Spazio aperto
Livigno (SO)
Via Bondi
02 475684 FAX 02 475923
WEB
Pietrarte
dal 13/7/2001 al 22/7/2001

Segnalato da

Gabriella Lazzerini




 
calendario eventi  :: 




13/7/2001

Pietrarte

Spazio aperto, Livigno (SO)

2° Edizione, intervento internazionale di Land Art. In un incantevole paesaggio al confine tra Italia, Svizzera e Austria si sfidano sei squadre di artisti, provenienti da tre nazioni. Ogni squadra, formata da uno scultore e da due assistenti ha a disposizione un'area della Piana dell'Isoleta in Val Federia e nient'altro che un gran numero di pietre. Nessun attrezzo meccanico o elettrico puo' essere utilizzato per realizzare le sculture; un modo per far rivivere l'antica tradizione dello spietramento. Lungo il percorso di otto chilometri in cui si snoda il torrente Federia si potranno ammirare le sculture dello scorso anno e la costruzione di quelle nuove.


comunicato stampa


seconda edizione
intervento internazionale di Land Art

Pietre, sassi e massi sono protagonisti a Livigno di una settimana di arte, cultura e manifestazioni sotto il segno della seconda edizione di Pietrarte, intervento internazionale di Land Art che si svolge da sabato 14 a domenica 22 luglio 2001.

In un incantevole paesaggio al confine tra Italia, Svizzera e Austria si sfidano sei squadre di artisti, provenienti da tre nazioni. Ogni squadra, formata da uno scultore e da due assistenti ha a disposizione un'area della Piana dell'Isoleta in Val Federia e nient'altro che un gran numero di pietre. Nessun attrezzo meccanico o elettrico può essere utilizzato per realizzare le sculture; un modo per far rivivere l'antica tradizione dello spietramento.

Lungo il percorso di otto chilometri in cui si snoda il torrente Federia si potranno ammirare le sculture dello scorso anno e la costruzione di quelle nuove.

Il principio ispiratore dell'iniziativa è quello della Land Art, termine coniato per la prima volta in California nel 1969 da Gerry Schum, raccogliendo i lavori di artisti che operavano attraverso interventi sul paesaggio sfruttandone gli elementi senza alterarlo in modo permanente. La "durata" della mostra è decisa dagli eventi atmosferici; le opere non saranno né fissate né protette ma semplicemente "regalate" alla natura e subiranno a poco a poco uno smantellamento naturale ritornando parte del paesaggio.

Alla scoperta della land art o eco art sono dedicate alcune iniziative collaterali. Sono previste infatti serate multimediali per una visita virtuale alle più famose realizzazioni del passato ed una mostra fotografica.

Tra gli artisti che hanno già assicurato la loro partecipazione a Pietrarte 2001 Babette Eid (Austria), Milvia Quadrio (Svizzera), Antonella Prota Giurleo, Daniele Arosio, Giacomo Vanenti, Mario Gaviraghi Calloni (Italia).

Da L'arte del paesaggio, articolo pubblicato il 14 giugno 2001 sull'inserto Viaggi del quotidiano La Repubblica

"I primi che vengono a vedere - ci dice il direttore artistico di Pietrarte, Luca Rendina - sono gli animali. Ho passato alcune notti emozionanti l'anno scorso, al chiaro di luna, ad osservare le marmotte, i caprioli che escono per guardare incuriositi le installazioni."

Milva Quadrio ha scelto di costruire delle grandi sfere di un metro e mezzo di diametro, riempite di pietre, che sembrano sul punto di rotolare.

Antonella Prota Giurleo ricostruirà invece il percorso dell'Acqua Grande, un corso d'acqua scomparso con la creazione del lago artificiale: pietre rivestite di tela dipinta di azzurro, verde e bianco faranno rivivere il fiume che non c'è, e i bambini potranno giocarci come in una piscina.

Daniele Arosio, invece, creerà un labirinto con i muretti a secco che delimitano i pascoli, fino a isolare delle piazzole di erba dipinta di uno straordinario blu elettrico - assolutamente naturale - che cambierà colore con il passare dei giorni e delle stagioni.

Galloni Gavirani, con il musicista Gianni Chiridiello, costruirà delle pietre musicali: sette pietre contenute in scatole di lamiera che suoneranno alle vibrazioni del vento, ogni pietra una nota, e che saranno disperse nella valle per dare vita a musiche suonate dagli elementi.

Tommaso Melideo sottolineerà il rapporto difficile di equilibrio tra forza e leggerezza con un'altissima colonna di pietre ancorata al terreno da tiranti.

Infine Babette Eid costruirà un sentiero del dolore, con pietre incise, vesti lacerate e macchie di zucchero che, lentamente, si scioglierà al sole".

Piana dell'Isoleta, Val Federia
Livigno (Sondrio)

IN ARCHIVIO [6]
Art in Ice Revolution
dal 5/12/2013 al 30/1/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede