Diverse sedi
Reggio Emilia

Fotografia Europea 2007
dal 26/4/2007 al 30/6/2007
settimana di apertura: h. 10-23, fino al 10 giugno: da martedi a venerdi h. 18-23, sabato e domenica dalle h. 10-23
02 33107662

Segnalato da

Erica Prous Studio




 
calendario eventi  :: 




26/4/2007

Fotografia Europea 2007

Diverse sedi, Reggio Emilia

Un evento culturale che propone opere fotografiche commissionate e realizzate ad hoc da fotografi europei, arricchito da un fitto programma di mostre, incontri, lezioni magistrali, workshop e spettacoli per tutta la settimana inaugurale. Al termine di ogni edizione le opere fotografiche vengono acquisite dal Comune di Reggio Emilia andando a costituire parte del patrimonio del Centro Marco Gerra per la Fotografia e l'Arte Contemporanea. A cura di Elio Grazioli.


comunicato stampa

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Seconda edizione. Le citta'/l'Europa

a cura di Elio Grazioli

Per il secondo anno consecutivo il Comune di Reggio Emilia - in collaborazione con Provincia di Reggio Emilia e Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori - organizza e produce FOTOGRAFIA EUROPEA, un progetto di committenza pubblica ad artisti europei. La manifestazione è realizzata con il contributo di CCPL, Coopsette, Enìa, Conad, il supporto tecnico di Ina Assitalia, Studio Tre e Pro Music, il sostegno de Il Sole 24 Ore in veste di media partner e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici, e della Regione Emilia Romagna.

FOTOGRAFIA EUROPEA è un evento culturale che propone opere fotografiche commissionate e realizzate ad hoc da fotografi europei, arricchito da un fitto programma di mostre, incontri, lezioni magistrali, workshop e spettacoli per tutta la settimana inaugurale. Al termine di ogni edizione le opere fotografiche vengono acquisite dal Comune di Reggio Emilia andando a costituire parte del patrimonio del Centro Marco Gerra per la Fotografia e l’Arte Contemporanea, il nuovo museo che sarà inaugurato il prossimo autunno. Il rapporto con la città caratterizza l’intera manifestazione che si sviluppa in 65 sedi espositive e numerosi altri luoghi che ospiteranno eventi, seminari, workshop e spettacoli, con l’apertura straordinaria di edifici normalmente chiusi al pubblico e con il recupero permanente di palazzi storici precedentemente in disuso.

Quest’anno al centro dello sguardo dei fotografi invitati le città d’Europa, luoghi di aggregazione e sviluppo - la maggioranza della popolazione europea popola le città - in rapidissimo mutamento. Come può il senso di identità europea, di contaminazione culturale e di sviluppo urbano essere colto e tradotto in immagine, oggi? Fotografia Europea 2007 si propone di dare alla lettura del nostro presente alcune interpretazioni possibili. „Se Europa, l’Europa con le sue città, è da tempo una realtà geografica, mai come in questo momento storico, per essere se stessa, chiede uno sforzo d’immaginazione che l’aiuti a possedere e al tempo stesso cercare un’unità, un’identità.

Le città sembrano e possono essere i laboratori di questa Europa in costruzione. Nelle città le persone, le culture, le usanze, i comportamenti, i gesti, i segni sono più mescolati; il contatto è stabilito da tempo; le persone come le cose sono già insieme. Mentre i flussi elettronici e virtuali scavalcano le differenze e collegano ogni cosa in un’unica rete globale, le città reali sono ancora i luoghi dove il reale incalza, le relazioni si aggrovigliano, gli inciampi rallentano. Per guardare l’Europa attraverso le città si impone un cambiamento del nostro sguardo. Si tratta di trovare un nuovo immaginario nell’opacità del reale, di affinare uno sguardo che delinei le città che viviamo e non si limiti a indicare una presunta identità europea già costituita, ma tocchi quel lato comune che si costruisce nelle nostre città aperte, che si lascia catturare da chi desidera penetrare in esse.

