Brecce per l'arte contemporanea
Grottesche vuole esplorare i molteplici sensi del tema con la partecipazione di autori di diverse discipline creative e il contributo di storici, teorici. La grottesca, genere artistico rinascimentale, intreccia il rimando all'antico con una sensibilita' innovatrice e anticlassica.
Antonio Capaccio, Claudio Olivieri, Ettore Sordini
A cura di Antonio Capaccio
Grottesche è un percorso complesso, aperto all’incontro e al confronto dei diversi linguaggi creativi.
Articolato in cinque incontri e quattro mostre, tra il dicembre 2006 e la prima metà del 2007.
Grottesche vuole esplorare i molteplici sensi del tema con la partecipazione di autori di diverse
discipline creative (arte, musica, letteratura, cinema, video d’arte) e il contributo di storici, teorici.
Oggi il richiamo al genere della grottesca può costituire una chiave tematica importante per
interrogare ed interpretare, in forma dinamica e motivata, la condizione artistica contemporanea.
La grottesca rappresenta un chiaro prototipo di opera moderna, come luogo d’incrocio e di attrazione
di sensi diversi, campo dell’ibrido e dell’ambiguità percettiva, negazione dello spazio e fusione delle
specie, eredità classica e arabesco, esotismo, citazione, decorativo, leggerezza, ma anche invasione
dell’onirico, dello psichico.
La grottesca, come genere artistico rinascimentale, intreccia il rimando all’antico con una sensibilità
innovatrice e chiaramente anticlassica.
Nella grottesca – e nel grottesco – troviamo anche l’esempio di una moderna forma di sintesi
linguistica ed espressiva: abbreviazione, essenzialità, la grottesca è una linea più breve che lega zone
di senso e cifre linguistiche apparentemente distanti o inconciliabili.
Il tema della grottesca costituisce anche una possibilità originale di incontro tra linguaggi ed
espressioni diverse: il gusto della grottesca, e la sua derivazione nel grottesco, si specchia, infatti,
dalle arti figurative alla letteratura, alla musica, eccetera.
Così il richiamo al genere della grottesca offre ragioni storico-critiche importanti ad una ampia
riflessione sulle arti.
Il taglio storico consente anche di liberare l’indagine critica dai limiti troppo stretti di molte letture
odierne sul grottesco: il grottesco, cioè, come genere derivato e deteriore, territorio dell’eclettismo,
del cattivo gusto, del kitsch.
Il genere della grottesca nasce a Roma quando, tra il 1480 e il 1490, si sviluppa l’interesse per le
pitture delle grotte, cioè le sale della Domus Aurea, allora già sotterranee.
Roma dunque è stato il luogo, non casuale, che ha generato, e da dove si è diffuso in tutta Europa, il
gusto della grottesca.
Roma è allora il luogo – ancora oggi non casuale – in cui riattivare una riflessione sulle radici del
contemporaneo. Un possibile tentativo di liberare l’esperienza artistica odierna dalla
delegittimazione del non luogo.
Immagine: Antonio Capaccio
Palazzo Venezia
via del Plebiscito, 118 - Roma
Orario: tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle ore 8,30 alle ore 19,30