Castello di Rivoli
Rivoli (TO)
piazza Mafalda di Savoia
011 9565222 FAX 011 9565231
WEB
Due mostre
dal 21/5/2007 al 8/9/2007
da martedì a giovedì ore 10 – 17; venerdì, sabato e domenica ore 10 – 21
011 9565220

Segnalato da

Manuela Vasco




 
calendario eventi  :: 




21/5/2007

Due mostre

Castello di Rivoli, Rivoli (TO)

Bruce Nauman - Una rosa non ha denti. La rassegna e' la prima retrospettiva dedicata agli anni trascorsi dall'artista nella Baia di San Francisco e presenta l'intera gamma delle opere del periodo giovanile a partire dagli anni 60. In mostra piu' di 100 opere, parte delle quali mai esposte, tra cui disegni, sculture, scritte al neon, fotografie, film, video, opere sonore e testuali, installazioni, libri d'artista. Dalla terra alla Luna (parte II): rievocando il titolo del celebre romanzo di Jules Verne, la collettiva presenta opere che indagano le molteplici accezioni relative al viaggio.


comunicato stampa

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Una rosa non ha denti

a cura di Constance M. Lewallen

Una rosa non ha denti: Bruce Nauman negli anni Sessanta è la prima grande rassegna dedicata esclusivamente ed in maniera approfondita alla produzione artistica di Bruce Nauman negli anni Sessanta, periodo in cui l’artista getta le fondamenta di tutto il suo innovativo lavoro futuro. La mostra presenta una serie di opere inedite frutto di un’approfondita ricerca. Dopo la presentazione al BAM/PFA Berkeley Art Museum e Pacific Film Archive, la retrospettiva viene ora allestita al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, unica sede espositiva in Europa. Successivamente la rassegna verrà ospitata presso The Menil Collection di Houston, Texas, dal 12 ottobre 2007 al 13 gennaio 2008.

Considerato uno dei più influenti tra gli artisti contemporanei, Bruce Nauman è nato il 6 dicembre 1941 a Fort Wayne, Indiana. Studia arte, matematica e fisica all’Università del Wisconsin di Madison dal 1960 al 1964 e, successivamente, all’Università della California a Davis dove si laurea nel 1966. Iniziata l’attività artistica, già nel 1964 abbandona la pittura e passa ben presto ad un’impostazione concettuale, allontanandosi dal formalismo dominante della Pop Art e del Minimalismo. Si dedica alla sperimentazione con la scultura e la performance e collabora con William Allan e Robert Nelson a progetti di film.

Dal 1966 al 1968 insegna al San Francisco Art Institute per poi trasferirsi nella California del Sud alla fine del 1969. L’anno successivo Nauman è docente all’Università della California, a Irvine. Nel 1979 si trasferisce nel New Mexico. Bruce Nauman tiene la sua prima personale nel 1966 alla Nicholas Wilder Gallery a Los Angeles e dal 1968 una serie di mostre presso Leo Castelli Gallery a New York e la Konrad Fischer Galerie di Düsseldorf. Sempre nel 1968 viene invitato per la prima volta a Documenta a Kassel e, nello stesso periodo, riceve un premio dal National Endowment for the Arts che gli permette di lavorare per un anno a New York.

Nauman è invitato a tutte le più significative esposizioni di Anti-form e Arte Concettuale come Eccentric Abstraction (1966), Prospect 68 (1968), When Attitudes Become Form (1969), e 9 at Castelli (1969). E’ presente nella grande mostra conceptual art arte povera land art che si tiene a Torino alla Galleria Civica d’Arte Moderna nel 1970. La conferma del successo internazionale si ha nel 1972 quando il Los Angeles County Museum of Art di Los Angeles e il Whitney Museum of American Art di New York gli dedicano una personale, la prima organizzata da musei, che viene presentata in diverse sedi negli USA e in Europa. Una grande retrospettiva sull’opera dell’artista è stata organizzata dal Walker Art Center di Minneapolis ed è stata presentata negli Stati Uniti e in Europa dal 1993 al 1995.

