Antonio Colombo Arte Contemporanea
Privato. Tutta la galleria viene "ricostruita" e suddivisa in stanze dalle pareti colorate, attraverso una sequenza di immagini, dipinti, video che raccontano la vicenda di una casa di Ispica, il paese siciliano dove e' nato l'artista. A cura di Francesca Pasini.
Privato
a cura di Francesca Pasini
Antonio Colombo presenta nella sua galleria Privato, la seconda personale di
Francesco Lauretta, a cura di Francesca Pasini.
Tutta la galleria viene "ricostruita" attraverso una sequenza di immagini,
dipinti, video che raccontano la vicenda di una casa di Ispica, il paese
siciliano dove è nato l'artista. La misteriosa casa, che per anni ha attirato
la sua attenzione, si trova sul bordo dell'antico giardino dove sorgeva una
villa Liberty, abitata da una signora sola. Ora il giardino è stato smembrato
e, tra le altre costruzioni che vi sorgono oggi, c'è questa casa in perenne
cambiamento. Lauretta ne fa una specie di biografia, nel tentativo di evocare
la presenza di quella signora eccentrica e solitaria, della quale non si sa
più nulla e che ci guarda da una sbiadita istantanea.
La galleria, per l'occasione completamente stravolta e suddivisa in stanze
dalle pareti dipinte nei colori dominanti dei singoli quadri, ospita vari
"ritratti" della casa. Visibile già dall'esterno un primo dipinto, invita ad
entrare, "Vieni"; si attraversa poi un vestibolo tutto giallo, vuoto, si
scendono le scale, e si entra direttamente nella prima stanza, dove, in due
dipinti (intitolati "Al mondo") è simbolizzata la scoperta iniziatica che
fanno i bambini quando giocano a mondo. Nella seconda stanza la casa è ripresa
nel video: Ed ecco vigilarmi; nell'ultima tre quadri registrano diversi punti
di luce: in uno domina il giallo (Nel paesaggio nervoso), in un altro il verde
(Da qualche parte), infine il blu (Stai calma) chiude il percorso. Così questa
casa, in apparenza sempre uguale a se stessa, ci fa percepire un segreto
interno che la modifica quotidianamente.
L'ossessione della memoria mette in primo piano la metafora visiva del privato
e la scelta di dilatare i quadri, attraverso il colore delle stanze che li
contengono, indica da un lato lo sfondamento prospettico che ogni dipinto
contiene; dall'altro il movimento estraniante che ognuno sperimenta quando si
aggira nei corridoi del privato. Tutto è contemporaneamente chiuso e aperto,
esattamente come le stanze costruite in galleria da Lauretta. La pittura
diventa così l'attore principale di una piece teatrale in cui lo spettatore
entra direttamente in scena, dove -proprio come succede quando si entra a
casa- oggetti, luci e ombre costituiscono il palcoscenico.
Inaugurerazione: giovedì 19 aprile alle 18.30
Antonio Colombo
via Solferino, 44 - Milano
Orari: da martedì a sabato, dalle 15 alle 19
Ingresso libero