Conciliare e fondere insieme la pittura tradizionale con la tecnica esecutiva degli acidi. In mostra dieci pannelli di grande formato e due light box. Nella serata inaugurale e' prevista una performance pittorica dell'artista.
Acid painting
L'artista Giacomo Montanaro inaugura, nella Sala delle Prigioni del Castel dell'Ovo, Napoli, una personale presentando dodici nuovi lavori. Il percorso espositivo sarà costituito da dieci grandi pannelli di circa 1,80x1,30 m e due light box di dimensioni leggermente inferiori. Nelle opere esposte si avverte un'ulteriore evoluzione del percorso di ricerca dell'artista. I nuovi pezzi, che hanno il fine ultimo di riuscire a conciliare e fondere insieme la pittura tradizionale con la tecnica esecutiva degli acidi, che tanto contraddistingue l'operato di Montanaro, approdano ad una riuscitissima sintesi visiva. Il supporto resta la carta fotografica ma le figure sono create con il contributo del colore acrilico, ottenendo un impianto compositivo più vicino alla pittura e di impatto meno corrosivo. Il processo di esecuzione cambia: è meno violento e più meditato rispetto all'utilizzo dei soli acidi.
Il risultato di questa nuova sperimentazione sui colori potrà essere apprezzato dagli astanti durante la performance pittorica che l'artista terrà nel corso della serata inaugurale.
Scrive Italo Evangelisti nella presentazione del catalogo:
"Qui troviamo raccolti, in suggestiva sintesi espositiva, i risultati del lavoro importante di questi ultimi anni e possiamo registrare, con cognizione di causa, l'approdo originale e significativo cui è pervenuto questo giovane talento. Osservando con partecipe attenzione questi ultimi lavori di Giacomo Montanaro emergono con tutta evidenza due elementi. Da un lato, si registra una sostanziale continuità nel conservare alla figura umana un ruolo centrale nella sua ispirazione creativa; dall'altro lato, colpisce, invece, la radicale rottura nella tecnica esecutiva. Gli strumenti ed i materiali, le forme ed i modi espressivi sinergici alla nuova esigenza interpretativa sono ora diventati per Giacomo Montanaro la carta fotografica emulsionata, come territorio della ''mise en scène'', ancora sempre visiva e visionaria ma con una caratura di più violento impatto grafico e cromatico, e l'acido come arma impropria del dipingere.
L'esca che accende subito il dialogo visivo è senz'altro il climax d'inquietudine che nutre la matericità dei fondali coniugata alla ferocia cromatica delle figure, in uno stretto rapporto dialettico tra conoscenza e dolore. Nel procedimento compositivo viene rimossa ogni ipoteca sentimentale, ogni sovrastruttura estetizzante. L'impianto iconografico è ripulito di qualsiasi concessione al ''gusto'' per una sintesi espressiva finalizzata a farci vivere e condividere un'autentica tensione poetica, forte, alta, coinvolgente.
Sfilano figure allineate e inclinate in avanti come in una mimetica danza-marcia verso un ''altrove'' che sta oltre il perimetro dell'intervento pittorico. Più in generale, ci sembra interessante osservare che l'obliterazione dello spazio, scelto ed inteso come territorio mentale, sgombra il campo creativo e visivo da ogni istallazione scenica per qualsivoglia rappresentazione. Tutto è giocato sulla pulsione emozionale dialogante con l'evocazione mnemonica che guidano la mano di Giacomo Montanaro in una sarabanda di rapide pennellate con cui ritma la gamma degli acidi in una scrittura ''automatica'' di ectoplasmatica evidenza e suggestione”.
L'organizzazione della mostra è a cura di Milena Grosso, presidente dell'Associazione Culturale TERRA FELIX.
Un ringraziamento particolare va alla galleria “Il ritrovo di Rob Shazar” di S.Agata de' Goti (BN) e alla Galleria Serio di Napoli per l'apporto e il sostegno concessi.
Brevi cenni biografici:
Giacomo Montanaro nasce a Torre del Greco (NA) il 22 giugno 1970. Dopo aver frequentato il Liceo artistico nella città natale, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si laurea a pieni voti nel 1993 con il Maestro Augusto Perez.
Giovanissimo inizia a dipingere e a farsi notare nell'ambiente artistico napoletano. La sua pittura mostra una spiccata propensione alla sperimentazione, all'innovazione. Elemento distintivo della sua indagine pittorica è la figura umana, colta nei suoi tratti sintetici, fondamentali, di grande impatto emotivo. Dal 2002 abbandona la tela e i colori tradizionali; inizia ad usare come supporto la carta fotografica e l'acido come materiale per dipingere.
Vernissage: 6 aprile 2007 ore 18-21. Performance pittorica dell'artista ore 20.00
Info: Milena Grosso - Terra Felix - mail: milenagrosso64@hotmail.com
Ufficio Stampa: Carmen Vicinanza - Studio Obra
tel. e fax 081.19360676
k.vicinanza@tiscali.it
Catalogo: Paparo Edizioni
Castel dell'Ovo
Via Caracciolo di Bella (Borgo Marinaro) - Napoli
Orario visite: dal lunedì al sabato ore 10-13 e 15,30-18 domenica ore 10-13
Ingresso libero