Studio B2
Genova
Via San Luca 1/9a
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Alfred Kubin
dal 11/5/2007 al 31/5/2007
16 - 19, chiusura festivi e lunedì.

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Alfred Kubin



 
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11/5/2007

Alfred Kubin

Studio B2, Genova

Litografie dalla Hans - von - Weber - Mappe. Nei suoi lavori si assume di continuo il fantastico, la natura della sua terra d'origine, il rapporto con Kafka; e, in particolare, i presupposti dell'Espressionismo, il terreno di coltura del Surrealismo; e poi il simbolico, sovente all'eccesso, e Freud e la psicanalisi.


comunicato stampa

Litografie dalla Hans - von - Weber - Mappe

Utopie, o forse distopie?, di Alfred Kubin: dell’artista che non sai se meglio definire alquanto isolato, o addirittura anche solitario, ma sicuramente anticipatore di movimenti e di correnti che hanno segnato l’arte e la cultura di quel periodo – di certo storico per importanza – temporalmente almeno del primo quarto del Novecento e territorialmente di ambito tedesco.

Pittore e disegnatore nonché scrittore di racconti autobiografici, e nel 1909 del romanzo “Die andere Seite” (“L’altra parte), l’artista Alfred Kubin , di nascita boemo di lingua tedesca (1877 – 1959) vive tra Germania e Austria. Sappiamo dei suoi contatti, come delle sue affinità, con narratori, filosofi e artisti visivi e sul senso e sui caratteri della sua opera si citano alquanto E.A. Poe e ancora più A. Huxley e G. Orwell (le distopie, infatti, di questi ultimi).

Forse meglio citare Schopenhauer dalla Metafisica della Natura:“la morte conclude quella | immotivata volontà di esistere | che siamo soliti chiamare vita.” Nei suoi lavori si assume di continuo il fantastico, la natura (culturale) della sua terra d’origine, il rapporto con Kafka; e, in particolare, i presupposti dell’Espressionismo, così come il terreno di coltura del Surrealismo; e poi il simbolico, sovente all’eccesso, e lì a fianco - impossibile non parlarne – Freud e la psicanalisi. E in queste situazioni ambientali risulta pressoché automatico contestualizzare la “Psicografia” che Kubin illustra nel suo romanzo.

Per concludere, perché non citare anche Luise Bourgeois quando avverte che “L’inconscio è un mostro (…). Meglio lasciare dietro di sé sculture come blocchi di dolore indistruttibile e duro come la pietra” (e forse la presenza sovente dei ragni: grossi, pelosissimi, anche giganteschi…).

Inaugurazione sabato 12 Maggio ore 18

Studio B2
Via San Luca 1/9a - Genova
Orario: ore 16 - 19, chiusura festivi e lunedì
Ingresso libero

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