calendario eventi  :: 




29/3/2007

Space Control

Assab One, Milano

La collettiva indaga le possibili interazioni delle opere con lo spazio: innanzitutto la cornice estetica che le ospita, poi il dialogo tra le opere stesse e il modo in cui ciascuna di esse rimanda a un'altra creando un'eperienza globale, infine i contenuti, perche' lo spazio - a volte protagonista, a volte comprimario - e' parte integrante di tutti i lavori esposti. In collaborazione con magnus mueller, Berlin. Oggi alle 23 DeABC (Luca Pancrazzi, Steve Piccolo, Gak Sato) presenta STASIclub.


comunicato stampa

---english below

Assab One ha il piacere di ospitare:

Space Control

Sabine Gross, Christoph Draeger, Ellen Harvey, Harald Hermann, Jeroen Jacobs, Markus Keibel, Chris Larson, Lucas Lenglet, Jürgen Mayer H., Piotr Nathan, Warren Neidich, Giada Pucci, Jenny Rosemeyer, Susanne Weirich.

in collaborazione con
magnus müller, Berlin

opening 30 marzo 2007 dalle 21.00
alle 23.00 DeABC (Luca Pancrazzi, Steve Piccolo, Gak Sato) presenta STASIclub

31 marzo, 1-2-21-22 aprile dalle 14 alle 20
dal 3 al 24 aprile da martedì a venerdì dalle 15 alle 19

Che cosa succede con precisione quando osserviamo un’opera d’arte? Fino a che punto siamo influenzati dallo spazio e fin dove siamo in grado di controllarlo? Quali e quanti tipi di spazio esistono, che cosa percepiamo nello spazio e come rielaboriamo le nostre percezioni?

Il grande contenitore espositivo lungo il quale si articola la mostra rivela le possibili interazioni delle opere con lo spazio: innanzitutto la cornice estetica che le ospita, poi il dialogo tra le opere stesse e il modo in cui ciascuna di esse rimanda a un’altra creando un’eperienza globale, infine i contenuti, perché lo spazio – a volte protagonista, a volte comprimario - è parte integrante di tutti i lavori esposti: presente nei dipinti di Ellen Harvey e Harald Hermann e nelle fotografie di Sabine Groß e Jenny Rosemeyer, che giocano tra le due e le tre dimensioni, tra reale e irreale. Così, mentre alcune opere creano uno spazio fisico reale, tanto che il visitatore dovrà camminarci intorno per percepirne le vere dimensioni (è il caso delle sculture di Jeroen Jacobs e Lucas Lenglet.). Nell’opera in vetro di Jürgen Mayer H., l’osservatore, interferendo con la luce, diventa uno schermo su cui vengono proiettati i motivi riflessi. Chris Larson libera lo spazio fisico, aprendosi simbolicamente la via con un’arma da fuoco. Altre opere fanno dello spazio il loro tema centrale, per esempio il video di Susanne Weirich, Silent Playground, nel quale il protagonista si muove nello spazio virtuale di un videogame della PlayStation, o le fotografie di Warren Neidich che studiano i confini tra spazio privato e spazio pubblico. I lavori in vetro di Markus Keibel hanno a che fare con lo spazio personale e la libertà, mentre i dipinti di Piotr Nathan suggeriscono uno spazio intimo, privato. Nel video The Scream, Sabine Groß mostra lo spazio restrittivo delle paure umane. Infine, le opere di Cristopher Draeger e Warren Neidich trattano dello spazio pubblico controllato dalla politica. L’intervento site specific di Giada Pucci, al limite del percettibile, svela strutture architettoniche nascoste. Toccherà poi al visitatore scoprire e ampliare la sua percezione di questi e altri possibili spazi immaginari e reali.

