Galleria Enrico Fornello
Prato
via Paolini, 27
0574 462719 FAX 0574 471869
WEB
Ettore Sottsass
dal 11/5/2007 al 20/6/2007
dal Martedì al Sabato 11:00 - 13:00/15:00 - 20:00

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Ettore Sottsass



 
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11/5/2007

Ettore Sottsass

Galleria Enrico Fornello, Prato

Negli anni 70, durante i primi anni di costruzione e di rinascita dopo il tempo dell'Architettura Radicale, Sottsass incontra Eulalia Grau, sua compagna per 6 anni di vita seminomade tra lo studio di Milano e le peregrinazioni in giro tra i deserti di pietra e le valli selvagge della Spagna. Nascono qui le prime fotografie chiamate piu' tardi Metafore.


comunicato stampa

Metafore

Negli anni ’70, durante i primi anni di costruzione e di rinascita dopo il tempo dell’Architettura Radicale, Ettore Sottsass incontra Eulalia Grau, sua compagna dal 1970 per sei anni di vita seminomade tra lo studio di Milano e le peregrinazioni in giro tra i deserti di pietra e le valli selvagge della Spagna. Nascono qui le prime fotografie chiamate più tardi Metafore.

Dopo il periodo di analisi e riflessione critica, “di meditazione introversa, di purificazione e sgombro di tutto quello che erano le leggi, le consuetudini e il vocabolario della cultura razionalista” - periodo in cui aveva quasi smesso di progettare e come lui stesso scrive aveva “voglia di scappare” - Ettore Sottsass sentiva la necessità di “ristabilire un rapporto fisico con il cosmo, unico ambiente reale, proprio perché non è misurabile..”, sentiva di dover riconquistare i gesti microscopici, le azioni elementari, il senso della propria posizione.

Ed è proprio durante questi viaggi che Sottsass comincia a “fare costruzioni”, fotografa, interviene con pochi segni sul paesaggio, sceglie spaghi, pezzetti di legno, paletti, nastrini, scatole di cartone, foglie, rami, sassi, strisce di stoffa. Per il momento l’uomo, perfettamente integrato nel cosmo non è visibile nel paesaggio, anche se le sue domande rimbombano contro montagne vuote e dentro deserti immobili. Nel 1974 viene invitato a partecipare alla mostra di apertura del Coper Hewitt a New York, prevista per il 1976, quest’occasione lo porta a definire il lavoro, a decidere i titoli, a scegliere i temi e le fotografie.

I primi tre gruppi di fotografie, Disegni per i destini dell’uomo, Disegni per i diritti dell’uomo, Disegni per le necessità degli animali, scattate tra il 1972 ed il 1974, sono quelle esposte al Coper Hewitt di New York.
Le fotografie appartengono ad un tema generale ed hanno ognuna un titolo che dichiara o commenta situazioni di fatto, oppure indica un’alternativa che porta inevitabilmente la frase a finire con un punto interrogativo. Le domande si susseguono con insistenza, indagando il rapporto tra la gente, i pensieri e lo spazio in cui si collocano.

Nel 1976, in coincidenza con la conclusione della storia con Eulalia Grau, Sottsass interrompe i viaggi in Spagna e riprende un rapporto più regolare con il lavoro a Milano, ma continuerà comunque a viaggiare sempre intensamente: America, Grecia, Medio Oriente, Italia, e a creare le ultime due serie di Metafore: Fidanzati e Decorazioni, tra il 1977 ed il 1978.

I temi riguardano sempre l’architettura come sfondo e supporto dell’esistenza, ma ricompare l’uomo, più o meno attrezzato fisicamente e culturalmente, a disagio in un mondo impassibile che continua a tacere.
La serie Decorazioni è la più metafisica ed allusiva, la più struggente; le fotografie di questa serie non interrogano più, non indagano, hanno riconosciuto l’impermanenza e le rendono omaggio. La decorazione torna ad essere non soltanto un gesto formale, ma una predilezione, una nostalgia, un rito.

Ettore Sottsass nasce a Innsbruck, in Austria nel 1917. Si laurea in architettura al Politecnico di Torino nel 1939. Nel 1947 apre a Milano uno studio professionale dove si occupa di progetti di architettura e di design.
In parallelo con la sua produzione progettuale sviluppa la sua attività culturale. Ettore Sottsass partecipa a diverse edizioni della Triennale di Milano, espone in mostre collettive e personali in Italia e all'estero. Nel 1958 inizia la sua collaborazione con Olivetti come consulente per il design, collaborazione che durerà per oltre trent’ anni e che gli frutterà tre Compassi d’Oro per il design. Ha disegnato tra l'altro, nel 1959, il primo calcolatore elettronico italiano, e in seguito varie periferiche e macchine per scrivere elettriche e portatili come Praxis, Tekne, e Valentine.

Dopo un lungo giro di conferenze nelle università inglesi, nel 1976 gli é stata conferita la laurea honoris causa dal Royal College of Art di Londra. Nel 1981 ha dato inizio, con collaboratori, amici e architetti di fama internazionale al gruppo Memphis, che è diventato in breve il simbolo del 'nuovo design' e un riferimento per le avanguardie contemporanee. Un anno dopo ha fondato lo studio Sottsass Associati con il quale prosegue la sua attività di architetto e designer.

Sue opere e progetti fanno parte delle collezioni permanenti di importanti musei di vari paesi, come: Museum of Modern Art di New York, Metropolitan Museum di New York, Centre Georges Pompidou di Parigi, Musée des Arts Décoratifs di Parigi, Victoria & Albert Museum di Londra, il Musée des Arts Décoratifs di Montreal, Israel Museum di Gerusalemme, National Museum di Stoccolma, ecc...

Tra gli ultimi riconoscimenti che gli sono stati conferiti si segnalano: nel 1992 la nomina a Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese, nel 1993 la laurea honoris causa dalla Rhode Island School of Design negli Stati Uniti, nel 1994 il premio IF Award Design dall'Industrie Forum Design di Hannover, nel 1996 la nomina a Honorary Doctor del Royal College of Art di Londra e l’Award Prize dal Brooklyn Museum di New York, nel 1997 l’Oribe Award dalla città di Gifu in Giappone, nel 1999 la laurea ad honorem dalla Glasgow School of Art, nel 2001 le lauree ad honorem dal London Institut of Art e dal Politecnico di Milano.
Sempre nel 2001 è stato nominato Grande Ufficiale per l'Ordine al Merito dal Presidente della Repubblica Italiana.

Inaugurazione Sabato 12 Maggio 2007 ore 18

Galleria Enrico Fornello
via Paolini, 27 - Prato
Orario: dal Martedì al Sabato 11:00 - 13:00/15:00 - 20:00
Ingresso libero

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