Cristiano Banti
Vincenzo Cabianca
Nino Costa
Giovanni Fattori
Telemaco Signorini
Francesca Dini
L'ampia retrospettiva raccoglie oltre 80 opere di Vincenzo Cabianca da sempre considerato uno degli artefici della rivoluzione dei pittori realisti toscani. La mostra ricostruisce il percorso formativo e pittorico dell'artista, con ricchezza di dipinti anche inediti, a cui si aggiungono una ventina di opere di altri macchiaioli tra i quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Cristiano Banti, Nino Costa.
Retrospettiva
a cura di Francesca Dini
E’ dal 1927 che non viene dedicata una mostra personale a Vincenzo Cabianca , una lacuna che grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze viene finalmente colmata. Dal 6 aprile fino al 14 ottobre, prima ad Orvieto e a seguire a Firenze, sarà dedicata a questo artista da sempre considerato uno degli artefici della rivoluzione dei macchiaioli toscani, una ampia retrospettiva di oltre ottanta opere. La mostra, a cura di Francesca Dini coadiuvata da un prestigioso comitato scientifico, ricostruirà il percorso formativo e pittorico di Cabianca, con ricchezza di dipinti anche inediti, a cui si aggiungeranno una ventina di opere di altri artisti macchiaioli tra i quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Cristiano Banti, Nino Costa, offrendo così l’opportunità di conoscere l’esperienza di un singolo artista e le sue scelte estetiche attraverso la vicenda dei Macchiaioli come movimento artistico di gruppo.
Si potranno ammirare dipinti noti quali “Novellieri fiorentini” o inediti come “Vendemmia in Toscana” del 1854, opere degli anni delle audaci sperimentazioni della “macchia” che Cabianca condusse con Banti e Signorini in Liguria e nella campagna toscana di Montemurlo tra il 1859 e il 1862, sperimentazioni che culminarono nel celebre capolavoro “Il mattino” e nei “Marmi a Carrara Marina” non più visto da quasi un secolo. Gli anni aurei della “macchia”, risultanza del momento centrale del sodalizio con gli amici macchiaioli nella campagna fiorentina di Piagentina e nei paesaggi marini di Castiglioncello e della Versilia, sono testimoniati da capolavori noti quali “Spiaggia a Viareggio” e “Un bagno fra gli scogli”. Lo splendido “Ritorno dai campi” del 1862, non più esposto da decenni, è il dipinto attorno al quale ruoteranno scorci di campagna toscana, inediti o non più visti da tempo.
Cabianca, dopo il suo trasferimento a Roma avvenuto nel 1870, effettuerà diversi viaggi nella campagna romana, a Ischia, in Liguria, a Venezia e a Castiglioncello. E’ un continuo peregrinare alla ricerca degli effetti di luce che egli poi renderà con straordinario vigore nelle sue tele. E’ il momento di “Strada a Palestrina”, “Nettuno”, opere che si relazionano con i contemporanei dipinti di Signorini “Strada ad Arcola” e Costa. Gradatamente la sua ispirazione malinconica si arricchisce di motivi spiritualistici, in consonanza con il clima generale degli ultimi due decenni del secolo: ne nasce uno splendido capolavoro quale “Nevi romane”.
La mostra chiuderà con opere che rappresentano due temi fondamentali della produzione di Cabianca: la poesia dei chiostri e Venezia, opere che evidenziano l’evolversi del percorso dell’artista verso espressioni pittoriche pienamente novecentesche. La mostra è posta sotto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Firenze e Comune di Orvieto ed è promossa e realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Si svolgerà dal 6 aprile al 1° luglio 2007 ad Orvieto presso Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dal 12 luglio al 14 ottobre 2007 a Firenze presso la Villa Bardini, recentemente restaurata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze attraverso la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, inaugurando così un nuovo spazio di eventi e mostre temporanee per la città. Grazie all’importante apporto che perviene dagli eredi dell’artista, depositari di un ampio carteggio e di un insieme considerevole di opere, il catalogo, edito da Polistampa, sarà ricco di apparati e di documentazione in larga parte inediti.
Inaugurazione 5 aprile 2007
Palazzo Coelli
Piazza Febei, 3 (di fronte Chiesa di San Francesco) - Orvieto
Orario: 10-13/14-19
Ingresso: intero € 5, ridotto € 3