Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Roma
via del Plebiscito, 118
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Grottesche fioriture del moderno
dal 18/4/2007 al 19/5/2007
Tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle ore 8,30 alle ore 19,30
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Brecce per l'arte contemporanea




 
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18/4/2007

Grottesche fioriture del moderno

Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Roma

Grottesche vuole esplorare i molteplici sensi del tema con la partecipazione di autori di diverse discipline creative e il contributo di storici, teorici. La grottesca, genere artistico rinascimentale, intreccia il rimando all'antico con una sensibilita' innovatrice e anticlassica.


comunicato stampa

Antonio Capaccio, Claudio Olivieri, Ettore Sordini

A cura di Antonio Capaccio

Grottesche è un percorso complesso, aperto all’incontro e al confronto dei diversi linguaggi creativi. Articolato in cinque incontri e quattro mostre, tra il dicembre 2006 e la prima metà del 2007. Grottesche vuole esplorare i molteplici sensi del tema con la partecipazione di autori di diverse discipline creative (arte, musica, letteratura, cinema, video d’arte) e il contributo di storici, teorici. Oggi il richiamo al genere della grottesca può costituire una chiave tematica importante per interrogare ed interpretare, in forma dinamica e motivata, la condizione artistica contemporanea.

La grottesca rappresenta un chiaro prototipo di opera moderna, come luogo d’incrocio e di attrazione di sensi diversi, campo dell’ibrido e dell’ambiguità percettiva, negazione dello spazio e fusione delle specie, eredità classica e arabesco, esotismo, citazione, decorativo, leggerezza, ma anche invasione dell’onirico, dello psichico. La grottesca, come genere artistico rinascimentale, intreccia il rimando all’antico con una sensibilità innovatrice e chiaramente anticlassica.

Nella grottesca – e nel grottesco – troviamo anche l’esempio di una moderna forma di sintesi linguistica ed espressiva: abbreviazione, essenzialità, la grottesca è una linea più breve che lega zone di senso e cifre linguistiche apparentemente distanti o inconciliabili. Il tema della grottesca costituisce anche una possibilità originale di incontro tra linguaggi ed espressioni diverse: il gusto della grottesca, e la sua derivazione nel grottesco, si specchia, infatti, dalle arti figurative alla letteratura, alla musica, eccetera. Così il richiamo al genere della grottesca offre ragioni storico-critiche importanti ad una ampia riflessione sulle arti.

Il taglio storico consente anche di liberare l’indagine critica dai limiti troppo stretti di molte letture odierne sul grottesco: il grottesco, cioè, come genere derivato e deteriore, territorio dell’eclettismo, del cattivo gusto, del kitsch. Il genere della grottesca nasce a Roma quando, tra il 1480 e il 1490, si sviluppa l’interesse per le pitture delle grotte, cioè le sale della Domus Aurea, allora già sotterranee. Roma dunque è stato il luogo, non casuale, che ha generato, e da dove si è diffuso in tutta Europa, il gusto della grottesca.

Roma è allora il luogo – ancora oggi non casuale – in cui riattivare una riflessione sulle radici del contemporaneo. Un possibile tentativo di liberare l’esperienza artistica odierna dalla delegittimazione del non luogo.

Immagine: Antonio Capaccio

Palazzo Venezia
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