Hairetikos-Conversation sur l'art de bien vivre et de bien mourir. I grandi quadri neri sono compendio di astrazione e figurazione, tensione e dialettica tra due poetiche. Molti oggetti presenti si relazionano tra loro in una intera installazione che e' circolarita', dialogo, conversazione e scambio. A cura di Simona Cresci.
Hairetikos-Conversation sur l'art de bien vivre et de bien mourir
A cura di Simona Cresci
Con Hairetikos : Conversation sur l'art de bien vivre et de bien mourir, Alessandro
Bulgini continua il suo racconto, cominciato nel 2001, in cui gli Hairetikòs sono «
coloro in grado di scegliere », spettatori discreti del nostro mondo, che si
mostrano solo a chi vuole vedere; laddove la visione è relazione tra l'atto
sensibile e la conoscenza che ne consegue, comprensione e giudizio. Nell'opera di
Bulgini i grandi quadri neri, sono compendio di astrazione e figurazione, tensione e
dialettica tra due poetiche : l'astratto e il figurativo, il monocromo nero e
specchiante e l'immagine. Una sovrapposizione tra due dimensioni che coesistono ma
dove una deve necessariamente cedere il passo all'altra, dove una visione preclude
l'altra.
Tutti gli oggetti presenti si relazionano tra loro e l'intera installazione è
circolarità , dialogo, conversazione e scambio.
Percepibile è la reciproca cessione di energia da parte di infiniti punti di
vista che entrano in relazione tra loro; il grande quadro nero, i suoi personaggi,
il laboratorio, il tavolo in formica, diversi vecchi giradischi in funzione che
parlano e si parlano, le luci precarie delle candele che girano anch'esse seguendo
il movimento del disco; tutti ingranaggi, ruote dentate, di un grande vetro
duchampiano, che interagendo producono e assorbono energia.
E' in questo modo che i vari elementi dell'installazione si incastrano l'uno con
l'altro, dipendono l'uno dall'altro nella circolarità di un eterno ritorno: i dischi
in vinile, le candele, il sipario e la parola, rimandano alle figure allegoriche
della storia antica, traducendosi a loro volta in cerchio, in luce, in tenebre e in
testo.
Nelle conversazioni e nel confronto, nel dualismo, nella tesi e nella sua antitesi,
nella luce e nell'oscurità, nel ben vivere e nel ben morire, si celano gli elementi
volti al superamento, che preludono ad una nuova unitarietà universale e necessaria.
Così come per Hegel, la sintesi deriva ogni volta dal superamento e della
contrapposizione tra tesi e antitesi, ponendosi a sua volta come una nuova tesi.
Inaugurazione giovedì 26 Aprile 2007
One Piece Contemporary Art
Vicolo Orto di Napoli, 5 - Roma
Orario: dal martedì al venerdi ore 11-13 , 15 -18; sabato 10.30 -13, 14 -17
Ingresso libero