Mario Airo'
Giovanni Anselmo
Massimo Bartolini
Gabriele Basilico
Lothar Baumgarten
John Bock
Alighiero Boetti
Jem Cohen
Enzo Cucchi
Roberto Cuoghi
Gino De Dominicis
Thomas Demand
Mario Giacomelli
Rebecca Horn
Roni Horn
Pierre Huyghe
William Kentridge
Anselm Kiefer
Kim Sooja
Mario Merz
Claes Oldenburg
Coosje van Bruggen
Charlemagne Palestine
Thomas Struth
Grazia Toderi
Bill Viola
Yang Fudong
Gilberto Zorio
Marcella Beccaria
Metafore di viaggio, parte I: Dalla terra alla luna. Sono esposte oltre 50 tra opere e grandi installazioni realizzate dalla fine degli anni 60 ad oggi. Lavori che indagano le molteplici accezioni relative al viaggio, che manifestano il potere dell'immaginazione di aprire nuovi territori e la capacita' dell'arte di fornire modelli di interpretazione del reale o di prefigurarlo. A cura di Marcella Beccaria.
Metafore di viaggio (Parte I)
a cura di Marcella Beccaria
Rievocando il titolo del celebre romanzo di Jules Verne, la mostra Dalla terra alla luna: metafore di viaggio presenta opere che indagano, ciascuna in maniera originale, le molteplici accezioni relative al viaggio, concetto approfondito nella loro ricerca espressiva da alcuni tra i protagonisti dell’arte contemporanea. Nelle opere esposte si manifesta infatti il potere dell’immaginazione di aprire nuovi territori e la capacità dell’arte di fornire modelli di interpretazione del reale o di prefigurarlo.
“Forza capace di mutare il corso della storia – scrive Marcella Beccaria –, il viaggio è un ricco territorio simbolico capace di assumere molte forme e unire in sé molteplici significati. Dal nomadismo alle migrazioni, dalle avventure mitologiche ai pellegrinaggi, dalle crociate alle guerre di conquista, dal Grand Tour al turismo di massa, dalle esplorazioni scientifiche per terra e per mare, fino alla conquista dello spazio e ai viaggi virtuali, il concetto di viaggio cambia a seconda delle epoche, rispecchiandone desideri, ambizioni, paure e problemi. […] Al tempo stesso, il concetto di viaggio include la libertà dei percorsi della mente e gli sconfinati territori della fantasia, sostituendo alla mobilità fisica l’ubiquità dell’immaginazione. Nell’arte, come nella letteratura e nel cinema, il viaggio è fertile tema che collega numerose ricerche e continua a ispirarne di nuove”.
Con l’intenzione di esporre adeguatamente l’ampiezza del progetto culturale che il Museo sta costruendo grazie al costante e generoso apporto della Fondazione CRT Progetto per l’Arte Moderna e Contemporanea, la mostra è articolata in due parti che verranno aperte al pubblico rispettivamente il 4 aprile e il 23 maggio 2007. La rassegna propone un percorso inedito attraverso opere della collezione del Museo, molte delle quali acquisite recentemente e presentate per la prima volta al pubblico.
Saranno esposte oltre cinquanta tra opere e grandi installazioni realizzate dalla fine degli anni Sessanta ad oggi da artisti come Mario Airò, Giovanni Anselmo, Massimo Bartolini, Gabriele Basilico, Lothar Baumgarten, John Bock, Alighiero Boetti, Jem Cohen, Enzo Cucchi, Roberto Cuoghi, Gino De Dominicis, Thomas Demand, Mario Giacomelli, Rebecca Horn, Roni Horn, Pierre Huyghe, William Kentridge, Anselm Kiefer, Kim Sooja, Mario Merz, Claes Oldenburg - Coosje van Bruggen, Charlemagne Palestine, Thomas Struth, Grazia Toderi, Bill Viola, Yang Fudong, Gilberto Zorio.
La prima parte di Dalla terra alla luna: metafore di viaggio apre al pubblico il 4 aprile.
Sono esposte opere e grandi installazioni di Mario Merz, Anselm Kiefer, Gilberto Zorio, Enzo Cucchi, Alighiero Boetti, Giovanni Anselmo, Gino De Dominicis, Rebecca Horn, Charlemagne Palestine, Jem Cohen, Massimo Bartolini, Lothar Baumgarten, Bill Viola, Gabriele Basilico, Yang Fudong, Mario Airò, Kim Sooja, Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, Roberto Cuoghi.
Il tema del viaggio è interpretato attraverso opere cardine della collezione come Igloo con albero, 1968-69 e Igloo (Tenda di Gheddafi), 1968-81, di Mario Merz in cui l’artista crea un vero spazio abitabile ispirato all’architettura delle popolazioni nomadi. Il viaggio quale metafora ritorna come categoria dello spirito in Cette obscure clarté qui tombe des étoiles (Questo oscuro chiarore che cade dalle stelle), 1996, l’opera di Anselm Kiefer che allude alla rigenerazione della materia. In mostra nuove acquisizioni tra cui Isolde’s Ascension (The Shape of Light in the Space after Death) (L’ascensione di Isotta – La forma della luce nello spazio dopo la morte), 2005 di Bill Viola. Nella video-installazione dell’artista americano, allestita per la prima volta nella settecentesca cappella dei Savoia, l’ascensione di Isotta verso la luce diviene un simbolico viaggio esistenziale in cui la forza dell’amore trascende la morte.
Il viaggio è anche percorso attraverso le immagini di una città sconvolta dalla guerra come nel ciclo fotografico Beirut, realizzato da Gabriele Basilico nel 1991. L’obiettivo dell’artista ricrea un emblematico viaggio drammatico nella metropoli che diviene metafora del mondo contemporaneo sospeso tra violenza e desiderio di vita, tra passato e futuro.
La seconda parte della mostra, allestita al terzo piano, verrà inaugurata il 22 maggio.
La mostra è realizzata grazie al contributo di Fondazione CRT Progetto Arte Moderna e Contemporanea
Inaugurazione martedi' 3 aprile
Castello di Rivoli
p.zza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO)
Orario: martedì - giovedì 10-17; venerdì - domenica 10-21
Ingresso euro 6.50 intero, euro 4.50 ridotto