1/9 Unosunove Arte Contemporanea
Roma
via degli Specchi, 20 (Palazzo Santacroce)
06 97613696 FAX 06 97613810
WEB
Thomas Joshua Cooper
dal 18/4/2007 al 18/5/2007
Da martedi' a venerdi' 10-20, sabato 12-20

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1/9 Unosunove Arte Contemporanea



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Thomas Joshua Cooper



 
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18/4/2007

Thomas Joshua Cooper

1/9 Unosunove Arte Contemporanea, Roma

Mostra dell'artista "nomade", che intraprende spedizioni solitarie in luoghi spesso disabitati e inospitali. Le fotografie esposte, ottenute attraverso un lungo e articolato processo, cercano di delineare la memoria del paesaggio nella storia segnata dai benefici e dai rischi della globalizzazione.


comunicato stampa

International Waters

(english below)

Uno tra i più affermati e stimati "landscape artists", Thomas Joshua Cooper, come Richard Long ed Hamish Fulton, è un viaggiatore. Un artista nomade le cui straordinarie fotografie sono realizzate in serie ed in suggestivi luoghi molto spesso situati alle estremità del globo. Le immagini nascono solo dopo prolungate considerazioni ed attraverso un processo che può richiedere ore tra attesa, osservazione e riflessione. Le fotografie in bianco e nero vengono scattate con un grande ed "obsoleto" banco ottico 18 x 13 cm del 1898, ben noto ai fotografi dello scorso secolo, e, prima del processo di stampa, vengono sottoposte ad un trattamento a base di cloruro di selenio ed oro.

I lavori presentati in occasione della prima mostra a Roma del fotografo americano, fanno parte di "The World's Edge – The Atlantic Basin project", un epico sforzo intrapreso nel 1990 di tracciare una mappa delle isole e delle terre che circondano l'intero oceano Atlantico, a partire dall'Europa e dall'America. Cooper intraprende spedizioni solitarie in luoghi spesso disabitati ed inospitali, minuziosamente rintracciati sulla carta geografica e scelti in base alla loro estremità geografica.

I lavori di Cooper cercano di delineare la memoria del paesaggio nella storia segnata dai benefici e dai rischi della globalizzazione, per esempio At the World's Edge—Southwest-most—Looking towards the New World—the North Atlantic Ocean segna l'inizio della circumnavigazione del globo compiuta da Magellano. Non si tratta perciò solo di geografia: "It is about place and memory, about historical identity and contemporary hopes and fears – and finally about silence and slowness" ("Si tratta di luoghi e di memoria, di identità storica, di paure e speranze odierne – ed infine di silenzio e lentezza". (A. Harkness, Sojourns in The Archive: Photographs of The Atlantic Basin).

Note biografiche

Nato nel 1946 a San Francisco, Thomas Joshua Cooper ha vissuto negli ultimi venti anni a Glasgow, in Scozia, dove ricopre il ruolo di Professore e Direttore del Dipartimento di Fotografia presso la Glasgow School of Art. Thomas Joshua Cooper ha esposto in gallerie e musei sia in Europa che in America: tra le mostre personali ricordiamo quella del 2001 presso la Tate St., Ives, e, più recentemente alla Whitworth Art Gallery, alla University of Manchester e presso la Casa das Mudas Centro das Artes, Madeira. I suoi lavori fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private tra cui The J.Paul Getty Museum, Los Angeles; the National Gallery of Canada, Ottawa; the Arts Council of England, the Tate Gallery, Londra ; the Victoria and Albert Museum, Londra.

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One of the world's most celebrated and distinctive landscape artists, Thomas Joshua Cooper, like Richard Long and Hamish Fulton, is a traveller. A nomadic artist whose extraordinary photographs are made in series and in enchanting locations, more often situated at the extremities of the globe. The images are realized only after long consideration. Through a process which can involve hours of waiting, gazing and meditation. He makes black and white photographs with a heavy and "obsolete" 7 x 5 in. nineteenth field camera; before the printing process, he underpaints them with deep yet delicate layers of selenium and gold chloride.

The artworks presented on the occasion of the first exhibition in Rome of the American photographer are part of "The World's Edge – The Atlantic Basin project", an epic endeavour begun in 1990 to map the extremities of land and islands that surround the Atlantic Ocean, beginning with Europe and Africa. Cooper undertakes solo expeditions to often inhabitated and inhospitable places, researched and tracked down on a map and chosen for their geographical location. Cooper's works also seek to outline the memory of the landscape in global history marked by the fruits and pitfalls of globalization, for example At the World's Edge—Southwest-most—Looking towards the New World—the North Atlantic Ocean marks the starting point of Magellan's circumnavigation of the globe.

This is not only about geography: "It is about place and memory, about historical identity and contemporary hopes and fears – and finally about silence and slowness". ( A. Harkness, Sojourns in The Archive: Photographs of The Atlantic Basin ).

Thomas Joshua Cooper (b. 1946, San Francisco, CA) currently resides in Glasgow, Scotland where he founded the Fine Art Photography Department at the Glasgow School of Art in 1982. Cooper has exhibited widely in Europe and America, including in 2001, an exhibition at Tate St. Ives, and more recently at the Whitworth Art Gallery, University of Manchester, and Casa das Mudas Centro das Artes, Madeira. His work can be found in public and private collections around the world, including the Art Institute of Chicago; the J. Paul Getty Museum, Los Angeles; the National Gallery of Canada, Ottawa; the Arts Council of England, The Tate Gallery, London and the Victoria and Albert Museum, London.

Inaugurazione: giovedi' 19 aprile 2007 alle 19

1/9 Unosunove Arte contemporanea
Via degli Specchi 20 - Roma
Orari: da martedi' a venerdi' 10-20, sabato 12-20
Ingresso gratuito

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