Luci del deserto. Ornella Francou presenta un reportage che ha come principale caratteristica la capacita' di cogliere lo spazio sconfinato. L'interesse di Alessandro Bellon e' indirizzato verso il reportage e la fotografia subacquea.
Ornella Francou
Luci del deserto
"Il ricordo visibile della Luce Invisibile" Th.S.Eliot
Da sempre sensibilissima fotografa capace di catturare attraverso i volti gli aspetti e i pensieri più segreti delle persone che incontra, Ornella Francou presenta in questa occasione un reportage , dai deserti libici ed egiziani , che ha come principale caratteristica la capacità di cogliere lo spazio sconfinato e di trasformarlo in anima del mondo. Sono le luci del deserto che animano il pulsare della terra sottraendola alla contemporaneità, alla evoluzione della specie, alle scoperte della scienza, alla comunicazione in tempo reale. Nel deserto i ritmi si fanno lenti, assoluti, il tempo acquisisce un valore arcano e l’uomo è costretto ad assumere i ritmi dello spazio che lo circonda e non viceversa. Nel deserto tutto è essenziale, non ci sono alternative alla frugalità e al silenzio, o al massimo alla voce del vento. Eppure nel deserto c’è lo spazio , c’è la luce , c’è un colore che non si ritrova da nessun’altra parte. C’è il rischio , per l’uomo, di doversi confrontare con ciò che egli è veramente. Tutto questo ha colto Ornella Francou con i suoi deserti fatti di luci e di ombre, di trasparenze adamantine e di atmosfere.
Maria Beatrice Autizi
Profilo d’autore:
E’ nata a Torino e vive a Padova dal 1977. Partita dai disegni a china e a carboncino per documentare la vita attorno a sé , Ornella Francou è passata poi alla fotografia quando la grande passione per i viaggi l’ha portata in tutto il mondo. Da 30 anni usa infatti la fotografia come mezzo privilegiato per appropriarsi del mondo e per svelarne i segreti. Spesso, accanto al colore, usa fotografie in bianco e nero per rendere più essenziale il significato delle immagini.
I lavori di questi ultimi anni, i reportage in Oriente, le feste pasquali nel sud Italia, i racconti visivi negli ippodromi parigini, le fotografie di donne nei loro ambienti di lavoro, si sono trasformati in mostre e pubblicazioni molto significativi.
Ha partecipato con successo a numerosi concorsi nazionali ed internazionali , ha collaborato, con associazioni culturali e sue sono le immagini del volume Donne e Impresa-Immagini e voci (Padova 2005). Oltre ad aver partecipato ad una serie di mostre collettive, numerose sono le esposizioni personali che le sono state dedicate, tra cui si segnalano: Enfance – Parigi 2000, Coleur Enfant – Parigi 2001(La mostra è diventata itinerante ed è stata presentata in 10 Comuni del Veneto), Paques en Italie – Parigi 2002, Paesaggi dell’anima – Sant’Urbano (Padova) 2002, Atmosphère Fellinienne – Parigi 2003, Le luci del Deserto – Sant’Urbano (Padova) 2003, Visages et Architectures Parisiennes - Parigi 2004, Donne e Impresa – Padova 2005, Al Galoppo - Sant’Urbano (Padova) 2005 Volti e architetture parigine – Padova 2005, Nonsolomoda – Padova 2005. Esposizioni collettive: Stabile-Instabile – Padova 2006, Forma e Colore Fidapa – Padova 2007, Giochi di Allegorie e Allusioni – Trieste 2007. Sue fotografie sono su riviste specializzate italiane ed estere e alcune sue opere fanno parte di collezioni private.
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Alessandro Bellon
Terra di nessuno
Il Namib Desert: il deserto della Namibia, forse il più antico
deserto del mondo è il soggetto di queste foto di paesaggio. Le magiche luci delle albe e dei tramonti creano intense suggestioni nello spettatore, quasi sperduto di fronte alla bellezza di questi luoghi. Il mutare degli eventi atmosferici enfatizza con cieli tempestosi e piogge colorate le lande dipinte di ocra intensi che, come per magia, allo scemare delle alte luci si tingono dei freddi blu e dei grigi più misteriosi. Gli alberi pietrificati del lago fossile del Soussusvlei Park , totem di un tempo ormai lontano, testimoniano l'età di questi luoghi, ora scenografie di numerose pellicole cinematografiche. Non potrebbe l'occhio del fotografo di paesaggio trovare Musa più ispiratrice di questa meravigliosa "Terra di Nessuno".
Alessandro Bellon
Bio
Alessandro Bellon nasce nel 1951, vive a Padova, lavora come medico-chirurgo e si dedica alla fotografia da più di trentacinque anni. Il suo interesse è indirizzato non solo verso il reportage, campo in cui ha realizzato numerosi lavori su vari Paesi del mondo, ma anche, con successo, verso la fotografia subacquea.
Da circa quattro anni realizza dia-proiezioni con colonna sonora che ha presentato con riscontro favorevole in diverse località; da dieci anni pubblica inoltre calendari con sue immagini.
Ha ottenuto diversi consensi e riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale: sue fotografie sono state pubblicate su importanti riviste di settore e naturalistiche come “Leica Magazine”, “Fotoit” e “Oasis”, altre su pubblicazioni del Fata Assicurazioni e delle Assicurazioni Generali. Una sua immagine costituisce l’home-page del sito del Ministero dell’Agricoltura.
Partecipa attivamente nell’ambito di un circolo fotografico padovano e si occupa anche di didattica fotografica con particolare riguardo alla composizione e alla lettura dell’immagine dedicando all’argomento anche un interessante saggio.
Inaugurazione: Sabato 07 Aprile 2007, ore 18.00
Godenda Photo Gallery
Via Squarcione, 4/6 - Padova
Orario: Tutti i giorni 12-14 e 18.30-21.30, chiuso domenica e lunedi'