L'artista mette in scena la violenza di un trapasso, libera i soggetti dalla rigidita' della forma, apre un varco sull'originario magmatico, sotterraneo e terribile da cui le immagini ci mantengono a debita distanza prospettica. In mostra fotografie e una videoinstallazione.
L'intelligenza del male
(english below)
Andrea Galvani presenta, in anteprima europea presso Circuit, sostenuto dal Office Fédéral de la Culture, dalla Fondation Nestlè pour l'art e il MAMCO di Ginevra, il progetto "L'intelligenza del male", primo appuntamento di una trilogia.
Se nella serie fotografica precedente, "La morte di un'immagine", il paesaggio veniva parzialmente censurato dalla prolificazione di oggetti o da riflessi di luce, come macchie nel campo visivo, ora appare squarciato, eroso da dense masse di fumo. In "L'intelligenza del male" l'artista mette in scena la violenza di un trapasso, libera i soggetti dalla rigidità della forma, apre un varco su quell'originario magmatico, sotterraneo e terribile da cui le immagini ci mantengono a debita distanza prospettica. La realtà che prima appariva cristallizzata nell'impossibilità effettiva della propria morte, sembra ora essere sul punto di cedere, risucchiata da un massa informe che la riassorbe.
Nella video installazione "La triade di Bichat", un gruppo di oggetti si stagliano proiettati su fondo nero, mentre in modalità e tempi differenti, subiscono un improvviso processo di disgregazione, sublimando e disperdendosi nello spazio. Avvalendosi della collaborazione tecnica di Paolo Berto Durante, Andrea Galvani ridisegna l'esperienza di una privazione, libera l'energia primordiale dagli oggetti e focalizza l'attenzione sull'immagine di un' assenza.
Andrea Galvani (Verona 1973) vive e lavora a Bologna e Milano. Opera da diversi anni una riflessione di natura concettuale sullo statuto delle immagini. La sua ricerca prediligie il mezzo fotografico, ma si avvale spesso anche di altri linguaggi soprattutto video, disegno e wall painting. Il suo lavoro è entrato a far parte di importanti collezioni.
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The Intelligence of Evil
Premiering in Europe and supported by Office Fédéral de la Culture, dalla Fondation Nestlè pour l'art and Genevan MAMCO Andrea Galvani presents his trilogy, "The Intelligence of Evil" at the Circuit
Within his previous photographic series, "The Death of an Image", the landscape was partially censored by the proliferation of objects or reflections of light, like stains in the visual field. The landscape now appears torn, eroded by dense masses of smoke. In "The Intelligence of Evil" the artist deals with the violence of a decease, setting the subjects free from their formal rigidity and opening them up to the magmatic, subterranean and terrible. This creates images that keep us at the proper perspective distance. The reality that used to appear in his work - cristalized in the impossibility of a proper death - seems now to be at the point of yielding, swallowed by a shapeless mass that reabsorbs it.
In the video installation "The Triad of Bichat", a group of objects projected on a black background stands out, while, in different modalities and time, the objects suffer from a sudden process of disintegration and finally exalt and dissipate into the space. Within a technical support by Paolo Berto Durante, Andrea Galvani addresses the experience of deprivation, setting free the primordial energy of the objects and drawing the attention to the image of an absence.
Andrea Galvani (Verona 1973) lives and works in Bologna and Milan. He has been engaged for several years with a concept of the statute of the images. His research has a predilection for the photographic medium but avails itself often of other mediums, most of all video, drawing and wall painting. His work has become a part of important collections.
Circuit Association d'Art Contemporain
Passage Montriond 14 - Lausanne