La galleria magnus müller, fondata da Sönke Magnus Müller nel 2001, rappresenta numerosi artisti già noti basati a Berlino, come Piotr Nathan, Jeroen Jacobs, Sabine Groß e Susanne Weirich e ha ospitato mostre di artisti già noti altrove come Christoph Draeger, Luca Pancrazzi, Nikos Navridis. Inoltre la galleria accompagna il lavoro di giovani artisti attivi a Berlino, come il pittore Harald Hermann, Markus Keibel con le sue installazioni di vetro, Jenny Rosemeyer con i suoi collage di foto e Lucas Lenglet, autore di installazioni di grandi dimensioni. Il Mies van der Rohe Award, ricevuto da un artista della galleria, Jürgen Mayer H., come architetto emergente, sottolinea la particolare attenzione per discipline che ampliano il panorama d’interessi della galleria.


Contemporaneamente:

Collezionismi

fino al 24 aprile 2007
Il collezionismo o il mondo come voluttà e simulazione
a cura di Elio Grazioli

Collezioni e opere di Stefano Arienti, Nicoletta Morozzi Branzi, Victoria Cabello, Sophie Calle, Joseph Cornell, Vincenzo Cabiati, Mario Dellavedova, Maurizio Feletig, Silvie Fleury, Louise Lawler, Tullio Leggeri, Riccardo Legnani e Maddalena Sisto, Armin Linke, Amedeo Martegani, Enrica Massei, Maurizio Nannucci, Luca Pancrazzi, Luigi Presicce, Luca Scarabelli, Alessandra Spranzi, Studio Permanente, Luca Vitone, Warburghiana.

In mostra gruppi di oggetti, piccoli assaggi di grandi collezioni, opere di artisti che parlano di come gli atti di riconoscere, appropriarsi e dare un posto alle cose siano già di per sé gesti creativi, necessari e complemento alla realizzazione artistica. Il collezionismo come forma mentis, come attitudine particolare dello stare con gli oggetti che si manifesta nella raccolta, nel prendersi cura e nella fruizione consapevole di ciò che nutre l’immaginario di ciascuno. Un'eccentrica collezione di collezioni abita per un mese ad Assab One: una Wunderkammer temporanea e mai conclusa, in costante allestimento e aperta a nuovi contributi.

Immagine: Susanne Weirich, Silent Playground, 2005

Assab One associazione promozione arte contemporanea
Via Assab, 1 20132 Milano
dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00

apertura straordinaria:
venerdì 30 marzo dalle 21.00 alle 23.00
31 marzo, 1-2-21-22 aprile dalle 14.00 alle 20.00


---english

magnus muller, Berlin
&
ASSAB ONE, Milan

would like to invite you to the opening of the exhibition

Space Control

Sabine Gross, Christoph Draeger, Ellen Harvey, Harald Hermann, Jeroen Jacobs, Markus Keibel, Chris Larson, Lucas Lenglet, Jürgen Mayer H., Piotr Nathan, Warren Neidich, Giada Pucci, Jenny Rosemeyer, Susanne Weirich

with
magnus müller, Berlin

opening 30th of March 2007, 21.00
23.00: DeABC* presents STASIclub
*Luca Pancrazzi, Steve Piccolo, Gak Sato

What exactly happens when we observe a work of art? In which extent are we influenced by space and in which degree are we able to control it? What sorts of space do exist, what is it we perceive in the space, and how do we process our perceptions?

