In mostra lavori fotografici e un video ad essi legato. L'artista presenta il suo recente operato costituito da accoppiamenti di immagini in grado di determinare analogie di forma e concetto.
Lapsus linguae 2000-2007/ Camere con svista
A cura di: Manuela Annibali
Per questa esibizione personale, l'artista Marco Baroncelli presenta dei lavori fotografici svolti tra il 2000 e il 2007 e un video ad essi legato di ultima produzione. Così, con tale duplice linguaggio, l'autore ci aggiorna del suo recente operato costituito, in coerenza alle proprie abitudini espressive, da accoppiamenti di immagini in grado di determinare analogie di forma e concetto. Tutto ciò viene chiarito e rincarato da un catalogo a colori che riproduce, oltre alle opere esposte in galleria, anche altri lavori fotografici che altrimenti non avrebbero possibilità di godimento per motivi di spazio fisico.
Così, entro il circuito espositivo romano del Festival di Fotografia 2007, questa volta partecipa anche la galleria LIBERA Arte Contemporanea, promuovendo un artista che ancora una volta conferma la validità di una produzione espressiva capace di estrarre da immagini abituali letture insolite. Così chiarisce la curatrice della rassegna in uno stralcio tratto dal suo testo in catalogo: (...)Mi ha reso chiaro, questo suo lavoro, che l'immagine ha evidentemente un suo testo, un proprio codice, che prevede una visione esterna, di pura superficie e che la superficie non ha sempre una posizione di svantaggio.
Come un alchimista del contemporaneo, egli sublima frammenti di realtà, strappandoli a una quotidianità scontata e convenzionale e riconfigurando regole e funzioni per mostrarci un universo prodigioso, ogni volta differente, ogni volta individuale e intimo (...) ; e così riconferma Alessio Verzenassi nel suo scritto: (...) l'artista utilizza il modo figurativo con mentalità astratta ed evocativa, traverso la quale ogni elemento della composizione ha la facoltà di spargersi sul piano formale prima, dipoi emozionale. Col suo fare succinto, Baroncelli ha la potenza di rinominare le cose, senza deformarle ma utilizzando semplicemente le variabili sfumature della cognitiva (...).
Inaugurazione: 27 aprile 2007 dalle 18
L.A.C.
Via del Teatro Pace 3 - Roma
Orari: da martedi' a sabato 16-20
Ingresso gratuito