Con due tele di carbonio, l'artista intende sviluppare nell'osservatore una maggiore concentrazione basata sulla percezione delle immagini dividendo in due tonalita' nette il piano di lavoro dalle forme.
Pupille nere
A cura di Francesco Sinibaldi
La pupilla è il foro situato al centro dell'iride, di diametro variabile, che permette l'entrata della luce all'interno del bulbo oculare. Di fronte ad un ripiano scuro la pupilla tende ad allargarsi e dilatandosi aumenta l’ingresso delle sensazioni visive che giungeranno poi al cervello.
Con le due tele di carbonio, che l’artista Giorgio Galotti presenterà in occasione della rassegna artistica del Dulcamara di Roma, egli intende sviluppare nell’osservatore una maggiore concentrazione basata sulla percezione delle immagini dividendo in due tonalità nette il piano di lavoro dalle forme, giocando sui contrasti e le luci che si incanalano tra le fitte trame della stoffa di carbonio, il quale risulta essere un buon supporto lucente sul quale poter applicare le forme di tela e le colature di acrilico.
Ciò che usualmente viene adoperato come piano, ossia la Tela, viene in questo caso evidenziato come strumento di disegno delle forme e delle linee tendente a ripercorrere il tragitto, già sviluppato attraverso le “Gabbie”, basato sulla rielaborazione e riabilitazione della Tela all’interno del mercato dell’arte.
Dulcamara
Via Flaminia, 449 - Roma
Orario: tutti i giorni 10-2 di notte
Ingresso libero