La mostra, che presenta lavori degli Anni Sessanta e Settanta accanto a fotografie, collages e sculture recenti, ancora inedite, ripercorre l'adesione dell'artista a Fluxus, al Gruppo 70 e alla Poesia Visiva, interrogando un universo estetico-musicale in cui le note trovano nuove sonorita' comunicative, pensate non piu' per essere eseguite e ascoltate, bensi' guardate e vissute dallo spettatore.
L'arte e' facile, l'arte e' difficile
Giuseppe Chiari, artista storico fra i fondatori del movimento Fluxus, in mostra presso la sala espositiva di ARTantide.com a Verona. Presentati lavori degli Anni '60 e '70 accanto a fotografie, collages e sculture recenti, ancora inedite.
Coniugare il gesto e l'azione operando una ricerca di opera d'arte totale: questo è ciò che accomuna la ricerca dei vecchi e dei nuovi lavori di Giuseppe Chiari che vengono presentati dal 2 al 31 maggio nella mostra L'arte è facile, l'arte è difficile presso l'area espositiva di ARTantide.com a Verona.
Entrando in galleria e ripensando alle performance estreme messe in scena da Giuseppe Chiari nel corso degli Anni '60-'70 con l'azione del proprio corpo sullo strumento musicale, il pianoforte, appare quasi straniante trovarsi di fronte a delle fotografie, a dei collage e a delle sculture.
La mostra, che trae ispirazione dall'opera del 1978 L'arte è difficile della serie "Statement", caratterizzata da scritte in stampatello a grossi caratteri tracciate liberamente sulla carta a tecnica mista, ripercorre progressivamente gli Anni '60 in cui Giuseppe Chiari aderisce a Fluxus, poi anche al Gruppo 70 e infine anche alla Poesia Visiva, interrogando con equilibrio perfetto il carattere di un nuovo universo estetico-musicale in cui le note trovano nuove sonorità comunicative poiché sono pensate non più per essere seguite e ascoltate bensì per essere guardate e vissute dallo spettatore.
Una serie di opere recenti dell'artista tra cui alcune fotografie riprese e ritoccate con segni di pennarello sono presentate all'interno di L'arte è facile, l'arte è difficile accanto a chitarre che, smaterializzandosi si concretizzano come sculture e a nuove composizioni, collages di spartiti musicali in cui viene iscritta la sonorità cromatica.
Dunque l'arte di Giuseppe Chiari, istintiva, forte, a volte forse contraddittoria perché concettuale, poichè libera di essere letta e interpretata dall'osservatore-spettatore, può essere arte facile o arte difficile.
ARTantide.com
Via Germania 14 - Verona
Orari: da lunedi' a venerdi' 10-12 13-18 oppure su appuntamento
Ingresso gratuito