Messaggi dal mare
Messaggi dal mare
Immagini sospese tra l’azzurro del cielo e gli abissi del mare… echi lontani di poesia si infrangono come onde e segrete corrispondenze nascono tra colore e parola
L'alchimia del colore e la poesia del segno di Cesare Piscopo nel “tempio di Venere” svelano corrispondenze misteriose, intime, segrete...Si apre giovedì 10 maggio nel Beauty and Book Salon di Lecce la personale dell'artista salentino, nell'ambito degli incontri realizzati in collaborazione con Il Raggio Verde edizioni. Nel luogo della bellezza per antonomasia, regno dell'effimero che si trasmuta in contenitore d’arte, Cesare Piscopo espone dal 10 al 30 maggio 2007 il ciclo di lavori pittorici raccolti nel suggestivo quanto intrigante titolo “Messaggi dal mare”. Messaggi di colore, di luce. Paesaggi dell'anima, voci dell'interiorità che sussurrano sensazioni come poesie d'amore, le stesse che l’artista-poeta presto raccoglierà in una pubblicazione, per i tipi de Il Raggio Verde edizioni, che sarà presentata in occasione della mostra in programma il prossimo giugno nella Repubblica di San Marino.
Sono tele che raccontano il rapporto intimistico dell’uomo con il mare. Un rapporto universale ed eterno come il verso della Poesia che a volte nasce dall’osservazione del moto delle onde: la metrica allora è il tentativo di ripercorrerne il ritmo, di inseguire la risacca struggente come il pensiero che ritorna ciclico su se stesso, sui ricordi. Come nei fondali silenziosi, dove finisce la luce ma scrigno di inimmaginabili tesori, il poeta ricerca la sua verità, il senso dell’esistenza e l’armonia del cosmo. Non è dopo tutto il mare “il liquido amniotico” che troviamo fuori dal grembo materno nel mondo? Un mondo dominato dalla forza della natura come dalla forza dei sentimenti imprevedibili ma essenza della vita stessa: Ti amo fino al punto/ di scambiare i tuoi silenzi /per messaggi d’amore scrive il poeta-artista e non è un caso che guardando le sue tele ci si immerga nello spazio-colore immaginando il silenzio interrotto solo dai battiti del cuore, dal respiro o dal vento o dal fragore delle onde… E il rimando al mare è inequivocabile. Indispensabile, forse.
Come lo stagno di Giverny per Monet o la tempesta per Turner.
La pennellata è fluida e leggera anche quando gli accostamenti tonali diventano marcati e i contrasti cromatici, ora intensi ora al limite dell’etereo, interpretano stati d’animo mutevoli come il colore del mare. Quel mare che ha la luce del Salento ma potrebbe essere l’oceano... Il mare, luogo magico dove affidare pensieri racchiusi nel vetro di una bottiglia, lasciati in balia del destino. Quel mare che è depositario di niente o di verità nascoste ma che è onnipresente, interlocutore o spettatore, nelle tele come nelle liriche: ogni tela è una poesia sussurata, ogni poesia è una tela dove perdere lo sguardo e ritrovare la propria anima. Così come la voglia di vivere e il desiderio di amore suggellato in una promessa:
“Ti porterò al mare/di notte/ Osserveremo onde silenziose/ Poserò/le mie mani/sui tuoi fianchi/sfiorerò i tuoi capelli/leggeri/ Saremo acqua e roccia e/nuvole sovrapposte/Poi/guardando nulla
/penseremo a nulla/ e d’amore ci ubriacheremo”. antonietta fulvio
Cenni biografici
Cesare Piscopo è nato a Parabita (LE). Pittore, scultore e poeta.
Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, completando gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. E’docente di Educazione Artistica nella Scuola Media di Racale (LE). Egli alterna periodi di intensa attività espositiva ad altri di studio e di ricerca che, come ha scritto Mario De Marco,”appare sicuramente connotata da un coerente spirito anticonvenzionalistico”. Ha compiuto viaggi di studio in diverse città italiane ed europee. Sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private. Ha pubblicato tre raccolte di poesie: Fili d’erba (1996), Dal profondo Sud (1998) e Il mare dell’amore (2006).
] Beauty and Book Salon
Via Fazzi, 20 - Lecce
Ingresso libero