Galleria 1000eventi
Milano
via Porro Lambertenghi, 3
02 66823916 FAX 02 66823916
WEB
Annee' Olofsson
dal 19/9/2001 al 10/11/2001
02 8053920 FAX 02 8053923

Segnalato da

1000 Eventi



approfondimenti

Anneè Olofsson



 
calendario eventi  :: 




19/9/2001

Annee' Olofsson

Galleria 1000eventi, Milano

La galleria 1000eventi presenta la prima personale in Italia di Annee' Olofsson. L'artista espone in questa occasione due nuovi lavori, la serie di fotografie Parasites (2001) e il video Karoshi (2001) in anteprima assoluta, oltre a due videoproiezioni You Need Her and You Want Her Golden Hair. (2000) e Head over Heels (2000) gia' presentate all'ultima Biennale di Venezia nella mostra Sets: Performing Surfaces, in collaborazione con International Artists Studio Program in Sweden.


comunicato stampa

La galleria 1000eventi presenta la prima personale in Italia di Anneè Olofsson. L'artista espone in questa occasione due nuovi lavori, la serie di fotografie "Parasites" (2001) e il video "Karoshi" (2001) in anteprima assoluta, oltre a due videoproiezioni "You Need Her and You Want Her Golden Hair." (2000) e "Head over Heels" (2000) già presentate all'ultima Biennale di Venezia nella mostra 'Sets: Performing Surfaces', in collaborazione con International Artists Studio Program in Sweden.

I soggetti ricorrenti nelle fotografie e nei video della Olofsson sono spesso veri ritratti di famiglia, in cui l'artista e i suoi genitori rappresentano al tempo stesso protagonisti reali e attori di una messa in scena che enfatizza le relazioni sociali e personali, lo scambio di ruoli e la formazione delle identità: in particolare l'attenzione dell'artista è rivolta a ciò che potrebbe accadere se trasgredissimo ai nostri ruoli all'interno della famiglia. E' il caso appunto dei due video presenti in mostra You Need Her and You Want Her Golden Hair. (2000) e Head over Heels (2000).

Nel primo l'immagine è fissa su una stanza vuota in cui sta dormendo una giovane donna, l'artista stessa, rivolta con la schiena all'osservatore; accanto a lei una donna più vecchia, la madre, legge allo spettatore una delle lettere d'amore ricevute dalla ragazza, mettendo in tal modo a nudo la vita privata della giovane donna, come piccolo segreto di famiglia. Nel secondo una tragicomica coppia, l'artista e suo padre, sta ballando un rock'n'roll; la ragazza tenta disperatamente di seguire l'uomo non conoscendo i passi, facendosi trascinare come una figura senza vita. L'artista si mette dunque in gioco come un attore che recita la propria vita, costruendo così uno strano, labirintico scenario fatto di specchi in cui si confondono diversi riflessi, al punto che lo spettatore si trova alla fine completamente spiazzato.

La freddezza delle immagini che gradualmente evoca sensazioni irreali è ancora il tema dominante della serie di tre fotografie Parasites in cui l'artista, come in un brutto sogno, cerca invano di fare delle azioni con protesi artificiali al posto delle braccia e delle gambe; e ancora il video Karoshi (neologismo giapponese che significa morte improvvisa o totale collasso del corpo) nel quale la Olofsson è ripresa all'alba durante una passeggiata in una strada deserta di una città contemporanea; la donna è felice, vestita elegantemente e porta con sé alcuni pacchi senza marchi identificativi di alcune boutiques; dall'immagine della donna serena e sorridente, la camera si sposta improvvisamente su di lei distesa a terra, morta improvvisamente per strada , i pacchi sparsi da cui è caduto il loro contenuto: le protesi del suo 'finto' corpo.

Anneè Olofsson, nata a Hässleholm in Svezia nel nel 1966, vive e lavora tra Stoccolma e New York. Il suo lavoro è stato recentemente presentato oltre alla Biennale di Venezia, nella mostra "Sets: Performing Surfaces" curata da Sarah Arrhenius per lo IASPIS (Magazzini del Sale), alla Biennale di Valencia nella sezione Videorom e da settembre alla IX Biennale Internazionale di Fotografia di Torino. Ha esposto in una serie di mostre internazionali lo scorso anno tra le quali le personali alla Marianne Boesky Gallery di New York, alla Schaper Sundberg Galleri di Stoccolma, oltre alla collettiva 'Park, Momentum 2000' a Moss in Svezia.

Inaugurazione giovedì 20 settembre 2001, ore 18.30

Orari: martedì-sabato 10 - 13 15.30 - 19.30
lunedì e festivi su appuntamento

Immagine:
Anneè Olofsson, Parasites 2001
C-print, ed. 6, cm. 140 x 140

Galleria 1000eventi
Via del Lauro 3 I-20121 Milano
tel. +39.02.8053920 fax +39.02.8053923

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