L'artista passa dalla fotografia digitale alla video arte, alla pittura multimediale, all'installazione interattiva, ora facendo leva sulla forza del colore, ora mettendo a nudo il proprio immaginario, ora aprendo le porte alla percezione di se'.
In the Wind
Il mondo delle energie rinnovabili nel contesto in cui l'intero continente si spinge - trovandosi nel guado delle problematiche ambientali e climatiche - assume sempre più un ruolo straordinariamente vitale per gli equilibri del nostro ecosistema.
Far penetrare sempre più nella coscienza di ciascuno di noi la consapevolezza che l'energia, necessaria alla nostra sopravvivenza può e deve essere prodotta nel modo più pulito immaginabile è un dovere prima che un'opportunità.
In questo contesto si pone l'obbiettivo che l'artista vuole raggiungere attraverso questa straordinaria mostra sensibilizzando sempre più istituzioni e coscienze, facendoci apprezzare l'arte del rispetto del nostro presente e del nostro futuro.
Torraca calza a penello avendo iniziato questo percorso ormai da tempo e avendo prodotto copiosi risultati non ultimo l'istituzione di un corso di laurea in "Cooperazione Internazionale in Ambiente ed Energia" tenuto dalla seconda Università degli studi di Napoli.
Ospitando una tale iniziativa non facciamo altro che fare del bene a noi stessi e alle generazioni future.
(Daniele Filizola, Sindaco di Torraca)
Mentre Enza Monetti vi fulmina, vi restano due possibilità: resistenza ad oltranza o abbandono fiducioso al raggio vettore che vi trascina nell'ambiente che lei crea. La lezione è dura: rischiate di scoprire che nell'era della globalizzazione, l'arte da noi può anche essere "in connessione" senza degradarsi all'essere embedded*.
Se avesse ceduto alla legge del mercato dell'opportunismo nostrano, il gesto artistico avrebbe perso l'impatto del suo carattere "opportuno" che ricava dal suo essere ecologico e mai ecologista.
Nell'Italia Media, l'arte che si diffonde attraverso le relazioni di potere dissecca il potere delle relazioni e tradisce la sua natura di medium ecologico. Ci si posizioni come si vuole: sotto le luci dei media nel giorno bianco tutte le vacche sono bianche. Il fascino discreto e vincente dell'essere ingrediente amalgamato nella ricetta di successo delle solite imprese dell'arte.
Il gesto della Monetti è il medium che mette in relazione, fa gioire, rimanda al godimento ed alla sua estetica e costruisce quell'ambiente parallelo in cui tutto è ancora possibile poiché ancora al centro è l'umano in relazione, e non esclusivamente il suo valore di scambio.
(Raffaele Cascone)
Enza Monetti, richiama, con le sue opere, ai valori più intimi dell'uomo, a quei fattori immutati dell'anima. Citazioni e simboli conducono a creazioni, sensazioni, ricordi, futuro. L'artista con consapevolezza, utilizza forme espressive di volta in volta ritenute idonee, passando dalla fotografia digitale alla video arte, alla pittura multimediale, all'installazione interattiva, al design, facendo leva sulla forza seduttiva del colore, mettendo a nudo l'immaginario, aprendo le porte alla percezione di sè.
Comunica, riflette, relaziona gli eventi e la loro riconoscibilità, punta il dito sulle emozioni, la speranza. Ogni suo lavoro è pensato per far "pensare", tra corpo e mente, interno ed esterno, dilatando lo spazio convenzionale dell'immaginario creativo, senza tralasciare l'insostituibile, inviolabile, intima, apertura alla vita.
"Inquieta e magica" così è stata definita dal critico e storico dell'arte Massimo Bignardi. Attraverso i varchi creativi offerti dalla traduzione alfanumerica, dilata maggiormente le traiettorie vive dell'immaginario, trasferendo nello spazio senza confini del monitor, l'inquieto mondo del magico, proprio del processo creativo. Fra memoria e contemporaneità, traduce liturgie laiche del quotidiano, in linguaggi informatici di singolare matrice espressiva, dove la complessità degli eventi, genera fenomeni sensoriali clamorosi e sentimenti carnali in cui la vita è elevata e, sorprendentemente, valorizzata.
Enza Monetti è l'artista del colore e dal suo universo virtuale "si diviene semplicemente felici guardando", ha detto di lei Jean Digne, aggiungendo "son ouvrage accueil en manière si délicat et tendre, retissé ces fils du temps, son travail est libéré".
L'artista napoletana attualmente sperimenta nuove tecniche di stampa digitale in lastre di metacrilato per ottenere un unico oggetto. Sigilla i suoi lavori in un corpo lontano da contaminazioni, termosaldando l'opera all'interno, in quello spazio-tempo primordiale ove ha inizio la propria storia, emotivamente trasmessa da quel battito, quel territorio creativo, quel luogo d'origine, che è conservato nella memoria.
Enza Monetti è nata, vive e lavora a Napoli.
Info artista:
http://www.enzamonetti.it
info@enzamonetti.it
Universita' degli Studi - Facolta' di Studi Politici
Via G. Falci - Torraca
Ingresso libero