In mostra opere di grande e medio formato, dedicate al paesaggio, attraverso tre grandi temi: le zone urbane, i cantieri e gli aereoporti, dunque grandi spazi in movimento; tra acrilico e smalto su tavola e opere su lastre di ferro, peculiarita' della sua pittura.
Personale
Italian Factory International presenta:
un importante progetto dedicato alla pittura di Alessandro Busci.
Dopo il successo della prima tappa a Madrid, la mostra giunge ora a Milano,
accompagnata da un catalogo Skira , tra i testi un contributo di Alessandro Mendini.
Alessandro Busci, giovane pittore milanese
capace di tradurre,attraverso ricerca materica e colore,
paesaggi urbani e memorie di città in atmosfere suggestive,
esporrà presso l’Istituto dei Ciechi di via Vivaio.
Dopo una prima tappa, a febbraio, all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, più di venti opere, su tavola e lastre di ferro,
saranno esposte, tra marzo e aprile, presso l’Istituto Italiano dei Ciechi a Milano. Due luoghi istituzionali che confermano
l’attenzione del pubblico e della critica verso Alessandro Busci per il quale, già nel 1999 Flavio Caroli scriveva,
commentando l’atmosfera delle prime opere pittoriche: Silenzio. Sospensione. Minaccia. Insensatezza. E - comunque -
incanto. Incanto della Belva; del Nulla frusciante e serpentesco che ci inghiottirà fra pochissimo, in un punto imprecisato
del tempo e dello spazio. Acqua sporca. Luce marrone. Luce.
Penso stia in un’originale dialettica la soluzione del possibile conflitto di Busci fra l'anima dell'architetto e quella del
pittore (e magari anche quella dello storico dell'arte). Un percorso a ostacoli. Il riscatto, la sublimazione, e l'evanescenza
del segno pittorico in contraddizione con la durezza del reale. Così Alessandro Mendini, tra gli autori del catalogo
Skira, racconta della pittura di Alessandro Busci, della loro collaborazione tra il design e l’architettura e della passione di
entrambi per le arti visive.
Il mondo, nei quadri di Busci, sembra così andarsi (ri)costruendo quasi, vorremmo dire, autonomamente, per gradi e per
approssimazione – al pari di certe formazioni rocciose esistenti in natura, la cui architettura si va costruendo da sé per
successive accumulazioni, corrosioni e mutazioni -, attraverso il processo alchemico della scomposizione e della
ricomposizione di particelle di pigmenti, di ruggini, di ossidazioni progressive e successive. Alessandro Riva
La mostra: sono opere di grande e medio formato, dedicate al paesaggio, attraverso tre grandi temi: le zone urbane, i
cantieri e gli aereoporti, dunque grandi spazi in movimento; tra acrilico e smalto su tavola e opere su lastre di ferro,
peculiarità della pittura di Alessandro Busci.
Le lastre di ferro di alcuni millimetri di spessore vengono ossidate attraverso acidi e via via avviene un adeguamento alla
reazione tramite il colore. Busci utilizza pigmenti puri, in polvere, mescolati con acidi, acqua e leganti mentre i tocchi
finali sono affidati alle lacche applicate con pennelli giapponesi che, caricando molto colore, permettono segni pittorici
molto vicini alla grafia orientale.
biografia
Alessandro Busci è nato a Milano nel 1971.
Si laurea nel 1996 in Architettura presso il Politecnico di Milano con una tesi in Storia dell’Arte seguita da Flavio Caroli.
Per alcuni anni collabora con l’Atelier Mendini, dove partecipa a vari progetti di architettura, decorazione e allestimento e
cura il progetto espositivo di alcune mostre a Palazzo Reale a Milano, tra cui Il Seicento e Settecento Romano nella
Collezione Lemme e Il cinquecento lombardo da Leonardo a Caravaggio. Nel 1999 viene presentato da Flavio Caroli in
una personale dal titolo Acqua sporca, luce marrone, luce presso la Galleria Antonia Jannone e viene invitato agli
appuntamenti Young Art organizzati da Finarte. Nel 2002 presenta Steel life, Galleria Jannone, con testi di Jacqueline
Ceresoli, Fabrizio Dentice e Flavio Caroli e Paysages, Saint James di Bordeaux e si aggiudica il primo premio del
concorso La Fenice et des artistes a Venezia. Nel 2003 presenta a Londra una personale presso il London Spazio
Poltrona Frau. Nel 2004 è presente con il progetto Milano, San Siro, diviso tra gli spazi espositivi di Antonia Jannone e
Pittura Italiana, mentre nel 2005 realizza una personale a Brescia presso Heraartecontemporanea.
Prossima la sua partecipazione alla rassegna The New Italian Art Scene di Taiwan ospitata presso il Taipei Fine Arts
Museum e promossa da Italian Factory International.
Alessandro Busci vive e lavora a Milano.
Catalogo edito da Skira, con testi di Alessandro Mendini, Alessandro Riva e un’intervista di Chiara Canali.
Inaugurazione: mercoledì 28 marzo 2007 dalle 18.30
Istituto dei Ciechi
Via Vivaio, 7 - Milano
Orario: tutti i giorni 11 – 19
Ingresso libero