In mostra le nuove opere fotografiche realizzate all'Hermitage di S. Pietroburgo e al Museo del Prado di Madrid. L'artista ritrae la condizione esistenziale dell'uomo a confronto con la propria immagine nell'opera d'arte. Le immagini del Prado mostrano la folla che guarda le opere dei grandi pittori spagnoli, come Las Meninas di Velazques; le fotografie scattate all'Hermitage ritraggono frontalmente da vicino la gente che guarda, ripresa come dal punto di vista dell'opera.
Personale
Siamo felici di annunciare la mostra personale di Thomas Struth. Presenteremo le nuove opere fotografiche realizzate al museo dell’ Hermitage di S. Pietroburgo e al Museo del Prado di Madrid. Le immagini del Prado mostrano la folla che guarda le opere dei grandi pittori spagnoli, quali Las Meninas di Velazques, mentre le fotografie scattate all’Hermitage ritraggono frontalmente da vicino la gente che guarda, vista come dal punto di vista dell’opera; quasi uno studio psicologico dei modi di guardare e di recepire l’arte di persone di diverse età, sesso e provenienza sociale.
Thomas Struth è uno dei massimi esponenti della fotografia contemporanea. L’artista tedesco è nato a Geldern presso Colonia nel 1954. Dal 1973 al 1980 è stato allievo prima di Gerhard Richter e poi di Bernd e Hilla Becher all’Accademia di Düsseldorf. Dalla fine degli anni Settanta comincia a ritrarre in bianco e nero il paesaggio urbano, in quanto scenario reale del quotidiano moderno. Con sobrietà e precisione l’occhio fotografico di Struth coglie nell’architettura composita delle città la storia e i valori dei suoi abitanti, mostrandoci uno specchio del subconscio collettivo.
Negli anni Novanta Struth estende la sua indagine ad altre tematiche. Lavora per serie o soggetti: paesaggi urbani e paesaggi naturali, interni di musei, facciate di chiese e ritratti. Ciascuno di essi viene accuratamente circoscritto, analizzato e caratterizzato. La serie più celebre é quella delle Museum Photographs (iniziata a partire dal1989): fotografie di grande formato di interni di musei, che ritraggono i visitatori mentre guardano le opere. Avvicinando le persone fotografate alle figure dipinte, Struth crea un dialogo intenso tra i due mezzi di rappresentazione, mettendo così in relazione pittura e fotografia all’interno della stessa immagine. Le sale di musei come il Louvre, la National Gallery o gli Uffizi vengono fotografate a colori, in grande formato, affollate di visitatori. L’artista osserva il pubblico che contempla i quadri, ritraendo così la condizione esistenziale dell’uomo confrontato con la propria immagine nell’opera d’arte.
Già dalla fine degli anni Ottanta le opere di Thomas Struth sono state esposte in importanti spazi pubblici e privati. Tra le mostre più importanti ricordiamo le personali alla Kunsthalle di Berna e al museo di Yamaguchi nel 1987; al Portikus di Francoforte nel 1988; alla Renaissance Society di Chicago nel 1990; all’ Hirschhron Museum di Washington nel 1992; alla Kunsthalle di Amburgo nel 1993, all’ICA di Boston e all’ICA di Londra nel 1994; alla Art Gallery of Ontario di Toronto e al Kunstmuseum di Bonn nel 1995; all’ International Art Palace di Pechino nel 1997; al Carré d’Art di Nîmes e allo Stedelijk Museum di Amsterdam nel 1998; al Museum of Modern Art di Tokyo nel 2000; al Museo di Dallas e al Moca di Los Angeles nel 2002, al Metropolitan Museum di New York nel 2003 ed infine al Prado di Madrid nel 2007. Le sue opere si trovano nelle collezioni dei più importanti musei del mondo, quale il Moma ed il Metropolitan di New York, la Tate di Londra, il Museo d’Arte Moderna di Tokio e numerosi altri.
Inaugurazione 10 maggio 2007
Galleria Monica De Cardenas
via Vigano', 4 - Milano
Orario: da martedì a sabato 15-19
Ingresso libero