Seconda parte: Mono-Ha, Factory, Azionismo, Techne-Tribu', Capi Tribu' senza Tribu'. A cura di Achille Bonito Oliva. Ogni tribu' ha uno o piu' curatori internazionali che ne hanno progettano l'articolata presenza e uno o piu' giovani curatori che ne hanno ricercato a livello internazionale continuita' e sviluppi, attraverso opere delle ultime generazioni.
Seconda parte:
Mono-Ha, Factory, Azionismo, Techne-Tribù, Capi Tribù senza Tribù.
Curatore generale: Achille Bonito Oliva.
Nel secondo dopoguerra, le Neoavanguardie ripresero lo spirito di ricerca
delle Avanguardie storiche, sperimentando nuove tecniche e materiali, ma con
estremo realismo presero atto del contesto internazionale altamente
trasformato dalla tecnologia. L'arte divenne un prodotto linguistico di un
laboratorio che solo metaforicamente rinviava all'ansia di trasformazione
del mondo, che animava la strategia delle Avanguardie storiche.
Eppure alcuni gruppi svilupparono, attraverso una poetica collettiva, ma con
una produzione individuale di opere, comportamenti oggettivamente
alternativi alla mentalità corrente e a un sistema dell'arte globalizzato da
un'economia e da un circuito internazionale.
Tali gruppi, per una forte tensione ideologica e morale, approdarono anche a
forme linguistiche avanzate sul piano formale, tanto da influire sulla
ricerca artistica con una fertilità di cui è possibile constatare gli
effetti anche sulla produzione delle ultime generazioni.
Questi gruppi hanno sviluppato volontariamente e involontariamente la
strategia tipica delle tribù, comportamenti comuni per mentalità e sistema
di vita poggianti appunto su una comune identità mai espropriatrice delle
differenze individuali: gruppi di artisti e mai collettivi anonimi.
La mostra, la prima del genere a livello mondiale, vuole rappresentare con
un panorama di opere storiche e attuali, eventi e performance, una mappa
della marginalità creativa, frutto della produzione artistica di queste
tribù che non hanno mai perduto la coscienza specifica della ricerca e del
senso dell'autonomia dell'arte.
Le tribù storiche sono : Lettrismo, Situazionismo, Gutai, Fluxus e Events,
Happening, Mono-Ha, Factory, Azionismo, Techne-Tribù, Capi Tribù senza
Tribù.
Ogni tribù ha uno o più curatori internazionali che ne hanno progettano
l'articolata presenza e uno o più giovani curatori che ne hanno ricercato a
livello internazionale continuità e sviluppi, attraverso opere delle ultime
generazioni. In tal modo si avrà la prima mappa mondiale delle tribù
dell'arte nella loro continuità espressiva senza confinarle in una statica
riserva indiana.
E' prevista, inoltre, una sezione Video Arte, trasversale e non legata
specificamente ad una o più tribù.
Coordinamento generale della mostra: Gino Di Maggio. Assistente per le tribù
storiche: Gianluca Ranzi. Coordinamento per ³Continuità e sviluppi²: Cecilia
Casorati.
Con la collaborazione degli Incontri Internazionali d'Arte.
Catalogo (edizioni Skirà ) a cura di Angelo Capasso e Rossella Caruso.
Inaugurazione: 5 Luglio 2001, ore 18
Orario da martedì a domenica 10 - 20; festività 10 - 15; (lunedì chiuso)
Biglietteria intero Lire 10.000, ridotto Lire 8.000
Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea, Spazi espositivi Ex Fabbrica Peroni, Via Reggio Emilia 54, Roma
Uffici Stampa:
Maria Bonmassar: tel.06.4825370 / 0335.490311
maria.bonmassar@tiscalinet.it
Roberto Begnini tel. 06 3204912 fax 06 32656269
rbegnini@tiscalinet.it
per Skira - Mara Vitali Comunicazioni, Lucia Crespi
tel. 02 781221 fax 02 76022576 arte@mavico.it
DESCRIZIONE DELLE TRIBÙ
MONO-HA
a cura di Ysayuki Nakai
La sezione illustrerà , attraverso alcune opere significative dei più
importanti artisti di Mono-Ha, tra i quali Lee U Fan, l'attività di una
delle più interessanti tribù dell'arte giapponese del dopoguerra.
