L'ovvio e l'ottuso. Un wallpainting ricopre la parete di fondo della galleria, creando una scenografica quinta decorativa giocata su motivi ornamentali di stampo differente - geometrico, floreale, zoomorfo - che sconfinano gli uni negli altri senza soluzione di continuita'.
L’ovvio e l’ottuso
A cura di Chiara Canali
La Galleria Radar di Mestre presenta per la prima volta un progetto
site-specific dell’artista padovana Eloisa Gobbo, intitolato L’ovvio e
l’ottuso.
Un Wallpainting di grandi dimensioni ricoprirà la parete di fondo della
galleria, creando una scenografica quinta decorativa giocata su motivi
ornamentali di stampo differente - geometrico, floreale, zoomorfo - che
sconfinano gli uni negli altri senza soluzione di continuità.
Questa elaborata texture ornamentale, originata dalla progressiva
sovrapposizione di livelli stilistici e maschere formali, si accompagnerà
alla restante serie di opere su tela che dimostrano una non comune
sensibilità coloristica e compositiva.
Tuttavia questa trama decorativa non è altro che una veste accattivante e
straniante che permette all’artista di veicolare messaggi dal forte impatto
sociale, che giocano sul ribaltamento di luoghi comuni e ovvietà.
Le opere di Eloisa Gobbo, come viene enunciato dal titolo del progetto
L’ovvio e l’ottuso, sono portatrici di un doppio livello di significato: da
una parte il senso dell’ovvio che viene incontro allo spettatore per la
piacevolezza e l’armonia delle forme visive e l’apparente banalità delle
frasi; dall’altra il senso dell’ottuso che smussa e arrotonda il concetto
apparentemente chiaro e diretto e suggerisce un’angolatura più ampia di
significato, apre all’infinito il linguaggio e dischiude nuove e infinite
letture al di sotto della caleidoscopica e fantasmagorica struttura
pittorica.
L’arte di Eloisa Gobbo rinnova la propria vocazione comunicativa e mostra
interessanti legami con il discorso della Street Art (celebrata attualmente
al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano con la mostra Street Art Sweet
Art) proponendo una pittura murale che lascia un forte e tangibile segno
sociale, un segno verbo-visivo in cui si uniscono strettamente parola e
immagine, significante e significato.
Inaugurazione sabato 12 maggio dalle ore 18.30
Galleria Radar
via Caneve, 12 - Mestre (VE)
Orario: dal martedì al sabato dalle 16 alle 20
Ingresso libero