L'esposizione, immaginata come un vero cantiere, mette in gioco la visione di stilisti e artisti di orizzonti diversi in un territorio allo stesso tempo frivolo e necessario quale quello della moda. A cura di Luca Marchetti ed Emanuele Quinz.
Adventures in post-style
A cura di: Luca Marchetti ed Emanuele Quinz
Dedicata alla moda, Dysfashional non espone abiti, ma mette in scena quei materiali che fanno della moda un dispositivo di rappresentazione di sé e di attivazione esperienziale. L'esposizione, immaginata come un vero cantiere, mette in gioco la visione di stilisti e artisti di orizzonti diversi in questo territorio allo stesso tempo frivolo e necessario. Una scenografia radicale accompagnerà il visitatore in un percorso spettacolare e inconsueto, in cui i protagonisti non sono i prodotti ma i processi.
Lo spazio della Rotonda sarà abitato da installazioni: i fashion designers e gli artisti più creativi metteranno in scena l'universo che nutre il loro immaginario: Raf Simons, Maison Martin Margiela, Hussein Chalayan, Jerszy Seymour, Antonio Marras, ShowStudio, Hiroaki Ohya, Sissel Tolaas, Gaspard Yurkievich, Hedi Slimane.
Delle performance animeranno il cuore della Rotonda in PS, vero nucleo concettuale del programma. Cinque giovani coreografi (Jennifer Lacey, Marco Berrettini, Fanny de Chaillé, Maria-Clara Villa-Lobos e Damien Jalet) reinventeranno il gesto del vestirsi e dello svestirsi a partire da abiti dal design estremo, in un Peep Show creato dall'architetto Philippe Rahm. Le performance avranno luogo il 21 e il 22 Aprile 2007.
Uno spazio ibrido, Para-Site, tra il cantiere, la galleria e il concept-store sarà interamente dedicato a designers ed artisti emergenti. L'architettura sarà realizzata dal duo di designer BLESS, e la direzione artistica della galleria-boutique sarà assicurata da Lil Schlichting-Stegemann, collaboratrice di Comme des Garçons per i suoi Guerilla Stores. Gli oggetti esposti nel Para-Site saranno in seguito messi in vendita.
Dispersi nello spazio della Rotonda, dei lounges, orchestrati da Tony Lemâle, metteranno a disposizione degli spettatori un programma di video (arte e danza) e delle pubblicazioni d'arte e moda da consultare, in collaborazione con il festival Colophon e il festival di film di moda You Wear it Well diretto da Diane Pernet e Dino Dinco.
Lista dei progetti
Installazioni
Raf Simons: Repeat
Maison Martin Margiela: Installazione Originale (senza titolo)
Hussein Chalayan: Paper Mail Dresses, Anaesthetic
Grit & Jerszy Seymour: T-A-P-E
Sissel Tolaas: The In-Betweens
Gaspard Yurkievich: Peau d'Housse, Cubismes
Hedi Slimane: Berlin
Antonio Marras: Installazione Originale (senza titolo)
Shohstudio: Anechoic
Ohya Hiroaki: The Wizard of Jeans
Performances
P.S.
Architettura : Philippe Rahm
Coreografia : Jennifer Lacey /// Marco Berrettini ///
Fanny de Chaille /// Maria-Clara Villa-Lobos ///
Damien Jalet
Lounges
Scenografia e luci: Tony Lemâle
Programma Video-Danse + video in collaborazione con You wear it well, festival di film di moda diretto da Diane Pernet e Dino Dinco /
Magazines di moda a cura del festival Colophon.
Progetto speciale
Para-Site
Boutique nomade
Architettura : BLESS
Direzione artistica: Lil Stegemann
I curatori
Luca Marchetti
A Parigi dal 1999, lavora come curatore di progetti artistici e come consulente in identità e comunicazione di marca. Insegna la semiotica applicata alla comunicazione e la sociologia della moda al CELSA (Parigi IV), all'Istituto Francese della Moda (IFM, Parigi) e alll'Istituto Supérieur Europeo della Moda (ISEM, Parigi). Collabora ugualmente con diverse università e scuole come l'Haute Ecole d'art et de Design di Ginevra, l'Università di Parigi VIII, L'Académie de la Cambre a Bruxelles, la Libera Università di Bolzano. Collabora regolarmente con riviste come Vogue Italia, Casa Vogue, Form e Provider, e ha recentemente pubblicato « Accessoire, Terra Incognita », (in Access to Accessory, Ginevra, Haute Ecole d'Arts Appliqués, 2005) « From the object to the Invisible : Towards Experence Design » (in Invisibile, Siena, Gli Ori, 2004).
Emanuele Quinz
Storico dell'arte e curatore indipendente, insegna l'estetica dei nuovi media all'Università Parigi VIII e all'Accademia delle Belle Arti di Milano. Ha diretto diversi convegni, progetti di ricerca e pubblicazioni sull'arte contemporanea, la musica e la danza (Du corps à l'avatar, anomos, 2000 ; La scena digitale. Nuovi media per la danza, Marsilio, 2001 ; Digital Performance, anomos, 2002 ; Interfaces, anomos, 2003 ; Millesuoni, Deleuze, Guattari e la musica elettronica, Cronopio 2006. Come curatore, ha diretto diverse esposizioni sulle pratiche contemporanee interdisciplinari (tra cui Invisibile al Palazzo delle Papesse, Siena, 2004).
Insieme, Luca Marchetti e Emanuele Quinz hanno diretto diverse manifestazioni internazionali come FIRs Fashion Italian Roots (Bruxelles 2004) e En:trance (Bolzano, Museo di Arte Contemporanea, 2004 ; Parigi, Observatoire, 2006), Experience Design (Università di Bolzano).
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Inaugurazione: 21 Aprile
Rotonda 1
Lussemburgo Citta'