Chiaroscuro. Mostra personale. L'armonia e la leggerezza accomunano la serie di nuove sculture al ciclo di carte che, per l'occasione, le accompagnano. Testi in catalogo di Luciano Caprile e Flaminio Gualdoni.
Chiaroscuro
Sabato 12 maggio 2007 la galleria Cardelli & Fontana, fondata nel 1980,
inaugura la sua nuova sede di Sarzana con la personale di Giuseppe
Maraniello dal titolo “Chiaroscuro”.
L’armonia e la leggerezza accomunano la serie di nuove sculture al ciclo di
carte che, per l’occasione, le accompagnano.
Nato in seno alla generazione che, nel corso degli anni Settanta, portò al
trascolorare dell’ideologismo e del teoricismo imperanti in favore di un
ritrovato flusso di emotività, Giuseppe Marianiello si è caratterizzato per
via di una singolarissima rivendicazione del piacere del fare.
“Il ritorno alla manualità non è un ritorno” egli affermava già nel 1979.
Era, piuttosto, questione di ridefinire la centralità sapienziale del fare
ma senza ergere il fare stesso a mozione di valore dell’opera, men che meno
a stile e sigla mondanamente spendibile.
In Maraniello è presente la consapevolezza nitida e incontrattabile che non
di pittura, o scultura, o altro, si dovesse parlare, ma di nuova centralità
dell’opera.
(...) Maraniello diventa Artefice e tenta di ricomporre l’ordine del mondo.
E per incanto vi riesce con la leggerezza interpretativa di una finta
precarietà, col concorso di una ricercata casualità che guida la mano
anticipando il pensiero, rubando un’intenzione che viene in seguito, a
ribadire l’ineluttabile. E vi aggiunge il sigillo di un personaggio, di una
divinità come punto di riferimento dell’attenzione perché è da lì che si
parte o si arriva nel nostro percorso di ricognizione, dal balzo di questo
omino, o dalla lancia del centauro o dal filo che scioglie o unisce gli
impulsi, le forze del mistero.
Maraniello conosce alla perfezione le misure dell’armonia da proporre a un
arco che attraversa lo spazio con la leggerezza di un sospiro mimando un
movimento senza materia, eppure la materia c’è: esce dalla mente per una
fisicità bastevole a dichiararne l’esistenza. Altro non serve per la
sospensione dei desideri. Oppure è un foglio di carta ad accogliere le
sollecitazioni dell’arcano, i transiti di un colore che si fa macchia e
timbro e chiama magari a sé l’impulso trascinato di un gesto, un frammento
di gesso o di altra sostanza, un residuo, il ricordo di un muro vissuto
attraverso i passaggi e i contatti della gente. (Tratto dai testi in
catalogo di L. Caprile e F. Gualdoni)
Inaugurazione: sabato 12 maggio, ore 18
Cardelli e Fontana
Via Torrione Stella Nord, 5 - Sarzana (SP)
Orari: lunedì 16.30 – 19.30; dal martedì al sabato 9.30 – 12.30 / 16.30 – 19.30; domenica chiuso
Ingresso libero