Set Properties. "Pittura, disegno, scultura e installazione convivono nello stesso spazio mentale e fisico, creando cortocircuiti insoliti, tra un segno tracciato con la matita guardando un fiore e non il foglio, e un vaso che si rompe in mille pezzi prendendo la forma della vibrazione sonora provocata dallo schianto al suolo." (M.Pozzati)
Set Properties
«La scienza senza epistemologia, se pure si può concepirla, è primitiva e informe».
A. Einstein
Nel Primo Manifesto Spaziale Lucio Fontana scrive: “Ci rifiutiamo di pensare che scienza ed arte siano due fatti distinti, che cioè i gesti compiuti da una delle due attività possano non appartenere anche all’altra. Gli artisti anticipano gesti scientifici, i gesti scientifici provocano sempre gesti artistici”. Questa fiducia nell’ intelligenza umana e quell’abbraccio indissolubile tra mani e mente, tra momento pratico e speculativo, così tipico di tutta l’opera di Fontana, la ritroviamo a moltissimi anni di distanza in Luca Pozzi. Sono diversi i materiali utilizzati, ma simile è la spinta a fare uscire la pittura “dalla sua cornice” e la scultura dalla sua “campana di vetro”. Pittura, disegno, scultura e installazione convivono nello stesso spazio mentale e fisico, creando cortocircuiti insoliti, tra un segno tracciato con la matita guardando un fiore e non il foglio, e un vaso che si rompe in mille pezzi prendendo la forma della vibrazione sonora provocata dallo schianto al suolo.
Il punto di partenza è una questione matematica, riguardante i sistemi vibranti a gradi di libertà variabili, ma ovviamente Luca Pozzi stravolge le leggi matematiche e le dinamiche dei sistemi meccanici, essendo interessato al “concetto” di base: il fatto che un insieme di elementi che compiono dei moti o che svolgono delle funzioni hanno la capacità di muoversi in direzioni più o meno prevedibili, pur mantenendo lo stesso aspetto apparente. Così un canotto ha la libertà di essere costruito in carta nel momento in cui non si trova nell'acqua, e un pavimento di alluminio mandorlato, solitamente collocato sotto i nostri piedi per non farci scivolare, si prende la “licenza poetica” di arrotolarsi e creare uno spazio curvo, compatto come un tubo.
Dal testo in catalogo di Maura Pozzati
Luca Pozzi è nato a Milano il 31 gennaio 1983.
Vive e lavora a Milano. Nel 2001 si diploma in Arti Grafiche Multimediali conseguendo le
specializzazioni in modellazione 3D e sistemi presso l’istituto Albe Steiner (Mi).
Nel 2007 si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera indirizzo Pittura.
Nei primi anni di studi artistici viene introdotto alla casa degli artisti dove conosce e apprezza i lavori di Luciano Fabro, Hitetoshi Nagasawa e Gianni Caravaggio. Inseguito partecipa al progetto di Bert Theis Arte per l’isola (2004/2007) per la creazione di un nuovo centro per l’arte contemporanea di Milano l’Isola Art Center. Nell’ apriIe 2006 vince il primo premio internazionale scultura piemonte.
Inaugurazione 21 aprile 2007
Galleria 42 Contemporaneo
via Carteria, 42 - Modena
Orari: mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 17,00 alle 19,30
Ingresso libero