La Fotografia, che di fatto incarna questo sguardo come nessuna altra arte, gioca oggi un ruolo insostituibile per immaginare o cogliere un’Europa che abbandona i vecchi orizzonti e rinasce nuova e diversa“. Elio Grazioli

LE MOSTRE

LE CITTA'/L'EUROPA

Sei fotografi internazionali - Marina Ballo Charmet, Cezary Bodzianowski, Jean-Louis Garnell, Aino Kannisto, Armin Linke, Klavdij Sluban - sono stati invitati a produrre immagini per l’occasione, che svelino le trasparenze, la sovrapposizione e le opacità di un’Europa che tramonta e, insieme, rinasce nuova e diversa.
La scelta di questi sei fotografi è volta a manifestare questa apertura, a mostrare la qualità e quantità delle immagini possibili. La diversità dei progetti, infatti, rispecchia la “differenza” nella ricerca dei segni costitutivi delle città e di un’identità europea a venire. Le opere commissionate, che diventeranno di proprietà del Comune di Reggio Emilia, saranno esposte in sei diverse mostre allestite in luoghi significativi del centro storico.

LA TRADIZIONE DELLO SGUARDO EUROPEO

Le sei esposizioni sono affiancate da una mostra dedicata all’opera di tre maestri della generazione precedente, autori di progetti sulle città d’Europa. Ferdinando Scianna, Bernard Plossu e Pentti Sammallahti sono stati scelti quali rappresentanti del punto di trapasso dall’opera di Henri Cartier- Bresson e Robert Frank, fotografi che nell’immediato dopoguerra hanno realizzato progetti dedicati all’Europa e ai suoi abitanti. La scelta di questi tre grandi fotografi esprime anche la volontà di Fotografia Europea 2007 di attenersi a una linea artistica prettamente fotografica, tesa a evitare commistioni e a richiamare l’attenzione sullo sguardo ancor prima che sul medium.

I PROGETTI

Arricchiscono il programma espositivo alcuni progetti di ricerca fotografica sul tema Le città/L’Europa: La mostra delle immagini di Vittore Fossati create per il libro Viaggio in un paesaggio terrestre realizzato insieme allo scrittore Giorgio Messori, riprende in modo esemplare il tema del rapporto tra immagine fotografica, sguardo e parola. Fotografo e scrittore hanno tracciato un itinerario che partendo da un paese dell’Appennino reggiano ha attraversato l’Europa, sulle tracce dei luoghi frequentati e descritti da poeti e artisti, ma anche di ricordi personali, di sogni e pensieri. La mostra è coordinata da Paola Borgonzoni Ghirri.
Lorenza Lucchi Basili presenta un inedito lavoro fotografico (Spazio Sessantadue, Reggio Emilia) – a cura di Marinella Paderni – realizzato durante la fase finale della costruzione del ponte autostradale di Reggio Emilia, progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Nelle fotografie a colori, lo sguardo dell’artista rivela la pregnanza plastica ed estetica, insieme alla valenza fortemente simbolica, di un’architettura la cui forma appare da lontano come un sole che sorge sul nuovo paesaggio padano.

Identità_tra le città d’Europa. Berlino – La ricerca del confine fra lo spazio abitato, luogo delle memorie quotidiane, e lo spazio esterno/altrove luogo del passaggio nelle foto di Marcello Grassi e Fabrizio Orsi, accompagnate da un testo dello scrittore tedesco Thomas Brussig. Da una parte i ritratti di Fabrizio Orsi – dove l’orizzonte, architettonico o paesistico, è volutamente sfumato, poco riconoscibile – ci consegnano un senso di spaesamento dovuto ad una realtà in cui ci si riconosce stranieri ovunque; dall’altra le foto di interni di Marcello Grassi – dove lo stesso soggetto vive, lavora, studia, ‘risiede’, ci svelano una scena che rimanda alla memoria la possibilità di una comune esperienza.

2 Görlitz-Gorizia: progetto per una ricerca fotografica ai confini di Fabrizio Cicconi e Kai-Uwe Schulte- Bunert, a cura di Valerio Dehò, sul tema del recupero d’identità di due “emblematiche” città smembrate dalle guerre, che hanno vissuto la lacerazione di vivere con un confine che separava una parte della città dall’altra, trovandosi ad essere Görlitz divisa fra Germania e Polonia, e Gorizia fra Italia e Slovenia. Con l’allargamento dell’Unione Europea ai paesi dell’Est, entrambe hanno sciolto questa tensione tre anni fa, nel 2004, data importante, attesa e fortemente voluta. In un gioco di rispondenze i due fotografi costruiscono un dialogo, nel quale ognuno descrive le due città attraverso il proprio stile personale. Il progetto fotografico di Giorgio Barrera testimonia la vita quotidiana degli abitanti del quartiere Ina-Casa “Rosta Nuova” di Reggio Emilia, conducendo il nostro sguardo Attraverso la finestra e guidandoci dall’esterno nell’intimità degli spazi privati. Il progetto, a cura di Daniele De Luigi, rappresenta un altro tassello della ricerca di Barrera nella quale elabora la sua personale riflessione sulle possibilità di una fotografia documentaria, a metà fra realismo e finzione.

Il progetto-mostra Derive infra-ordinarie, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, si sviluppa sul concetto di deriva visiva intesa come percezione extra-ordinaria del luogo quotidiano. I due curatori hanno invitato due giovani artisti, un italiano e uno sloveno, Pietro Iori e Primož Bizjak, ad approfondire il tema con la fotografia, il video e l’installazione, sia dal punto di vista architettonico che antropologico. Una serata del gruppo Warburghiana che affronterà a suo modo, cioè nella forma del collage e del “concerto sinottico” (immagini, proiezioni, musiche, performance), i temi e gli stessi protagonisti e incontri della manifestazione.
Un nuovo appuntamento e un omaggio a Luigi Ghirri, ispiratore di FOTOGRAFIA EUROPEA, con una grande installazione urbana, dedicata alla sua opera nella quale immagini di Parigi dalla serie “Topographie-Iconographie” potranno essere fisicamente attraversate da passanti-spettatori che avranno così modo di entrare in “apparizioni” della città francese da portare con sé come ricordi di viaggio. La mostra è a cura di Paola Borgonzoni Ghirri.

…. E sarebbe questa la mia Itaca è lo spettacolo teatrale itinerante della compagnia SS9 dedicato al dialogo tra Giorgio Messori, scrittore e Vittore Fossati, fotografo. Due viaggi possibili: uno reale, documentato attraverso lo sguardo fotografico, l’altro interiore, rievocato dalla memoria.
François Delebeque presenta “Realmente fantastico” ai Chiostri di San Domenico, mostra a cura della Cooperativa Culturale di Bologna Giannino Stoppani. Delebeque con la sua arte fotografica vuole svelare un altro “reale” che, come evoca il titolo, faccia affiorare l’aspetto fantastico, fortemente immaginativo e poetico, oltre che umoristico, costruendo un linguaggio rivolto in particolare al pubblico giovane ma in grado di attrarre chiunque.
Alle produzioni si affiancano una serie di iniziative collegate tra cui la mostra che Palazzo Magnani dedica a Werner Bischof, curata da Sandro Parmiggiani, la quale testimonia lo sguardo del fotografo sulle realtà dei tre continenti, visitati nei suoi viaggi tra il 1945 e il 1954: la forza comunicativa e la grazia compositiva delle sue fotografie rivelano sempre una verità profonda che altrimenti ci sarebbe rimasta sconosciuta. La mostra è aperta fino al 27 maggio.

GLI INCONTRI

Oltre alle mostre, è previsto un ricco programma di appuntamenti culturali, letture di portfoli, seminari e approfondimenti sulla fotografia, con il coinvolgimento di agenzie fotografiche, intellettuali, filosofi, architetti, sociologi e studiosi invitati a offrire il proprio contributo alla manifestazione nel corso di incontri pubblici. Tra questi: Zygmunt Bauman, Joseph Rykwert, Marco Belpoliti, Stefano Boeri, Roberta Valtorta, Claudio Marra, Quentin Bajac, Laura Serani, Tiziana Serena, Grazia Neri.

