Dina Carola
Napoli
Via Orazio 29
081 669715 FAX 081 669715

Getulio Alviani
dal 10/5/2007 al 10/6/2007
lun-ven 17/20

Segnalato da

Dina Carola



approfondimenti

Getulio Alviani



 
calendario eventi  :: 




10/5/2007

Getulio Alviani

Dina Carola, Napoli

Da quasi mezzo secolo Alviani e' impegnato nell'indagine dei materiali e della loro organizzazione in insiemi programmati, attraverso le sue superfici metalliche, i volumi, gli ambienti cosi' come la sua attivita' grafica, il design e l'architettura. La sua posizione all'interno del panorama contemporaneo, presuppone un mutamento fondamentale dei concetti di arte e di artista come vengono comunemente intesi.


comunicato stampa

Personale

Venerdi 11 maggio 2007, alle ore 19,30, la galleria Dina Caròla, via Orazio 29 Napoli, inaugura la mostra di Getulio Alviani con opere degli anni 60' e 70'. Getulio Alviani è nato nel 1939 a Udine. La sua formazione è stata vicina per costituzione e amicizia a Josef Albers , Konrad Wachsmann , Max Bill, che nel clima del Bauhaus hanno iniziato a dare all'arte un ruolo scientifico basato sull'allargamento del campo del percettibile e hanno fatto assurgere l'arte a scienza per la verificabilità delle soluzioni date ai problemi. La posizione di Alviani, all'interno del panorama artistico contemporaneo, presuppone un mutamento fondamentale dei concetti di arte e di artista così come vengono comunemente intesi: essa è da intendersi infatti come un modo di evitare ogni sensazionalismo, dalla spettacolarizzazione allo scandalo fine a se stesso, che contraddistingue invece tutti i fenomeni della vita e della cultura del nostro tempo.

In ogni aspetto del suo lavoro Alviani ha condotto la costruzione del visivo in un ambito ben determinato di regole, di rapporti, di ragioni. Egli scriveva, sin da giovanissimo: " nella mia mente tutti i concetti, le sensazioni, le idee prendono forma di punti, segmenti, linee, colori, volumi, pesi e rapporti a livello geometrico elementare, dinamici nel loro svilupparsi... i sensi non contaminati hanno proporzioni matematiche". Egli è un ideatore di concetti nuovi: “penso all'infinità di problemi, non solo teorici o esemplificativi, ma soprattutto pratici e concreti. Penso ,ad esempio ,alle città, alla loro urbanizzazione, ai trasporti sino alle istanze più sottili e alle possibili risoluzioni come: spazi pneumatici, innovatrici forme di spostamento, particolari ideativi di quanto più minuto. Ingegneri, architetti, designers, artisti dovremmo operare in senso evolutivo, perché questo è stato e dovrebbe essere ancora oggi, nonostante tutto, il nostro compito".

Da quasi mezzo secolo Alviani è impegnato nell'indagine dei materiali e della loro organizzazione in insiemi programmati e questo avviene: nelle sue superfici metalliche, nei volumi, negli ambienti così come nella sua attività grafica, nel design, nell'architettura che divengono sempre didattica. Con Alviani l'arte si spoglia di qualsiasi carattere mistificatorio: gli eventi ottici, ritenuti aleatori ed irripetibili, vengono da lui trasformati in esperienze conoscitive da trasmettere. Attraverso una costruzione rigorosamente geometrica e matematica nascono problemi di apprendimento riguardanti il mondo delle forme e dei colori, nello stesso modo in cui avviene per la fisica e per la chimica. Le lucide formulazioni della poetica concreta e programmata hanno in Getulio Alviani uno dei rappresentanti più rigorosi. Per Alviani la progettazione di qualsiasi oggetto deve essere sempre finalizzata alla risoluzione del problema posto.

Negli ultimi anni ha curato testi ed esposizioni dei maggiori protagonisti dell'arte esatta e di ricerca e realizzato progetti di architettura.

La prima personale di Alviani fu all'estero, nel 1961, alla 'Mala Galerija' di Lubiana seguita, nel 1962, da una più vasta alla 'Galerija Suvremerne Umjetnosti' di Zagabria e nel 1963 allo 'Stadtisches Museum Schlob Morsbroich',di Leverkusen. Da allora ad oggi tiene mostre personali in varie parti del mondo. L'ultima antologica alla 'Gamec' di Bergamo nel 2004. Partecipa, nel 1962 ,alla mostra 'Arte Programmata' a Venezia,Roma, Trieste, Dùsseldorf; nel 1963 a 'Nova Tendencija' a Zagabria ; nel 1964 è invitato alla 'XXXII Biennale 'di Venezia ed espone alla mostra 'Nouvelle Tendence Recherches Continuelles 'al Palais du Louvre di Parigi; nel 1965 partecipa alla mostra 'The Responsive Eye' al Moma di NewYork, e nel 1965 allo Stedeljk Museum di Amsterdam, 'Art Today' alla Albright Knox Art Gallery di Buffalo e 'Art and movement' al Tel Aviv Museum ; nel 1968 partecipa a 'Documenta 4 'a Kassel. Ne seguono molte altre sino al 2000 al Moma di New York quando è presente a 'Open Ends ' insieme a tutti quegli artisti che meglio rappresentano gli ultimi cinquanta anni di storia dell'arte. Nel 2007 è presente a ' Die Neuen Tendencije' a Ingolstadt e Duren, 'Optic nerve' al Columbus Museum of Art , 'Op Art ' alla Kunsthalle di Frankfurt e ' Lo(s) Cineticos ' al Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Dal 1981 al 1985 ha diretto il Museo de Arte Moderno di Ciudad Bolivar, Venezuela, da allora consacrato all'arte costruttiva.

Inaugurazione 11 maggio 2007

Dina Carola
Via Orazio 29 - Napoli
Orario: lu-ven 17-20
Ingresso libero

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