Palazzo Crivelli
Milano
Via Pontaccio, 12
WEB
Trenta-Para-Venti
dal 12/4/2007 al 26/5/2007
335 345251
WEB
Segnalato da

Anna Orsi




 
calendario eventi  :: 




12/4/2007

Trenta-Para-Venti

Palazzo Crivelli, Milano

Collezione di Helena Markus. La grande maggioranza dei 'byobu' e' dipinta a motivi naturalistici. Il loro valore estetico e simbolico e' tale che sono considerati l'estensione della natura all'interno delle proprie dimore.


comunicato stampa

Collezione di paraventi di Helena Markus

La preziosa collezione di paraventi di Helena Markus, creata in oltre trent’anni di ricerca e collezionismo, sarà esposta per la prima volta dal 13 al 28 aprile 2007 nelle sale di Palazzo Crivelli, in via Pontaccio 14 – Milano.
Evento straordinario per il numero e la qualità dei paraventi esposti lo è ancor più per la qualificata e preziosa collaborazione di Hiroko Sakomura, consulente del Museo Suntory di Tokyo e già curatrice di numerose mostre di rilievo internazionale.

“TRENTA-PARA-VENTI – 30 ANNI PER UNA COLLEZIONE” è ospitata in un uno dei più begli esempi architettonici del Settecento milanese quando l’elegante ricchezza degli ambienti era celata da facciate d’austera semplicità. Semplicità che al contrario caratterizza da sempre le case giapponesi, quant’anche lussuose esse paiono essere destrutturate: uno spazio aperto, essenziale e funzionale alle differenti esigenze quotidiane. Una versatilità ottenuta grazie al praticità di pareti e porte scorrevoli e all’uso di paraventi fissi e pieghevoli il cui impiego pratico non esclude, anzi accompagna, la funzione estetica, perché di fondo sono sempre e soprattutto dei dipinti.

La grande maggioranza dei “byobu” –parola giapponese di cui è fedele traduzione l’italiana “para-vento”– è dipinta, con estrema finezza di segno e raffinatezza cromatica, a motivi naturalistici; il loro valore estetico e simbolico è tale che sono profondamente amati dai Giapponesi tanto da essere considerati l’estensione della natura all’interno delle proprie dimore. Ancor più, quelli di grandi dimensioni, con le loro molte ante (sempre pari), creavano effetti di sovrapposizione, immagini su più piani e viste da angolazioni differenti così incredibilmente descrittive da essere dei veri e propri “spaccati” del mondo naturale.

Piante, fiori, animali sono gli attori principali della pittura giapponese, ognuno è un riferimento preciso ad una stagione, la loro rappresentazione ricorda e suggerisce un momento dell’anno: i crisantemi l’autunno, il susino la primavera… Molte delle opere con questi soggetti sono “pitture stagionali”, esposte cioè assecondando lo scorrere delle stagioni. Come loro anche i paraventi.

Alcuni di quelli esposti da Helena Markus in “TRENTA-PARA-VENTI – 30 ANNI PER UNA COLLEZIONE” ne sono un esempio nitidissimo: il “Susino solitario” con rami e fiori che appena s’intravvedono circondato da iris blu, o quello con ciuffi di candidi “Iris” bianchi o, ancora, quello a sei ante con grandi cespugli di “Crisantemi” bianchi e rossi che si stagliano su un fondo d’oro.

“TRENTA-PARA-VENTI – 30 ANNI PER UNA COLLEZIONE” è una mostra che vuole suggellare un lungo ed intenso periodo di studi, ricerche, scoperte, passione e amore per un’arte e una cultura affascinanti e raffinatissime che, nel tempo, si sono modificate. Comprensibilmente anche l’arte del paravento dipinto si è diversificata accompagnando via via il mutare del gusto, degli interessi, della società.

Ecco perché la mostra a Palazzo Crivelli non può essere una mostra univoca: accanto ai temi stagionali, prediletti dalle scuole Rimpa e Kano accosta scene di vita quotidiana, appannaggio della corrente Ukiyo e, e temi legati alla tradizione più tipici della scuola Tosa. A fianco di questi paraventi rappresentativi di specializzazioni storico-artistiche delineate, ci saranno paraventi con personaggi noti in tutto il Paese, con poeti, principi e episodi della loro vita, poi scene di vita quotidiana, raffigurazioni che sono traversali a tutti i centri di produzione.

Un scelta di opere e un percorso espositivo in sintonia con la storia della pittura di paraventi che, dopo un primo periodo di influenza cinese, si afferma con caratteristiche assolutamente autoctone. Già nel IX nasceva la “Yamato e” (pittura nipponica) contrapposta alla”Kara e” (pittura d’origine sinica). Dopo la stagione monocroma medioevale, si afferma la moda dei paraventi a coppia e, nel tardo periodo Muromachi e nel Momoyama (1400-1615) trionfa un’arte sontuosa che usa come veicolo il paravento: nuvole e sfondi dorati avvolgono le scene raffigurate, talora con effetti di fiabesca, magica sacralità, talaltra suscitando un’impressione di magnificenza.

Palazzo Crivelli
Via Pontaccio, 12 Milano
Ingresso libero

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