FOTOGRAFIA E SCRITTURA

Tre scrittori europei - Antonella Anedda, Cees Nooteboom, Martin Pollack - offriranno il loro punto di vista su temi legati alle città e all’Europa. Il rapporto tra immagine, fotografica in particolare ma non solo, e parola è, infatti, uno dei temi collaterali della rassegna. La varietà di visione, di scrittura e di approccio dei tre letterati garantisce un ulteriore approfondimento sul tema in discussione.
I principali Editori di Fotografia italiani e internazionali sono stati invitati a selezionare i migliori titoli dell’ultimo anno per Fotografia Europea 2007. I volumi saranno esposti al pubblico e offriranno così una panoramica sui più interessanti esiti di editoria fotografica.

SEMINARI

La Fototeca della Biblioteca Panizzi, organizza nell'ambito della manifestazione quattro giornate di seminari sulla tutela, conservazione e studio del patrimonio fotografico storico e contemporaneo. Con il seminario del 2 maggio la Società italiana per lo studio della fotografia si rivolge agli studiosi, in particolare su problemi e prospettive degli studi sulla fotografia, cercando di evidenziare alcuni problemi e di confrontarsi con alcune altre realtà europee in questo settore. Ingresso libero.

I seminari dal 3 al 5 maggio - condotti da Anne Cartier-Bresson, Stefano Gambari e Alberto Salarelli - sono invece indirizzati alla conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio fotografico in quanto bene culturale e sono rivolti agli operatori delle biblioteche, dei musei e agli studenti universitari dei corsi di Conservazione dei Beni Culturali, con lo scopo di aggiornare e promuovere i criteri base della conservazione nell'era digitale e di internet.

MOSTRE

MARINA BALLO CHARMET
Fotogrammi dal video “Prato”
“Città europea: Milano, crocevia di viaggi migratori di etnie diverse. La ricerca è focalizzata su un fenomeno che ha luogo nel centro della città: il parco, che accoglie gli immigrati stranieri nei giorni di festa. Il parco diventa così l’agorà del viaggio migratorio. I soggetti sono rappresentanti di popolazioni in prevalenza dell’Est, per la maggior parte donne.
Se gli italiani nei giorni di festa si ritrovano a casa con i parenti, gli stranieri sono senza casa, senza cose e allestiscono una piccola festa all’esterno, nel parco nel centro di Milano, per mangiare insieme. Sono in qualche modo degli homeless e devono trovare un luogo pubblico, un luogo in cui stare insieme. Il progetto consiste in diverse fotografie e un video.
“Il mio obiettivo non era tanto la resa oggettiva, quanto piuttosto la resa dell’emozione che mi provoca vederli ballare all’aperto. Uno strano sentimento di isolamento sociale.
Fotografo in qualche modo il ‘controtransfert culturale’: che cosa mi suscita questa ricerca della compagnia, la riscoperta della lingua, del cibo, della musica, della danza... Misteri: gruppi che non si mescolano, stanno divisi, quasi tutti giovani – mai anziani – molto curati, indossano l’abito della festa e, nonostante tutto, dicono: ‘Siamo qui perché siamo poveri’ – senza casa – abitanti in casa altrui. Il parco come spazio sociale condiviso e non delimitato. Si fermano anche a dicembre fino a tarda ora.
Ritrovo tacito – non concordato – in cui il futuro è imperscrutabile.”

CEZARY BODZIANOWSKI
Il progetto per FOTOGRAFIA EUROPEA. REGGIO EMILIA 2007 consiste in una serie fotografica incentrata sul parallelismo tra Emilia, piccola città polacca nei pressi di Lodz, e Reggio Emilia, sede della manifestazione. Emilia si trova nel cuore della Polonia ed è la città natale e luogo di residenza di Bodzianowski. Un piccolo centro attorniato da boschi, poche case e qualche motel per camionisti.
Bodzianowski ha realizzato un parallelismo visivo che mette a confronto la sua Emilia con Reggio Emilia, luoghi assolutamente diversi per dimensioni, cultura, clima e storia.

