Associazione Culturale Zerologico
Irriverenze. Una serie di ritratti insoliti. Il percorso dell'artista si arricchisce di una figurazione nuova, di una deformazione a volte marcata ed altre solo suggerita.
Irriverenze
Gioved’ 12 aprile inaugura la prima personale del vincitore del premio “Kaibakh Arti 2006”, Giulio Zanet, presso il centro culturale Zerologico, associazione milanese di recente apertura ma giunta alla quinta esposizione.
La mostra, a cura di Sara Rossotti, Giovanni Franzoi e Antonio Dell’Isola, prende il titolo dai soggetti che il pittore tratta nelle sue tele, una serie di ritratti insoliti, irriverenti, recentemente esposti a Milano dall’ associazione Bertold Brecht e dalla galleria Wannabee. A firenze, l’artista espone grazie alla selezione di Gialunca Marziani nel concorso “Premio Celeste” , di cui è finalista.
Giulio Zanet (Torino, 1984) si forma all’Accademia di Brera discutendo la tesi “la deformazione nella pittura figurativa contemporanea”, titolo indicativo se rapportato alla recente produzione di tele ad olio di grande formato, che ai lavori di Saville, Dumas, Guida e Colombotto Rosso devono molto, almeno come punto di partenza.
Il percorso dell’artista si arricchisce di una figurazione nuova, di una deformazione a volte marcata ed altre solo suggerita, che segna la sottile linea di quando il reale sconfina nell’irreale, di quando il normale si tinge per un attimo di strano.
Spesso grandi porzioni di tela sono lasciate scoperte, bianche, di quel bianco irreale delle tele appena acquistate; mentre nelle altre si materializza un mondo sotterraneo di stati d’animo, di aspirazioni, di desideri, di gioie o sconfitte, un mondo di deformazioni interiori dove quello che comunemente non appare, è.
A volte un lenzuolo può assumere la densità del granito e un busto la leggerezza di una piccola sagoma di cartone.
Sono quadri che tanto più li osserviamo, tanto più possiamo credere di vedere, e tale deve essere la forza della figurazione, di una rappresentazione che passa da un solo senso, la vista, e da un solo organo, l’occhio, per poter prendere, nell’ intuizione, tante strade possibili.
Il progetto sarà accompagnato da una pubblicazione a cura di Sara Rossotti, Giovanni Franzoi.
Inaugurazione ore 18
Centro Culturale Zerologico
via Anfossi 8 - Milano
Orario: 16-19.30 tutti i giorni
Ingresso libero