Accorciare le distanze mantenendo le differenze; concepire il dialogo come l'unico veicolo possibile per favorire la convivenza e l'evoluzione del pensiero; vedere la geografia, politica e fisica, come una rete di connessioni piuttosto che come uno scoglio insormontabile alla comunicazione; pensare l'arte come un ambito in cui simili relazioni pacifiche possono passare dall’utopia alla realtà . Questo è il tema attorno a cui nasce l'edizione 2001 della VI Biennale di scultura SPSAS-Visarte a Cureglia.
VI BIENNALE DI SCULTURA SPSAS-VISARTE, CUREGLIA 2001
John Armleder, Giulio Paolini, Flavio Paolucci, Annie Ratti, Remo Salvadori
Accorciare le distanze mantenendo le differenze; concepire il dialogo come l'unico veicolo possibile per favorire la convivenza e l'evoluzione del
pensiero; vedere la geografia, politica e fisica, come una rete di
connessioni piuttosto che come uno scoglio insormontabile alla
comunicazione; pensare l’arte come un ambito in cui simili relazioni
pacifiche possono passare dall’utopia alla realtà . Questo è il tema attorno
a cui nasce l’edizione 2001 della Biennale di Cureglia.
La mostra ospiterà il torinese Giulio Paolini, il toscano Remo Salvadori, il
ginevrino John Armleder, il ticinese Flavio Paolucci e Annie Ratti, nata a
Mendrisio, di cittadinanza italiana ma residente a Londra.
La scelta degli artisti è stata determinata dal desiderio di concepire le
frontiere come elementi flessibili, sui cui lati diversi si può parlare una
stessa lingua (come accade tra Italia e Ticino) e al cui interno possono
convivere lingue diverse: caso paradigmatico è proprio quello della
Svizzera. La ricchezza di un’area culturale nasce proprio quando alla
separazione e alla rivalità si oppongono costruttivamente l’accordo e l’
osmosi.
La casa Rusca di Cureglia è un sito ideale per mettere in scena un simile
sguardo. L’edificio medesimo, infatti, nasce come sedimentazione e
assorbimento di differenze: dapprima villa nobiliare, poi convento, infine
Municipio, ha saputo rendersi elastico alle esigenze dei tempi e delle
destinazioni.
I due atri di ingresso della villa verranno occupati da Paolini; la serra da
Annie Ratti; lo spazio verde sotto un grande albero da Flavio Paolucci; le
aiuole di fronte al Palazzo da John Armleder, il grande prato d’ingresso da
Remo Salvadori: ciascun artista è stato chiamato a lavorare in maniera
autonoma, ma le opere si incontreranno tra loro come durante un convivio. La
mostra intende essere un piccolo contributo alle istanze che ci propone il
presente: salvare le differenze culturali anche nel tempo dell’omologazione,
considerando però valicabile qualsiasi sorta di confine.
A cura di Angela Vettese
Inaugurazione domenica 9 settembre 2001, ore 11
orario: martedi-domenica 15-19, lunedì chiuso
Parco del Municipio di Cureglia (Lugano)
Coordinamento: Bettina Della Casa
Catalogo: Charta
Per informazioni contattare Bettina Della Casa (tel 335 675 40 02 oppure
0041 76 568 76 65)
Municipio di Cureglia (tel 0041 91 966 91 91)