JEAN LOUIS GARNELL
“Dopo aver incontrato Elio Grazioli a Parigi, ho deciso che avrei lavorato nella mia città, Parigi, e precisamente in periferia. Si tratta di luoghi in cui vive gente di ogni tipo e provenienza, tanto che nella scuola che frequentano i miei figli sono presenti oltre 50 nazionalità diverse.
Così ho scelto di lavorare a Châtenay-Malabry, una cittadina a pochi chilometri a sud di Parigi. Mi piace lavorare vicino al luogo in cui vivo, mi aiuta avere legami con i posti o le persone. Non sono un reporter. Posso lavorare anche in un altro luogo, ma solo se posso rimanerci per un certo periodo di tempo e questo, durante la stagione invernale, non mi è possibile. Nella mia cittadina, come ovunque nella periferia parigina, abitano persone di tutte le nazionalità. Per me è un luogo dove vivere davvero i rapporti, ma anche dove è possibile che si verifichino disordini, basti ricordare i fatti dello scorso inverno… I confini si trovano più all’interno che all’esterno. La domanda è: che cosa si può mostrare con la fotografia?”

AINO KANNISTO
“Le immagini che realizzo sono costruite. Si tratta di scene di finzione che costruisco e riprendo poi con la macchina fotografica. Sono io stessa ad assumere il ruolo dei personaggi delle mie foto. Tuttavia, non considero queste immagini autoritratti. Il personaggio all’interno della fotografia è il narratore di una finzione, allo stesso modo in cui lo è il narratore all’interno di un testo letterario. Le mie fotografie sono fantasie; attraverso scene costruite esse rappresentano un’atmosfera o uno stato d’animo. La fantasia è il mezzo attraverso cui parlare di emozioni.
Scatto spesso fotografie quando viaggio, quando sono lontana da casa. Sono sempre a caccia di nuove location in cui ambientare le mie fotografie, cerco scene che mi ispirino e che appaiano in qualche modo magiche ai miei occhi. Le mie fotografie provengono da luoghi diversi, soprattutto fuori dalla Finlandia e da Helsinki, dove vivo.
Questa volta ho voluto fare il contrario: ho voluto gettare uno sguardo più ravvicinato sulla mia città, sul luogo in cui mi sento del tutto a mio agio, in cui non posso in nessun modo essere un osservatore estraneo. Ciascuna fotografia è stata scattata nello stesso luogo, l’ostello Mekka, nel cuore di Helsinki”.

KLAVDIJ SLUBAN
“Negli ultimi quindici anni ho esplorato con la mia macchina fotografica la cosiddetta Europa dell'Est. Il mio approccio cerca di coniugare la realtà del momento con i miei sentimenti di viaggiatore profondamente coinvolto. Quando mi è stato chiesto di lavorare su una città europea rappresentativa, poiché non ero ancora stato a Berlino, ho deciso di sceglierla come luogo emblematico”.

FERDINANDO SCIANNA
Ti guardo negli occhi, città
“Il mondo da cui provengo è il mondo contadino siciliano. Un mondo contadino, ma non un ambiente rurale. Bagheria, in definitiva, era ed è una piccola città, che in più dista soltanto meno di quindici chilometri da Palermo, una città, una capitale, a suo modo.
Ma da quando ho lasciato la Sicilia, a ventitre anni, ormai quaranta anni fa, ho sempre vissuto in grandi città. A Milano e per dieci anni a Parigi. In città e nella logica delle città si è dunque svolta la maggior parte della mia vita e quasi tutta la mia vicenda di fotografo. Mi sento un animale cittadino. Tuttavia mi sembra, so, di vivere, e soprattutto di guardare le città in cui vivo e lavoro, con una testa e con occhi molto determinati dalla mia infanzia e prima giovinezza vissuti in quel mondo contadino. Questa mistura ha formato la mia idea di Europa.
Le cinquanta foto esposte a Reggio Emilia sono frammenti tratti da lavori che in alcune città europee ho fatto, ma soprattutto degli incontri fortuiti con istanti della mia vita in queste città che mi hanno imposto di essere fotografati.
Il titolo che ho scelto è un omaggio ad Alberto Savinio e a quel suo libro su Milano che è uno dei più belli che io conosca fra quanti dedicati ad una città abbia letto: “ Ascolto il tuo cuore, città”.
Nel mio caso, dunque, inevitabilmente: “Ti guardo negli occhi, città”.

PENTII SAMMALLAHTI
“Helsinki è il luogo nel quale sono nato e dove ho sempre vissuto. Fotografare Helsinki non è mai stata una scelta di lavoro. Non ho mai pensato di realizzare un libro su questa città o di mostrarla, ma il materiale su di essa si è formato quasi casualmente nel tempo. L’anno scorso Bo Carpelan ha scritto delle poesie per queste immagini, ed è così che è nato questo progetto.”

