A celebrazione del settantesimo compleanno di uno dei più straordinari registi italiani viene presentata a Washington presso la National Gallery of Art e l?American Film Institute la retrospettiva completa di Ermanno Olmi (nato il 24 luglio 1931), il cui approccio sommesso e discreto ai suoi personaggi e ai temi trattati ha prodotto una serie di film di grande significato.
Washington celebra i 70 anni di Ermanno Olmi dedicandogli una retrospettiva dei
suoi film
A celebrazione del settantesimo compleanno di uno dei più straordinari
registi italiani viene presentata a Washington presso la National Gallery of
Art e l?American Film Institute la retrospettiva completa di Ermanno Olmi
(nato il 24 luglio 1931), il cui approccio sommesso e discreto ai suoi
personaggi e ai temi trattati ha prodotto una serie di film di grande
significato.
Il regista bergamasco che è spesso anche sceneggiatore, operatore e
montatore dei suoi film, ama descrivere la vita degli umili. Il suo esordio
risale al 1958 con Il tempo si è fermato. Con Il posto (1961) la poetica dei
piccoli mondi popolari trova poi la più alta espressione. I gesti, i fatti e
le parole della gente comune vengono riproposti in I fidanzati (1962).
Massima espressione dei suo particolare connubio tra cultura e psicologia, è
il suo capolavoro del 1978, L?albero degli zoccoli, vincitore della Palma
d'oro al festival di Cannes. Non a caso recitata in dialetto bergamasco da
attori non professionisti, la pellicola presenta la vita dei contadini in
una cascina alla fine del secolo scorso, in una continua riproposizione di
realistico e fantastico.
Tra i suoi film più recenti Lunga vita alla Signora (1987), La leggenda del
santo bevitore (1988), Lungo il fiume (1992), Il segreto dl bosco vecchio
(1993) Genesis (1994) e Il mestiere delle armi (2000) presentato quest?anno
a Cannes e che ha appenna vinto il Flaiano Film Festival.
La retrospettiva, che inizia il 14 luglio e si concluderà il 26 agosto è
presentata da Cinecittà Holding, la National Gallery of Art, l? American
Film Institute e l?Istituto Italiano di Cultura.
Istituto Italiano di Cultura
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Washington, DC 20036
tel. (202) 223-9800 Fax (202) 223-1129