Tra i riconoscimenti internazionali Nauman ha ricevuto, nel 1999, il Leone d’Oro alla XLVIII Biennale di Venezia e, nel 2004, gli è stato conferito il Praemium Imperiale Prize for Visual Arts, Giappone.
Bruce Nauman è considerato dalla critica internazionale uno dei più grandi artisti viventi. La sua ricerca, vicina alle istanze concettuali e post-minimaliste, indaga sull’uso del corpo come elemento espressivo in relazione allo spazio, nonché sul rapporto tra arte e linguaggio. Il New York Times ha recentemente scritto: “Pioniere della video arte e della performance post-minimalista e scultore dalla versatilità apparentemente illimitata, Nauman è famoso e ammirato dalla critica fin dalla prima entrata in scena (…) e il suo lavoro esplica da sempre un’importante influenza sull’arte contemporanea.”

La mostra
La rassegna è la prima retrospettiva dedicata agli anni trascorsi da Nauman nella zona della Baia di San Francisco e presenta l’intera gamma delle opere del periodo giovanile a partire dagli anni Sessanta, periodo in cui l’artista getta le fondamenta di tutto il suo innovativo lavoro futuro. Una rosa non ha denti: Bruce Nauman negli anni Sessanta, a cura di Constance M. Lewallen del BAM/PFA Berkeley Art Museum e Pacific Film Archive, presenta più di 100 opere, parte delle quali mai esposte, tra cui disegni, sculture, scritte al neon, fotografie, film, video, opere sonore e testuali, installazioni, libri d’artista.

Gli anni Sessanta, periodo preso in considerazione dalla rassegna, sono fondamentali per la ricerca espressiva di Nauman. Dalla metà di questo decennio infatti l’artista realizza un “corpus” di lavori che vanno dalle sculture ai film, dagli ologrammi ai neon, dai video alle performance. Nel suo lavoro la componente concettuale e sperimentale tende a prevalere su una finalità estetica. L’artista, spesso usando l’ironia ed il gioco di parole, induce ad una riflessione sulle problematiche inerenti all’esistenza, provocando la partecipazione o la reazione del pubblico. Nel periodo iniziale della sua ricerca l’artista incomincia a elaborare sculture in creta, vetroresina, poliestere e altri materiali non tradizionali.

Crea calchi di parti del proprio corpo, inserisce tubi al neon nelle sculture e concepisce quelle scritte al neon che lo renderanno famoso. Nel 1966 realizza la prima scultura con un uso di parole paradossale (una targa di piombo recante la scritta A Rose Has No Teeth – Una rosa non ha denti), anticipando il fascino che il rapporto tra arte e linguaggio eserciterà su un’intera generazione di artisti. In questo periodo Nauman pone le basi di tutti i più importanti film e video della prima parte della sua produzione ed è il primo artista in assoluto a includere video in una esposizione. Degli anni Sessanta sono anche le sue prime fotografie, la sperimentazione con opere sonore e olografiche e l’uso del proprio corpo come soggetto. Verso la fine del decennio l’artista inizia a lavorare ai primi videocorridoi interattivi.

Una rosa non ha denti: Bruce Nauman negli anni Sessanta costituisce un’opportunità di ricerca unica sulla storia artistica di Nauman, alla sua influenza e ai suoi contributi all’arte contemporanea. Durante la preparazione della mostra la curatrice Constance M. Lewallen ha intervistato più di quaranta persone che collaborarono con l’artista in quegli anni. La ricerca ha anche permesso di scoprire nuove opere, tra cui un gruppo di venticinque disegni, una scultura in vetroresina conservata per anni da un compagno di classe e dimenticata dall’artista stesso, e una serie di quattro film. Grazie alle conversazioni tra Lewallen e il fotografo Jack Fulton, che collaborò con Nauman negli anni Sessanta, è stata scoperta una serie di foto (conservate per anni nella cantina di Fulton) relative a Studies for Holograms, serigrafie del 1970. Fulton ha anche ritrovato diverse fotografie da lui scattate a Nauman nel suo studio di San Francisco, ora pubblicate nel catalogo della mostra.

Tra i lavori in mostra figurano esempi delle prime sculture in fibra di vetro e resina del 1965, sculture di gomma del 1966 e la prima opera in cui l’artista utilizza il neon: la ‘mappatura’ del proprio corpo intitolata Neon Templates of the Left Half of My Body Taken at Ten-Inch Intervals (Modelli in neon della metà sinistra del mio corpo presi a intervalli di venticinque centimetri, 1966). La retrospettiva prosegue con la famosa spirale di testo in neon The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths (Il vero artista aiuta il mondo rivelando verità mistiche, 1967), oggi considerata tra le opere emblematiche dell’arte contemporanea nel XX secolo. Nelle sue performance e film degli anni Sessanta, Nauman evidenzia la complessità dei processi di percezione non solo visiva ma psicologica e fisica, suggerendo ossessione, claustrofobia, disorientamento, confusione. Alla fine degli anni Sessanta, l’artista volge la sua indagine verso la creazione di spazi scultorei che provochino nello spettatore gli stessi turbamenti che egli aveva indagato in anni precedenti come performer. Crea il primo Performance Corridor nel 1969, ora parte della collezione del Solomon R. Guggenheim Museum di New York e in mostra a Rivoli.

