The dawn of Wizard. Per l'occasione sono stati selezionati 40 dipinti che documentano la ricerca estetica sviluppata dall'artista austriaco tra il 1963 e il 1978. Muovendo da un approccio scientifico-ecologico, sulla scia della tradizione dell'Arte Concreta, l'artista ha elaborato una propria Teoria del Colore.
The dawn of Wizard
Da sabato 21 aprile a domenica 3 giugno 2007 la Galleria d’Arte Studio F22 di Palazzolo sull’Oglio (Brescia), diretta da Franco e Laura Rossi, propone una mostra personale dell’artista di origini austriache Jorrit Tornquist, dal titolo The dawn of Wizard. Per l’occasione sono stati selezionati una quarantina di dipinti che documentano la ricerca estetica sviluppata dal maestro in un arco temporale racchiuso fra il 1963 e il 1978.
“Gli anni sessanta hanno rappresentato per Tornquist la libera ricerca attraverso l’uso di materiali diversi, azioni e interventi ambientali , manifesti collettivi, variazioni sul tema del colore e della forma. La prima vera svolta avviene per le opere che sono qui rappresentate e raccolte. L’atto percettivo e sensoriale si incarna con l’atto costruttivo e progettuale. L’arte concreta a cui si deve un primo sguardo non riesce più ad esaurire l’intenzione di procedere di Tornquist.
E’ proprio questo il punto; Tornquist non ha una formazione, una conoscenza esclusivamente di tipo razionale; egli prova un’attrazione fatale per ciò che è naturale, per la natura stessa. I suoi studi di biologia sono il classico strumento di rigore che con rispetto , ma infinita curiosità gli consentono di avvicinare il mondo dei fenomeni sensoriali, del visibile e dell’invisibile svelato attraverso un’indagine non fredda e distaccata, non rivolta alla ricerca di un dominio, piuttosto alla comprensione del suo manifestarsi che si irradia da un punto energetico caotico ,contenuto in simbolismo archetipo astratto che si sostanzia nel messaggio cromatico; una necessità vitale, della proprio vita e del proprio sentire che necessita di sintonizzarsi con ciò che è.
Questa prima sintesi produrrà nel futuro un importante contributo teorico e didattico nei confronti della comprensione del colore. Consacrerà Tornquist come massimo esperto di interventi urbanistici sia a livello di progettazione nei piani regolatori delle città, sia in interventi di mimetica, là dove il rapporto col manufatto diviene troppo stridente col paesaggio circostante. Ma soprattutto , ed è la sorpresa che ad ogni mostra registriamo , ci colpisce l’invenzione, l’originalità che ogni gruppo di lavori ci viene rappresentando e che, pur derivando da una fase precedente, a nessuna di queste assomiglia, anzi innesca piuttosto il desiderio di incontrare la fase successiva”.
(Romualdo Inverardi, dal testo in catalogo)
Architetto e biologo, Jorrit Tornquist, nato a Graz, in Austria, nel 1938, cittadino austriaco e italiano (dal 1992), è soprattutto apprezzato pittore sia in Italia che nel resto d’Europa, dove è stato protagonista di oltre un centinaio di esposizioni in importanti sedi pubbliche e private. All’attività strettamente artistica, il maestro affianca quella di docente di Colore - Luce al Politecnico di Milano presso la Facoltà di Disegno Industriale, alla Facoltà di Architettura di Graz e all'Accademia Carrara di Bergamo. Da quarant'anni è protagonista di un’intensa attività di ricerca scientifico-artistica sulla luce e sul colore e sulla percezione.
Muovendo da un approccio strettamente scientifico-ecologico, che sulla scia della tradizione dell'Arte Concreta lo conduceva ad approfondite sperimentazioni dei parametri di tinta, saturazione e chiarezza, e all'esame degli effetti di complementarietà, l'artista si è successivamente reso conto dell'insufficienza di un'arte limitata a progettazioni di tipo geometrico e programmato, ed è giunto così ad elaborare una propria ''Teoria del Colore'', che nasce dalla fusione di una cultura di matrice tecnica con la sensibilità personale e gli studi volti a indagare i modi della percezione e gli effetti che i colori sortiscono sull'umore. Il perfetto incontro di dati scientifici e psicologici nell'opera, il tentativo di far coincidere valore strutturale-cromatico e valore sensitivo-affettivo del colore, rappresentano oggi le peculiarità principali della sua produzione.
Inaugurazione ore 18.30
Studio F22 modern art gallery
Piazza Zamara, 22 - Palazzolo sull'Oglio (BS)
Ingresso libero