Nell'ambito di Pratoestate 2001 due appuntamenti musicali imperdibili. Immaginate "Buena Vista Social Club" immerso nelle atmosfere della nuova musica newyorchese, questo e' uno dei riferimenti per avvicinarsi al mood latino che guida l'impresa di Marc Ribot y los Cubanos Postizos. Il 24 luglio ore 21.30. Invece il 27 luglio, con un progetto speciale che combina la musica cubana alla tradizione del rhyth'n'blues ed il funky di New Orleans ritorna in Toscana uno dei collettivi piu' amati della nuova musica di Cuba, che per l'occasione ospiterà Ms Terri Degruy, vocalist di New Orleans.
Nell'ambito di Pratoestate 2001 due appuntamenti musicali imperdibili.
24 luglio, ore 21.30
INGRESSO £.25.000
Marc Ribot y los Cubanos Postizos
Marc Ribot chitarra e voce, Anthony Coleman tastiere, Brad Jones contrabbasso,
E.J. Rodriguez percussioni,Robert J. Rodriguez batteria.
Immaginate "Buena Vista Social Club" immerso nelle atmosfere della nuova musica
newyorchese, questo è uno dei riferimenti per avvicinarsi al mood latino che
guida l'impresa di Marc Ribot y los Cubanos Postizos. Il chitarrista ha dedicato
il suo ultimo gruppo al repertorio del leggendario compositore cubano Arsénio
Rodriguez realizzando uno dei suoi dischi capolavoro, inaugurando una nuova
esperienza tra le tante che Marc Ribot ha affrontato nella sua carriera.
Negli
ultimi quindici anni Ribot è stato uno dei solisti più richiesti; la sua
chitarra è stata al servizio di alcune delle musicalità più importanti, basta
pensare a Tom Waits, che ha avuto Ribot al suo fianco per realizzazioni epocali
quali Rain Dogs, Frankie's Wild Years e Big Time, ai Lounge Lizards, ad Elvis
Costello, Arto Lindsay, John Zorn, David Byrne, Caetano Veloso, Hal Wilner,
Marianne Faithfull, Medeski Martin & Woods, Marisa Monte, per risalire a miti
del rhythm'n' blues quali Solomon Burke e Wilson Pickett nelle cui band Ribot,
giovanissimo, debuttò. Proprio a contatto con i maestri del soul Ribot ha
affinato uno stile unico, fatto di single note graffianti, vibrante d'intensitÃ
ritmica, struggente nelle ballad.
Il suo capitolo "cubano" è intriso di ironia
ed intelligenza e crea numerosi raccordi con le sue esperienze precedenti, con i
ritmi ubriachi di Tom Waits e con le memorie di tanti altri capitoli latini,
ripensando ad ascolti che di fianco agli originali cubani considerano anche il
latin rock di Carlos Santana. Nella musica di Arsénio Rodriguez Ribot ha
rintracciato quasi un parallelo con il blues, si ascolti la commovente La Vida
Es Un Sueno, ed ha realizzato una straordinaria ambientazione tra i suoni di
downtown New York per rivitalizzare i classici cubani degli anni '30.
Accompagnano Ribot in questa esperienza due tra i più dotati percussionisti
latini di New York, E. J. Rodriguez e Roberto Rodriguez, ed il contrabbassista
Brad Jones. Jones è uno dei nuovi e più autorevoli specialisti del suo
strumento, lo confermano le sue esperienze con i Jazz Passengers, con Misha
Mengelberg ed il suo recente approdo al gruppo Prime Time del sassofonista
Ornette Coleman.
Forti di una lunga serie di concerti e successi in America i
"cubani posticci" guidati da Marc Ribot suoneranno a Prato con il tastierista
Anthony Coleman, divenuto membro fisso della band dalla pubblicazione del
secondo disco, "Muy Divertido", accolto con grande successo ovunque.
27 luglio, ore 21.30
INGRESSO £.25.000
Cubanismo & New Orleans Rhyhm'n'blues Musicians
Jesus Alemany tromba, Rolo Martinez, Rafael Duany voci, Jorge Maza, Rolando
Perez sassofoni, Carlos Alvarez "Afrokan" trombone, Francisco Padron tromba,
Rudolfo "Perruchin" Argudin piano, Efrain Rios tres, Roberto Riveron basso,
Emilio Des Montes, Carlos Godinez, Alberto Hernandez, Emilito Del Monte,
percussioni + Ms Terri Degruy voce.
MARDI GRAS MAMBO: CUBANISMO IN NEW ORLEANS
Con un progetto speciale che combina la musica cubana alla tradizione del
rhyth'n'blues ed il funky di New Orleans ritorna in Toscana uno dei collettivi
più amati della nuova musica di Cuba, che per l'occasione ospiterà Ms Terri
Degruy, vocalist di New Orleans.
Da alcuni anni la musica cubana è protagonista
di una stagione di ritrovata vitalità e basterà l'esempio del successo
planetario dell'operazione Buena Vista Social Club, l'avventura del chitarrista
Ry Cooder, grazie alla quale sono tornati alla ribalta leggende dell'isola quali
Compay Segundo, Ibrahim Ferrer e Ruben Gonzales, interpreti dello spirito più
antico della musica cubana.
Chi invece incarna l'attualità è il collettivo
¡Cubanismo!, la travolgente orchestra nata nel 1995 ad opera del trombettista
Jesús Alemañy e del produttore Joe Boyd. Il primo disco si impose tra i primi
dieci della classifica di Billboard dedicata alla salsa e fu il prologo per una
lunga serie di tour che hanno imposto ¡Cubanismo! nei maggiori festival
statunitensi ed europei. Al successo del primo disco hanno fatto seguito i
successivi Malembe del 1997, e Reencarnación del '98, che hanno consolidato la
popolarità della band.
Il gruppo privilegia le atmosfere della descarga,
l'equivalente cubano della jam session nel jazz, per creare un sound collettivo
di grande impatto e vitalità che attualizza tutti i ritmi della danze cubane che
hanno reso popolare nel mondo la tradizione musicale dell'America Latina.
L'orchestra ¡Cubanismo! brilla per l'abilità con cui rivitalizza cha cha cha,
montuno, salsa, pilon, guaracha e guajira che rilegge in una proposta senza
tregua affidata alla centralità del ritmo, a roboanti sezioni di fiati che si
aprono a ventaglio ed all'esperienza di alcuni musicisti già noti per le loro
prove precedenti.
Il leader del gruppo, il trombettista Jesús Alemañy nato a
L'Avana nel 1962, è stato a lungo l'apprezzato solista del gruppo Sierra
Maestra, così altri membri dell'orchestra come i leggendari Rolo Martinez,
cantante, ed il pianista Ignacio "Nachito" Herrera.
Un'altra figura di grande
rilievo riguardo a ¡Cubanismo! è quella del produttore, l'illustre Joe Boyd, che
in passato ha lavorato con artisti quali Jimi Hendrix, Nick Drake, e si
interessa negli ultimi tempi alle realtà più vivaci e stimolanti delle musiche
del mondo. L'appuntamento con ¡Cubanismo! si presenta come imperdibile per tutti
gli appassionati della musica più fresca, viva e sincera, in una lunga notte
cullata dai caldi ritmi dell'America latina.
Anfiteatro del Museo Pecci
viale della Repubblica 277, Prato