Catalogo
Il catalogo illustrato di 256 pagine, pubblicato dalla University of California Press, apporta un significativo contributo all’attuale conoscenza dell’artista e dei movimenti attivi nella zona della Baia di San Francisco negli anni Sessanta. L’analisi di questo periodo del percorso artistico di Bruce Nauman si avvale dei saggi di Anne M. Wagner, docente di storia dell’arte all’UC di Berkeley; di Robert Storr, critico e già curatore al MoMA di New York, direttore della LII Biennale di Venezia; del curatore e scrittore Robert R. Riley e della curatrice della mostra Constance M. Lewallen.

Conferenza
Martedì 22 maggio alle ore 18.00, in occasione dell’inaugurazione della mostra, si terrà una conferenza di Constance M. Lewallen sull’opera di Bruce Nauman.

La mostra a Berkeley è stata realizzata grazie al contributo di Henry Luce Foundation, Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, National Endowment for the Arts. Un ringraziamento particolare a Terra Foundation for American Art per la presentazione a Rivoli. L’esposizione è stata organizzata da University of California, Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive.

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Dalla terra alla luna: metafore di viaggio (Parte II)

Rievocando il titolo del celebre romanzo di Jules Verne, la mostra Dalla terra alla luna: metafore di viaggio presenta opere che indagano, ciascuna in maniera originale, le molteplici accezioni relative al viaggio, concetto approfondito nella loro ricerca espressiva da alcuni tra i protagonisti dell’arte contemporanea. Nelle opere esposte si manifesta infatti il potere dell’immaginazione di aprire nuovi territori e la capacità dell’arte di fornire modelli di interpretazione del reale o di prefigurarlo.

Con l’intenzione di esporre adeguatamente l’ampiezza del progetto culturale che il Museo sta costruendo grazie al costante e generoso apporto della Fondazione CRT Progetto per l’Arte Moderna e Contemporanea, la mostra è articolata in due parti che verranno aperte al pubblico rispettivamente il 4 aprile e il 23 maggio 2007. La rassegna propone un percorso inedito attraverso opere della collezione permanente, molte delle quali acquisite recentemente e presentate per la prima volta al pubblico.

Saranno esposte oltre cinquanta tra opere e grandi installazioni realizzate dalla fine degli anni Sessanta ad oggi da artisti come Mario Airò, Giovanni Anselmo, Massimo Bartolini, Gabriele Basilico, Lothar Baumgarten, John Bock, Alighiero Boetti, Jem Cohen, Enzo Cucchi, Roberto Cuoghi, Gino De Dominicis, Thomas Demand, Mario Giacomelli, Rebecca Horn, Roni Horn, Pierre Huyghe, William Kentridge, Anselm Kiefer, Kim Sooja, Mario Merz, Claes Oldenburg - Coosje van Bruggen, Charlemagne Palestine, Giulio Paolini, Thomas Ruff, Thomas Struth, Grazia Toderi, Bill Viola, Yang Fudong, Gilberto Zorio.

Immagine: Bruce Nauman

Inaugurazione martedì 22 maggio 2007 ore 19

Castello di Rivoli
p.zza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO)
Orarioda martedì a giovedì ore 10 – 17; venerdì, sabato e domenica ore 10 – 21
Ingresso euro 6.50 intero, euro 4.50 ridotto


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Two exhibitions

A Rose Has No Teeth: Bruce Nauman in the 1960s
&
From the Earth to the Moon: Metaphors for Travel