Immagine: Primoz Bizjak - Rio di San Boldo n2, 2003 (c) Primoz Bizjak

Inaugurazione presso i Chiostri di San Domenico venerdì 27 ore 18

Diverse sedi - Reggio Emilia
Orario: settimana di apertura: h. 10-23 fino al 10 giugno: da martedì a venerdì h. 18-23 sabato e domenica dalle h. 10-23
Ingresso: Biglietto unico per accedere a tutte le mostre € 10 € (Riduzioni per studenti, soci TCI, CTS , Carta Giovani del Comune di Reggio Emilia, over 65 e visitatori della mostra in programma a Palazzo Magnani € 7; gratis per visitatori di età inferiori ai 12 anni, scolaresche, disabili e accompagnatori, soci ICOM.)

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European photography Reggio Emilia 2007

Second edition
cities /europe
Curated by Elio Grazioli

For the second year, Reggio Emilia Town Council has organised and set up FOTOGRAFIA EUROPEA, a cultural event that offers photographs commissioned and produced ad hoc by European artists, enriched by a full programme of exhibitions, meetings, master classes, workshops and performances for the whole week of the inauguration. The exhibitions will continue until 10th June 2007.
The relationship with the city distinguishes the whole event, which will take place in numerous locations, with the opening of places normally closed to the public and the permanent renewal of historic buildings that were previously abandoned. This year, the gaze of the photographers involved is focused on the cities of Europe, places where people come together; places of continual development – most of the population of Europe lives in cities – and rapid change. How can a sense of European identity, cultural influences and urban development be captured and translated into images today? Fotografia Europea 2007 aims to supply our present with some possible interpretations.

“Europe, with its cities, has long been a geographic reality, but it has never required an effort of the imagination as much as in this period in order to be itself and to help it search for unity and identity.
Cities seem like they could be the laboratories for this Europe under construction.
In cities, people, cultures, customs, behaviours, gestures and signs are more mixed: contact has already been established – people, like things, are already together. While electronic and virtual flows by-pass differences and join everything in a single global network, real cities are still places where reality is pressing, relationships are tangled and obstacles slow things down. We need to adjust our gaze in order to look at Europe through its cities. We need to find new imaginary elements in the opacity of reality, to sharpen our gaze to define the cities where we live and not to limit it to indicating a presumed, ready made European identity. It should touch the common element that is constructed in our open cities and that lets itself be captured by all those who want to penetrate it.
Photography embodies this gaze more than any other art. It plays an irreplaceable role in imagining or capturing a Europe that is abandoning old horizons and is being reborn in a new and different form.” Elio Grazioli

exhibitions

Six international photographers - Marina Ballo Charmet, Cezary Bodzianowski, Jean Louis Garnell, Aino Kannisto, Armin Linke and Klavdij Sluban – have been invited to produce images for the occasion, which can reveal the transparency, superimposition and opacity of a Europe on which the sun is setting and which will rise, united, in a new and different form. These six photographers have been chosen to show this openness and to demonstrate the quality and quantity of possible images. The diversity of the projects mirrors the “difference” in the research into signs making up a city and into a future European identity. The works commissioned will become the property of Reggio Emilia Town Council and will be displayed in six different exhibitions set up in important locations in the historic town centre.

These six exhibitions are accompanied by another exhibition dedicated to the work of three masters from the past generation, the creators of projects on European cities. Ferdinando Scianna, Bernard Plossu and Pentti Sammallahti have been chosen as representatives of the transitional phase from the work of Henri Cartier-Bresson and Robert Frank, photographers who completed projects dedicated to Europe and its inhabitants immediately after the war.
These three great photographers have also been chosen because FOTOGRAFIA EUROPEA aims to be faithful to an artistic slant that is purely photographic, to avoid mixing different traditions and to draw attention, above all, to the gaze instead of the medium.

projects

Several projects on photographic research on the theme of Cities/Europe will enrich the exhibition programme: An exhibition of images by Vittore Fossati created for the book Viaggio in un paesaggio terrestre (Journey Through a Terrestrial World) produced together with the writer Giorgio Messori, which is an excellent re-working of the theme of the relationship between the photographic image, the gaze and the word (coordinated by Paola Borgonzoni Ghirri).

