Il silenzio. L'artista dal 1998 si dedica alla scultura in ceramica, ricercando principalmente nel figurativo femminile una forma espressiva in grado di comunicare un senso di armonia e serenita'.
Il silenzio
Le sculture in mostra sono l’attuale massima espressione
artistica di Anna.
Dieci anni passati modellando la terracotta, esperienza che
ha dato vita a opere estremamente espressive e
dall’esplicito messaggio introspettivo.
Tale comunicazione non abbisogna di tante parole o
astrattismi.
In questo caso è la donna la protagonista che non nasconde
ne paure ne sognI.
Attraverso la materia le parole prendono forma…. In
silenzio.
Anna Martin nasce a Genova nel 1978.
Si diploma al liceo artistico Paul Klee nel 1997. Dal 1998
si dedica alla scultura in ceramica, ricercando
principalmente nel figurativo femminile una forma espressiva
in grado di comunicare un senso di armonia e serenità.
Lavora nel suo studio, nel centro storico di Genova.
Un insieme di note musicali travolge e i nostri sensi e ci
distoglie momentaneamente dalla realtà.
Ci offre una porta attraverso cui entrare nel groviglio
delle nostre emozioni, per un momento non siamo più al
volante della nostra auto, ma fluttuiamo ipnotizzati dai
suoni dei nostri ricordi.
Ma, note musicali senza pausa e silenzi non produrrebbero
alcuna melodia e alcun estraniamento.
Nella composizione hanno pari importanza note e silenzi; è
grazie al loro perfetto alternarsi che la musica acquisisce
ritmo, e come nella musica è nella vita.
Siamo più consapevoli delle note di una melodia che non
della pause, come siamo maggiormente consapevoli delle
parole enunciate che dei silenzi, ma a livello comunicativo
hanno la stessa potenza.
Presupponendo che sia impossibile non comunicare, si pensi
alla portata comunicativa potenziale del silenzio; stando
zitti si può dire tutto, si può confermare, dissentire,
disconfermare, manifestare comunque se stessi.
In silenzio si può imparare ad osservare il proprio
dialogo interiore, lasciarlo scorrere come un fiume,
chiudere gli occhi e la bocca, mentre si cerca la quiete
nella fluidità dei pensieri.
Il silenzio è un privilegio, è per chi ha il coraggio di
ascoltare se stesso, per chi non teme di scoprirsi, per chi
vuole crescere.
E’ ciò che permette di sentire noi l’altro.
Non si può essere sempre e solo ubriachi di parole,
soffocare tra le informazioni rischiando di perdere il senso
delle nostre azioni, è necessario fermarsi, tacere e
ascoltare per riscoprire, per coltivare la meraviglia, è
necessario fare una pausa per ricominciare, cresciuti e
arricchiti.
Anna Martin espone donne dai caratteri profondi, piene e
sagge, personaggi consapevoli, silenziosi, pronti ad
offrirci il loro ascolto, pronti ad accogliere i nostri
più profondi segreti.
Ma il viaggio nella creatività dell’artista non si ferma
e propone un percorso attraverso le diverse connotazioni del
silenzio, in cui la ricerca della quiete può involgere in
chiusura, e allora, i suoi pezzi ci raccontano un disagio,
ci mostrano l’altra faccia della medaglia, la difficoltà
di raccontarsi all’altro.
Il silenzio diventa un’abitudine, un limite che imprigiona
dentro la monade di un Io turgido, inespressivo, muto e
desideroso di consensi che non riesce a riscuotere.
La triade composta dalle sculture “In ombra”, “Dietro
un vetro” e “Muta come un pesce” ci osservano chiuse
nelle loro scatole esprimendo a perfezione il disagio
descritto.
L’ultimo silenzio parlante, proposto dall’artista è il
sogno: una dimensione in cui l’inespresso irrompe
attraverso i simboli e ci comunica quello che non siamo
capaci di verbalizzare, ma che la dimensione onirica esprime
in tutta la sua potenza.
Martin la descrive come una transizione, un passaggio grazie
al quale l’Io si libera delle costrizioni, dalle
sovrastrutture e si culla nelle sue fantasie, come mostrano
le sculture “Sospese” e “Fuga dall’urbano”.
Un silenzio può esprimere tutto…
Annalisa Valiakas
Inaugurazione 26 aprile 2007
Violabox Art Gallery
Via Trebisonda 56 - Genova
Da Martedì a Sabato dalle ore 15:30 alle ore 19:30
Ingresso libero