A Rose Has No Teeth: Bruce Nauman in the 1960s
May 23 - September 9, 2007

Curator: Constance M. Lewallen

The Castello di Rivoli will host, as the sole European venue, the first major exhibition to focus solely on the early works of Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana, 1941). The exhibition began its tour in January 2007 at the Berkeley Art Museum and will be followed, after Rivoli, by a last presentation at The Menil Collection in Houston, Texas in October 2007. Amongst the foremost experimental artists of the 1960s and 1970s, Nauman created sculpture, drawing, performance work, videos, films and environments in works that continue to echo in innumerable younger artists round the world. This exhibition is the fruit of research in close conjunction with the artist and many of those who were his friends in the mid to late 1960s, with a particular focus on the years he spent in California as a student. In the 17th century galleries of the Manica Lunga at Castello di Rivoli, some of Nauman’s most significant early works will be exhibited, including some that have never been seen befor e. Amongst the artworks on view are some of the artist’s first fiberglass and resin sculptures of 1965, some of his works in rubber of 1966 and his first work using neon – the ‘mapping’ of his body Neon Templates of the Left Half of My Body Taken at Ten-Inch Intervals (1966). The exhibition continues with the challenging neon spiral The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths (1967), considered today amongst the most iconic works of art of the twentieth century. In his performances and films of the 1960s, Nauman highlights the complexity of the processes of perception – both in its psychological and physical manifestations and he explores obsession, claustrophobia, disorientation and confusion. At the end of the 1960s, the artist shifted his research towards the creation of sculptural spaces that cause effects in the audience similar to those experimented earlier in his performances. He created the first Performance Corridor in 1969, also on view in this exhibition.

The exhibition in Berkeley was made possible thanks to support from the Henry Luce Foundation, the Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, and the National Endowment for the Arts.
We are particularly grateful to the Terra Foundation for American Art for the presentation in Rivoli.
The exhibition has been organized by the University of California, Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive.


From the Earth to the Moon: Metaphors for Travel

Curator: Marcella Beccaria

Part I. Dates: April 4 – August 26, 2007
Part II. Dates: May 23 – August 26, 2007

Evoking the title of Jules Verne’s novel, which recent polemics on the actual conquest of the Moon seem to make made even more prophetic, From the Earth to the Moon: Metaphors for Travel presents works that investigate, each in its own original way, the different meanings of the voyage. The exhibition proposes a new interpretation of some works in the permanent collection, many of which were recently acquired and are being presented to the public for the first time. In order to adequately exhibit the breadth of the cultural project that the Museum is developing, with the continuous and generous support of Fondazione CRT Progetto Arte Moderna e Contemporanea, the exhibition is organized into two sections. After Part I, which opened to the public on April 4, Part II of the exhibition will open on May 23, 2007.

The works exhibited in the second part of the show investigate the imagination’s power to open up new territories and art’s capacity to provide models for interpreting or even presaging reality. The exhibition includes over fifty works and large-scale installations by Mario Airò, Giovanni Anselmo, Massimo Bartolini, Gabriele Basilico, Lothar Baumgarten, John Bock, Alighiero Boetti, Jem Cohen, Enzo Cucchi, Roberto Cuoghi, Gino De Dominicis, Thomas Demand, Mario Giacomelli, Rebecca Horn, Roni Horn, Pierre Huyghe, William Kentridge, Anselm Kiefer, Kim Sooja, Mario Merz, Claes Oldenburg - Coosje van Bruggen, Charlemagne Palestine, Giulio Paolini, Thomas Ruff, Thomas Struth, Grazia Toderi, Bill Viola, Yang Fudong and Gilberto Zorio.

The exhibition has been made possible through the support of Fondazione CRT Progetto Arte Moderna e Contemporanea.

Image: Bruce Nauman

For information
Press Office, Castello di Rivoli Museum of Contemporary Art, tel.+39/011.9565209 - 211, fax +39/011.9565231 e-mail: press@castellodirivoli.org, s.bertalot@castellodirivoli.org

Press preview: Monday May 21, 2007 - 11.30 a.m.
Opening Thursday May 22, 2007 - 7 p.m.

Castello di Rivoli Museum of Contemporary Art
Piazza Mafalda di Savoia - 10098 Rivoli (Torino) - Italia
Opening hours:
Tuesday to Thursday 10 a.m.- 5 p.m.
Friday to Sunday 10 a.m.- 9 p.m
Admission:
Regular admission: euro 6.50
Reductions for children aged 11-14, senior citizens, teachers, students, the disabled, military personnel, cultural associations and other organizations.
Free admission to children under 11.

IN ARCHIVIO [128]
Rachel Rose
dal 5/11/2015 al 9/1/2016

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