In the exhibition the perception of space is possible in different manners. First of all, there is the huge exhibition space, which is the aesthetic and optical frame of the artists' installations. These installations, which refer one to another due to their subject matter, conflate to create an unique experience. Second, there is the space in the work of art itself, for instance the paintings by Ellen Harvey and Harald Hermann or the photographs by Sabine Gross and Jenny Rosemeyer, which play with two- and three-dimensionality and real and unreal space. Moreover, there are works of art, which the visitor has to circle around in orderto perceive the whole dimension of the object, such as the sculptures from Jeroen Jacobs or Lucas Lenglet. Real physical space is created. The same function can be attributed to Susanne Weirich's huge video installation, in which the moving visitor becomes a part of the installation itself. In Jürgen Mayer H.'s glass work, the visitor becomes the place for projection of the reflected patterns, while circling the sculpture and breaking the light. In his shooting performance, Chris Larson sets physical space free, while symbolically opening his way with his shotgun. Furthermore, we show works of art which deal with the subject "space" as their content, for example Susanne Weirich's video "Silent Playground", in which the main actor moves in virtual space of a play station game. Or the borders between private and public space in the photograph of Warren Neidich. Markus Keibel's glass works deal with the personal space, the "liberty", and Piotr Nathan's paintings suggest a very intimate, private room, too. In the video "The Scream", Sabine Gross presents the restrictive space of human fear, the contrary of personal liberty. Finally, we have that kind of works which deal with the political controlled public space, for instance the ones from Christoph Draeger and Warren Neidich, and the site-specific intervention of Giada Pucci, almost undetectable, that shows hidden architectural structures.
s a consequence, the exhibition presents works of art, which produce or open space and works, which control or limitate space: The artists create virtual three-dimensional space (Sabine Gross, Jenny Rosemeyer, Ellen Harvey, Harald Hermann), imaginary space (Susanne Weirich, Markus Keibel, Piotr Nathan, Sabine Gross, Warren Neidich, Chris Larson), and concrete physical space (Jeroen Jacobs, Lucas Lenglet, Jürgen Mayer H., Giada Pucci).
It's up to the visitor to discover and to enlarge his perception of possible imaginary and physical space.

magnus müller gallery was founded by Sönke Magnus Müller in 2001. He features international artists and presents conceptually based work in a variety of media: photography, painting, sculpture, video and installation.The gallery represents a number of well known Berlin based artists as Piotr Nathan, Jeroen Jacobs, Sabine Gross and Susanne Weirich. The position of Jürgen Mayer H., a young emerging Berlin architect and artist, who received the Mies van der Rohe-Award as an emerging architect in 2004, underlines the gallery’s interest in interdisciplinary art and architectural issues. magnus müller is interested in introducing the work of international artists to the Berlin audiences as Christoph Draeger, Luca Pancrazzi, Nikos Navridisor Ellen Harvey. These artists are well known from Biennials and important international exhibitions and are part of important corporate or museumcollections. The gallery program is completed by works of young Berlin based artists as the painter Harald Hermann, Markus Keibel with his glass installations, Jenny Rosemeyer with her photo collages and Lucas Lenglet with his large-sized installations.

For further information:
magnus muller
Weydingerstr. 10/12 10178 Berlin tel. +49-30-390320-40 fax +49-30-390320-44 office@magnusmuller.com - http://www.magnusmuller.com

Image: Susanne Weirich, Silent Playground, 2005


Contemporary
till 24th of April 2007:

Collection-isms
The world as delight and simulation

Curated by Elio Grazioli

collections and works of/by Stefano Arienti, Nicoletta Morozzi Branzi, Victoria Cabello, Sophie Calle, Joseph Cornell, Vincenzo Cabiati, Mario Dellavedova, Maurizio Feletig, Silvie Fleury, Louise Lawler, Tullio Leggeri, Riccardo Legnani e Maddalena Sisto, Armin Linke, Amedeo Martegani, Enrica Massei, Maurizio Nannucci, Luca Pancrazzi, Luigi Presicce, Luca Scarabelli, Alessandra Spranzi, Studio Permanente, Luca Vitone, Warburghiana.

Groups of objects, small samples of big collections, works by contemporary artists that examine how the acts of recognizing, acquiring and arranging things are already, in themselves, creative gestures, necessary and complementary to artistic production. Collecting as a forma mentis, a particular attitude of coexisting with objects that takes the form of gathering, caring for and conscious use of all that nourishes individual imagination. An eccentric collection of collections dwells for one month in the spaces of Assab One, a temporary, never completed Wunderkammer, in a constant state of becoming, open to new contributions throughout the duration of the show.

Assab One associazione promozione arte contemporanea
Via Assab, 1 20132 Milano
Tues-Fri 15.00-19.00
March 31st, April 1st-2nd-21st-22nd from 2 to 8 p.m.
April 3rd to 24th, from Tuesday to Friday from 3 to 7 p.m.

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Richard Gorman
dal 27/11/2015 al 17/12/2015

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