Nelle sue tele, l'artista coniuga dapprima la visione in nastri di colore: e' quel colore (scelto nella gamma dei freddi, assieme gelo e punto incandescente) a traghettare, poi, il movimento in struttura.
Vi parlo del vento
A cura di Francesca Brandes
“Il vento è un fenomeno paradossalmente ordinato: sta tutto nel movimento quasi orizzontale di masse d’aria, un movimento dovuto alla differenza di pressione tra due punti dell’atmosfera. Se non fosse per la forza di Coriolis – un nome da stregone, per un rigore molto scientifico – il flusso d’aria correrebbe in maniera diretta da un punto all’altro. Invece c’è quell’accidente che lo costringe a deviare a destra o a sinistra, secondo gli emisferi…
Così fa Ewa Sieroslawska nel raccontare l’onda che non si vede, ma soffia sul viso, e tra l’erba agita gli steli. In modo altrettanto ordinato, quanto agitato da guizzi improvvisi ed apparentemente inspiegabili, coniuga dapprima la visione in nastri di colore: è quel colore (per lo più scelto nella gamma dei freddi, assieme gelo e punto incandescente) a traghettare, poi, il movimento in struttura.
Tramontana chiara, bora, maestrale. Leggo venti asciutti nelle tele di Ewa, forti e stabili; rigorosi e visionari, si fanno protagonisti di un immaginario invadente ed assoluto, di un mondo altro più nitido. La visione è profondamente cartesiana, ma cartesianamente folle.
Crede nelle fate e nei motti di spirito, l’artista. Quella forza di gradiente che fa spostare la visione in estro di logica estrema, è forza del narrare, intensa meraviglia, impeto di scena e traccia del meraviglioso nel nostro giorno. Sieroslawska narra i suoi venti ad uno ad uno, come se li avesse misurati ed isolati: talmente bene che ci si aspetta, da un momento all’altro, che lei stessa si avviti su sé, con un moto dei capelli biondi, fino a sparire – vorticosa ed ordinata – all’orizzonte”. (Francesca Brandes)
Ewa Sierosławska, nata a Cracovia (Polonia), si trasferisce in Italia nel 1972. Opera in campo artistico come pittrice e ritrattista grafica. Esegue ritratti a china su commissione. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero ed è presente in antologie e riviste letterarie internazionali. Attualmente vive a Mogliano Veneto (TV), via Zenone 11/1, tel. 338 25 21 478.
Inaugurazione ore 18.30
Istituto Romeno di Cultura
Cannaregio, 2214 (Palazzo Correr) - Venezia
Orario. tutti i giorni, 10-13/15-18
Ingresso libero