Galleria Sonia Rosso
Torino
via Giulia di Barolo, 11/h
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Alice Guareschi
dal 14/5/2007 al 19/7/2007
Da martedi' a sabato dalle 15 alle 19 o su appuntamento

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Alice Guareschi



 
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14/5/2007

Alice Guareschi

Galleria Sonia Rosso, Torino

Passangers to be seated during the voyage. "Mi interessano gli spazi tra le cose. Tra le parole, tra le immagini. Tra pensieri apparentemente contraddittori. Soluzioni o certezze assolute non ne ho, come potrei? ma a volte nel rapporto tra le cose, nell'intuirne le geometrie, e nelle prospettive di sguardo che le inquadrano, trovo delle risposte" A. Guareschi


comunicato stampa

Passangers to be seated during the voyage

---english below

SR: "Passangers to be seated during the voyage": volutamente hai lasciato l'errore…

AG: L'errore è un indizio che il viaggio di cui si parla ha forse più a che vedere con una dimensione mentale che non con uno spostamento fisico vero e proprio. La sgrammaticatura della frase e l'incrocio bislacco tra due lingue aprono uno spazio e un tempo paralleli al senso primo delle parole, che, sottratti a qualsiasi contenuto o contesto, si prestano così a fare da incipit a una storia.

SR: Tra le opere in mostra, l'idea del labirinto e la spirale mi sembra contribuiscano alla sensazione di un viaggio non lineare e non realistico. La figura della spirale è interessante perché non ha una fine, come se le cose non si chiudessero; è un cerchio infinitamente aperto di cui è impossibile la quadratura.

AG: Infatti. Sia la spirale che il labirinto sono forme che si portano dietro un movimento. Coreografie astratte, figure potenziali. E in entrambe c'è un'idea di perdita, di incertezza, unita al dubbio che potrebbe trattarsi anche di un gioco in realtà, e che forse vale la pena continuare a cercare.

SR: Spesso nei tuoi lavori c'è una repulsione per la certezza a favore della leggerezza e del gioco: non ci sarebbe mai un'unica soluzione, mai una sola risposta possibile. Mi sembra che questo aspetto sia presente anche in alcuni lavori in mostra...

AG: Mi interessano gli spazi tra le cose. Tra le parole, tra le immagini. Tra pensieri apparentemente contraddittori. Soluzioni o certezze assolute non ne ho, come potrei? ma a volte nel rapporto tra le cose, nell'intuirne le geometrie, e nelle prospettive di sguardo che le inquadrano, trovo delle risposte. Da qui gli specchi.

SR: C'è una frase in mostra, scritta con il neon: "Non ricordare non aver dimenticato"...

AG: Consapevolezza e leggerezza, e in mezzo c'è il presente.

---english

SR: "Passangers to be seated during the voyage": you have purposely left the mistake. …


AG: This error is a clue that the voyage concerned is more a mental dimension that a true physical movement. The incorrect grammatical structure of the sentence and the strange cross-reference of two languages, open up a space and time aspect parallel to the original meaning of the words, which removed from their actual content or context, form the introduction to a story.

SR: Amongst the works on show, the idea of a labyrinth and a spiral gives rise to a feeling of a non-linear and non-realistic voyage. The spiral shape is particularly interesting because it has no ending, as if there is no conclusion, thereby creating a constantly open circle which cannot be enclosed.

AG: This is true. Both the spiral and the labyrinth are shapes that have an intrinsic movement. Abstract choreographies, potential figures. Both give the idea of loss, uncertainty and doubt, which could also relate to a real situation, in which a continued search is advisable.

SR: Often your works reflect a kind of rejection of certainty in favour of a playful, light-hearted touch. So that there is never a single solution, or a single possible response. It would appear that this aspect is also reflected in some of the works on show…

AG: I am interested in the space between things. Between words and images. Between apparently contradictory thoughts. I certainly have no solutions or sure solutions, how could I? Although sometimes in the relationships between things, in interpreting the geometry and in the perspectives of the outlook used in their description, I find answers. From there the mirrors.

SR: There is also a phrase that appears in the exhibition in neon lights: "Do not remember, not having forgotten"...

AG: Conscience and a light-hearted touch, with the present in the middle.

Galleria Sonia Rosso
Via Giulia di Barolo 11/h - Torino
Orari: da martedi' a sabato dalle 15 alle 19 o su appuntamento
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