Photographic research by Lorenza Lucchi Basili – curated by Marinella Paderni - on Santiago Calatrava’s architecture in Reggio Emilia, which places the Emilian town at the centre of the event’s themes.

Identity in the cities of Europe. Berlin – Research into the boundaries between inhabited spaces, places of everyday memory and external/other passage spaces in the photos of Marcello Grassi and Fabrizio Orsi, accompanied by a text written by the German author Thomas Brussig.
Görlitz – Gorizia: a photographic research project into boundaries by Fabrizio Cicconi and Kai-Uwe Schulte-Bunert, on the theme of recovering the identity of the two ‘emblematic’ cities torn apart by war.

The photographic project – curated by Daniele De Luigi – in which Giorgio Barrera leads our gaze inside the windows of the Ina-Casa “Rosta Nuova” area in Reggio Emilia, to investigate the daily life of the inhabitants and the relationship between public and private spaces.

The project/exhibition Infra-ordinary Directions, curated by Francesca Baboni and Stefano Taddei, developed around the concept of the VISUAL DIRECTION, intended as the perception of the extra-ordinary in everyday spaces. The two curators have sent two young photographers, one Italian and one Slovenian (Pietro Iori and Primoz Bizjak) to explore the theme through photography, video and installation, from both an architectural and anthropological viewpoint.

special initiatives

Other special initiatives will be dedicated to specific projects, included in the event because of their relation to the proposed theme:
An evening with the Warburghiana group, which will deal with the themes, leading figures and meetings in the event in their own special way – with a collage and a ‘synoptic concert’ of images, projections, music and performance. The Grazia Neri agency will celebrate forty years of activity and ten years of the gallery in Milan in a conference. There will be a new event and tribute to Luigi Ghirri, the inspiration behind FOTOGRAFIA EUROPEA, with a large urban installation dedicated to his work.

Invisible stories of a Terrestrial Landscape, is the itinerant theatre performance by the SS9 company, dedicated to the dialogue between Giorgio Messori, writer, and Vittore Fossati, photographer. Two possible journeys: one real, documented through the photographic gaze and the other interior, recalled by memory.

meetings

Together with the exhibitions, there will also be a packed programme of cultural events, readings, seminars and in-depth looks at photography, with several photographic agencies, intellectuals, philosophers, architects, sociologists and experts, who have been invited to offer their contribution to the event in a series of public meetings. These include: Zygmunt Bauman, Joseph Rykwert, Marco Belpoliti, Stefano Boeri, Roberta Valtorta, Claudio Marra, Quentin Bajac, Laura Serani and Tiziana Serena.

photography and writing
Three European writers - Antonella Anedda, Martin Pollack and Cees Nooteboom - offer their points of view on themes linked to cities and to Europe. The relationship between images, particularly (but not only) photographic images and words is, in fact, one of the related themes of the event.
The variety of vision, writing and the approach of these three guarantees a further in-depth look at the theme under discussion.

Leading Italian and International photography editors have been invited to choose the best titles of last year for FOTOGRAFIA EUROPEA 2007. The volumes will be on show to the public and will offer an overview on the most interesting photography publications.

Image: Primoz Bizjak - Rio di San Boldo n2, 2003 (c) Primoz Bizjak

Press and Communications office
Erica Prous – tel. + 39 02 33107 662 mobile +39 347 12 00 420
“Officina” Via Paolo Sarpi, 42 – 20154 Milano - studio.ericaprous@gmail.com

Reggio Emilia Town Council Press Office
Patrizia Paterlini tel. 0522 456532 mobile 348 8080539
Via Dante Alighieri n.11 - 42100 Reggio Emilia - patrizia.paterlini@municipio.re.it

Inauguration and opening of exhibition: Chiostro di San Domenico
Friday 27th April 6pm.

Exhibition hours: opening week 10am-11pm
until 10th June: Tuesday/Friday 6pm-11pm
Saturday and Sunday from 10am – 1pm and from 4pm – 11pm

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dal 14/5/2015 al 16/5/2015

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