Steinbach e' noto come l'iniziatore di una pratica artistica basata sulla selezione e la composizione di oggetti gia' esistenti. Gli oggetti sembrano esposti, ma in realta' sono sistemati come se fossero messi in scena. In mostra un gruppo di opere relative ai suoi incontri recenti con oggetti di varie persone e di vari luoghi.
Mostra personale
Gli oggetti hanno uno scopo, nel senso che sono stati concepiti per soddisfare
funzioni e bisogni sia pratici che psicologici, essi tendono ad occupare uno spazio
più dialettico che ideale. Il fatto che ci siano così tanti tipi e generi di oggetti
di ogni categoria, rende evidente che la personificazione è un fatto reale. In altre
parole, gli oggetti hanno una presenza e come dei personaggi, occupano un'identità
ontologica e fenomenologica, in quanto esistono in se stessi e per se stessi. Nella
nuova situazione di globalizzazione, l'incontro di oggetti in relazioni e contesti
inattesi è la prova di un'esperienza che trascende la storia. Le contraddizioni
storiche, le proiezioni psicologiche e le relazioni visive si traducono in uno
spazio aperto di immaginazione percettiva dove l'incontro casuale è la norma.
Haim Steinbach è noto come l'iniziatore di una pratica artistica basata sulla
selezione e la composizione di oggetti già esistenti. Gli oggetti sembrano esposti,
ma in realtà essi sono sistemati come se fossero messi in scena e la loro
disposizione può essere paragonata a un arrangiamento musicale, all' Haiku, o alla
poesia resa concreta. La scelta degli oggetti e il loro raggruppamento riflette le
loro affinità tipologiche e le loro relazioni metonimiche.
A Vistamare Steinbach espone un gruppo di opere relative ai suoi incontri recenti
con oggetti di varie persone e di vari luoghi. Per esempio, nel quartiere di Ocean
Beach a San Diego, California ci sono molti negozi di antiquariato e di oggetti
usati che l'artista frequenta spesso e dove ha trovato svariati sanitari in
miniatura e due minuscole brocche a forma di faccia. La faccia è leggermente
distorta, allungata e la sua forma la fa assomigliare a una persona che ha
sentimenti e addirittura una sua opinione sull'esistenza, come se dicesse "io
esisto", "sono viva".
Un'altra opera, intitolata "Golden (for Felix)" ["Dorate (per Felix)"] consiste in
una selezione di oggetti accostati ad uno spazio pieno di carte dorate di caramelle
che facevano parte di un grande tappeto di centinaia di caramelle, i resti di
un'opera dell'artista Felix Gonzalez - Torres. Poiché l'intenzione di Gonzalez -
Torres era che i visitatori prendessero e mangiassero le caramelle, il desiderio di
Steinbach è quello di conservare le carte lasciate e presentarle in un contesto che
permette ad altre inattese narrative di prendere forma.
Benedetta Spalletti ha chiesto a Haim Steinbach di prendere in considerazione
l'idea di creare un'opera con la pietra della Maiella che si trova in Abruzzo. Le
pietre fanno parte della terra e del paesaggio, ma vengono anche estratte per vari
usi nelle case, nei cimiteri e come materiale per sculture. Quando si sviluppano le
relazioni, si sviluppa anche l'immaginazione, e la memoria prende forma in rapporto
all'esperienza e ai fatti. L'artista utilizza una pratica e un contesto per creare
delle opere che catturano i momenti in cui lo spazio e il tempo interagiscono.
Disporre gli oggetti è un modo di suggerirne il significato. Ma una pietra può
essere un oggetto? A Vistamare Haim Steinbach continuerà il suo dialogo con
Benedetta Spalletti sulla pietra della Maiella, attraverso il semplice atto di
metterla lì.
Opening 14 aprile 2007 ore 18.30
Vistamare
Largo dei Frentani 13 - Pescara
Orari di apertura: dal mercoledì al sabato 16.30-19.30