Dipinti e sculture. In galleria sono presentati gli ultimi lavori di grande e medio formato, selezionati da Riccardo Zelatore, che evidenziano il rapporto dell'artista milanese con l'elemento pittorico e scultoreo.
Dipinti e sculture
a cura di Riccardo Zelatore
Sarà inaugurata giovedì 19 aprile, alle ore 18,00, nelle sale di Via San Gregorio
25, la mostra personale dell'artista Gaetano Fracassio. In galleria saranno
presentati gli ultimi lavori di grande e medio formato selezionati da Riccardo
Zelatore, che evidenziano il rapporto dell'artista milanese con l'elemento pittorico
e scultoreo. In questa mostra la sua poetica creativa viene indagata nei dipinti
attraverso i fremiti del colore che l'artista utilizza per coniugare valore fisico e
valore simbolico, spazio visivo e riflessioni conoscitive, dinamiche percettive e
percorsi interiori.
Come ha scritto Jacqueline Ceresoli "...lo spazio è il suo tema dominante,
analizzato come proiezione di una stanza virtuale, come luogo dell'assenza e dipinto
secondo le regole auree della prospettiva del Quattrocento, con tagli di luce
obliqui ed orizzontali, fotografici. I suoi dipinti, pennellata sopra pennellata,
tracciano spazi che accrescono l'illusione di una profondità enigmatica, silenziosa,
quasi mistica, illuminata da scorci di luce vibrante che sembrano dar volume e
consistenza all'aria. Per Fracassio, la prospettiva è un linguaggio di enigmi, e non
costituisce una difficoltà, al contrario è una possibilità d'indagine di
spazialità-altre, una pratica ossessiva che lo sottopone a costanti ripensamenti di
messa in scena dello spazio aperto alle molteplici possibilità combinatorie tra luce
e colore. Percorrendo metaforicamente le sue stanze dell'assenza, in cui si ascolta
il vuoto e si respira l'aria attraverso la luce, riecheggiano le lezioni sulla
prospettiva degli antichi maestri del colore: Piero della Francesca e Paolo Uccello,
anche Beato Angelico, nella resa di una spazialità già metafisica prima di De
Chirico. Il segreto della pittura di Fracassio sta nella capacità di dipingere
luoghi sospesi, atemporali, silenti, dosando le tonalità di luce in cui è più facile
meditare che parlare, leggere o scrivere".
Osserva inoltre Alberto Veca come ".nell'immaginario dell'artista si alternano tanto
figure di forte evocazione, come la soglia della porta o della finestra, quanto
protagonisti più comuni: un punto di sosta come la sedia, uno strumento come la
valigia sono arredi corollari del soggetto, parerga, elementi accessori se non
fossero assoluti protagonisti di una scena in cui la figura umana è volutamente
negata. In seconda istanza, più connesso al fare plastico, è da rilevare un uso
ardito dei mezzi con cui la strategia comunicativa è messa in atto: anche in questo
frangente occorre una breve nota perché l'artista usa in modo assolutamente devoto
alla tradizione, tanto la pittura a olio quanto la scultura in bronzo. L'aspetto
interessante è che l'esercizio della tela e del bronzo è eseguito in modo
impeccabile, secondo le regole canoniche del produrre artefatti: la novità consiste
nel fatto che i due materiali, le due tecniche e le due procedure, sono
assolutamente connesse, pur in esiti apparentemente difformi, in un progetto che
l'artista considera costituito da queste diversità".
Con questa iniziativa, Cavenaghi arte vuole ancora una volta confermare il proprio
impegno nella documentazione di figure artistiche di riferimento nel panorama
internazionale, lungo un percorso espositivo che oscilla da sempre tra la tradizione
del dipingere e la proposizione di nuove ricerche visive.
Riccardo Zelatore
Inaugurazione: Giovedi 19 Aprile ore 18.00
Cavenaghi Arte
Via San Gregorio 25 - Milano
Orario: tutti i giorni, 10-12.30 e 16-19.30
Ingresso libero