GUTAI E MONO-HA. Continuità e sviluppi
a cura di Ada Lombardi
Opere dei giapponesi Kyupi Kyupi, Bubu + Yoshiko Shimada, Junko Matsumoto,
Momoyo Torimitsu, Softpad, Ken Ikeda, Naoya Takahara
FACTORY
a cura di Alessandra Bergero
La sezione si articolerà intorno a materiali di vario tipo inerenti
all'attività della Factory fondata da Andy Warhol nel 1965. Accanto ad
un'unica e particolarissima opera su tela di Warhol saranno esposte
fotografie di Billy Name, di Gerard Malanga e di Chris Makos. Saranno
proiettati alcuni film diretti da Warhol (Empire, Screen Test, Kiss, Sleep,
Mario Banama, eccetera) e una sezione fotografica illustrerà l'attività e la
storia della Factory.
AZIONISMO
a cura di Lorand Hegyi
Il Wiener Aktiongruppe di Gunter Brus, Otto Muehl, Hermann Nitsch e Rudolf
Schwarzkogler sarà rappresentato, data la caratteristica prevalentemente
performativa del gruppo, con la proiezione delle azioni degli artisti e
delle Abreakionsspiele di Nitsch. Oltre ai referenti remoti e immediati,
sarà documentata la storia del gruppo dalle prime azioni, datate 1962, alle
più recenti, e i rapporti tra il gruppo viennese e altri movimenti.
AZIONISMO. Continuità e sviluppi
a cura di Dobrila Denegri
Opere di Franz Kepfer (Austria), Cheryl Donegan (USA), Via Lewandowsky
(Germania) , Elke Krystufek (Austria).
TECHNE-TRIBÙ
a cura di Tommaso Trini
La sezione sarà disegnata focalizzando il concetto che arte è la tecnologia
per antonomasia e esponendo alcune opere significative di alcuni episodi
fondamentali delle relazioni tra arte e tecno-scienze. Saranno esposte, tra
le altre, opere di Robert Rauschenberg, Billy Kluver, Mario Merz, Nam June
Paik, Piero Fogliati, Studio Azzurro, Art & Language.
TECHNE TRIBÙ. Continuità e sviluppi
a cura di Giulio Alessandri e Manuela Gandini
Opere di Apsoluto, Maja Bajevic (Bosnia) ,Olivo Barbieri (Italia) , Diamante
Faraldo (Italia), Innocente (Italia), Mark Kostabi (USA), Raffaella Nappo
(USA), Alma Sulievic (Bosnia), Undo-net (Italia).
CAPI TRIBÙ SENZA TRIBÙ
a cura di Danilo Eccher. Assistente: Daniela Lancioni
I capi tribù senza tribù sono quelle figure emblematiche per l'evoluzione
delle avanguardie del dopoguerra che non si sono mai agglomerate in un
gruppo, ma che hanno determinato delle svolte da cui poi molti altri artisti
hanno tratto spunti e ispirazione. Sono, fra gli altri, Joseph Beuys, Antoni
Tapies, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Gilbert & George, Yves Klein,
Christian Boltanski, Alighiero Boetti, Jean Michel Basquiat, Yayoy Kusama,
Michelangelo Pistoletto
VIDEO ARTE
a cura di Valentina Valentini
L'ipotesi di questa sezione della mostra è quella di verificare se nella
breve storia del video (dagli anni Sessanta a oggi) a livello internazionale
si sia manifestato un fenomeno di movimenti e tendenze che abbiano
accomunato artisti e di quali istanze ideologiche, teoriche, estetiche siano
stati portatori, quali esiti abbiano prodotto, quali rapporti con altri
campi espressivi e con analoghe istanze presenti nel mondo dell'arte. Sono
state individuate alcune aree di produzione e alcuni autori radunati in
quattro insiemi: Contro-informazione e lotta politica, Body - Art, Neo -
Body, La televisione intelligente, Omaggio a George Maciunas.
La sezione presenta una rassegna di video che durerà due settimane e "La
Stanza delle Tribù", una sorta di camera elettronica con video proiettati su
tutte le pareti. Tra le altre saranno presentate opere di: Vito Acconci,
Mike Kelley e Ericka Beckman, Shigeko Kubota, Antoni Muntadas, Bruce Nauman,
Nam June Paik, Gorilla Tapes, Ciprì e Maresco.
Orario: da martedì a domenica 9.00-19.00 ; festivi 9-14; (lunedì chiuso);
la biglietteria è aperta fino a
trenta minuti prima della chiusura della mostra
Biglietto d'ingresso: intero Lire 10.000, ridotto Lire 8.000
Attività didattica: visite guidate per scuole superiori e gruppi
organizzati, su prenotazione al tel. 06.67107944
Informazioni: T.06.67107900
Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea ex Fabbrica Peroni, Via Reggio Emilia 54, 00198 Roma