I nuovi lavori, realizzati con la tecnica del found footage cinematografico, hanno come tema la 'caduta', intesa in senso individuale e collettivo. Le nuove conversazioni non si svolgono piu' sul piano del linguaggio, ma vengono condensate negli sguardi o in semplici gesti.
Fallen
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Dopo Una questione privata (2003-2005), sua opera di debutto e film composto da nove video collegati in un'unica narrazione lunga 40 minuti, Christian Caliandro presenta i nuovi lavori, realizzati con la tecnica del found footage cinematografico, rispettando la poetica dell’artista, ma con una maggiore concentrazione.
Le nuove conversazioni, infatti, non si svolgono più sul piano del linguaggio, ma vengono condensate negli sguardi o in semplici gesti. Il tema della mostra, come indica il titolo, è quello della ''caduta'', intesa in senso individuale e collettivo. Caduta di un'anima, caduta di un personaggio prelevato dalla fiction o dalla storia, caduta di un'epoca. Declino, insomma.
Eppure, il senso del gruppo organico di opere esposte non tende ad una visione esistenziale pessimistica, bensì alla formulazione di una sorta di vitalismo. La speranza per il futuro è infatti riposta nell'indagine attenta del rapporto intimo e sottile tra rappresentazione e oggetto rappresentato, tra immagine e realtà. Senza alcuna concessione nei confronti della decorazione da una parte, e dell'arte cosiddetta ''politica'' dall'altra.
Christian Caliandro (Mottola, Taranto 1979) vive e lavora tra Imola (BO) e Venezia. Nel 2001 si è laureato in Discipline Storico-artistiche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, e nel 2006 ha conseguito il dottorato in Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Università di Siena.
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After A Private Question (2003-2005), his debut-work, a movie composed by nine videos connected by a single narration, Christian Caliandro presents his new works, realized with the technique of found footage, respecting the artist's poetics, but more absorbed.
Indeed the new conversations don't happen on the level of language, but they are condensed in glances or simple gestures. The exhibition's subject, as indicated by the title, is that of the ''fall'', understood as an individual one and a collective one. Fall of a soul, fall of a character withdrawn by the fiction or the history, fall of an age. Decline.
Yet the sense of the organic group of work exhibited doesn't tend toward a pessimistic vision of life, but toward a the formulation of some kind of vitalism. The hope for the future is hidden inside the painstaking investigation of the intimate and subtle relationship between representation and represented object, image and reality.
Without any concession to decoration on one side, and so called ''political'' art on the other.
Christian Caliandro (Mottola, Taranto 1979) lives and works between Imola (BO) and Venice. In 2002 he graduated in Art History at the Scuola Normale Superiore in Pise, and in 2006 he gained the Ph.D. in Contemporary Art History at the University of Siena.
Inaugurazione ore 18
Placentia Arte
via Scalabrini, 116 Piacenza
Ingresso libero