La galleria 1000eventi presenta la prima personale in Italia di Annee' Olofsson. L'artista espone in questa occasione due nuovi lavori, la serie di fotografie Parasites (2001) e il video Karoshi (2001) in anteprima assoluta, oltre a due videoproiezioni You Need Her and You Want Her Golden Hair. (2000) e Head over Heels (2000) gia' presentate all'ultima Biennale di Venezia nella mostra Sets: Performing Surfaces, in collaborazione con International Artists Studio Program in Sweden.
La galleria 1000eventi presenta la prima personale in Italia di Anneè Olofsson.
L'artista espone in questa occasione due nuovi lavori, la serie di fotografie
"Parasites" (2001) e il video "Karoshi" (2001) in anteprima assoluta, oltre a
due videoproiezioni "You Need Her and You Want Her Golden Hair." (2000) e "Head
over Heels" (2000) già presentate all'ultima Biennale di Venezia nella mostra
'Sets: Performing Surfaces', in collaborazione con International Artists Studio
Program in Sweden.
I soggetti ricorrenti nelle fotografie e nei video della Olofsson sono spesso
veri ritratti di famiglia, in cui l'artista e i suoi genitori rappresentano al
tempo stesso protagonisti reali e attori di una messa in scena che enfatizza le
relazioni sociali e personali, lo scambio di ruoli e la formazione delle
identità : in particolare l'attenzione dell'artista è rivolta a ciò che potrebbe
accadere se trasgredissimo ai nostri ruoli all'interno della famiglia. E' il
caso appunto dei due video presenti in mostra You Need Her and You Want Her
Golden Hair. (2000) e Head over Heels (2000).
Nel primo l'immagine è fissa su
una stanza vuota in cui sta dormendo una giovane donna, l'artista stessa,
rivolta con la schiena all'osservatore; accanto a lei una donna più vecchia, la
madre, legge allo spettatore una delle lettere d'amore ricevute dalla ragazza,
mettendo in tal modo a nudo la vita privata della giovane donna, come piccolo
segreto di famiglia. Nel secondo una tragicomica coppia, l'artista e suo padre,
sta ballando un rock'n'roll; la ragazza tenta disperatamente di seguire l'uomo
non conoscendo i passi, facendosi trascinare come una figura senza vita.
L'artista si mette dunque in gioco come un attore che recita la propria vita,
costruendo così uno strano, labirintico scenario fatto di specchi in cui si
confondono diversi riflessi, al punto che lo spettatore si trova alla fine
completamente spiazzato.
La freddezza delle immagini che gradualmente evoca sensazioni irreali è ancora
il tema dominante della serie di tre fotografie Parasites in cui l'artista, come
in un brutto sogno, cerca invano di fare delle azioni con protesi artificiali al
posto delle braccia e delle gambe; e ancora il video Karoshi (neologismo
giapponese che significa morte improvvisa o totale collasso del corpo) nel quale
la Olofsson è ripresa all'alba durante una passeggiata in una strada deserta di
una città contemporanea; la donna è felice, vestita elegantemente e porta con sé
alcuni pacchi senza marchi identificativi di alcune boutiques; dall'immagine
della donna serena e sorridente, la camera si sposta improvvisamente su di lei
distesa a terra, morta improvvisamente per strada , i pacchi sparsi da cui è
caduto il loro contenuto: le protesi del suo 'finto' corpo.
Anneè Olofsson, nata a Hässleholm in Svezia nel nel 1966, vive e lavora tra
Stoccolma e New York. Il suo lavoro è stato recentemente presentato oltre alla
Biennale di Venezia, nella mostra "Sets: Performing Surfaces" curata da Sarah
Arrhenius per lo IASPIS (Magazzini del Sale), alla Biennale di Valencia nella
sezione Videorom e da settembre alla IX Biennale Internazionale di Fotografia di
Torino. Ha esposto in una serie di mostre internazionali lo scorso anno tra le
quali le personali alla Marianne Boesky Gallery di New York, alla Schaper
Sundberg Galleri di Stoccolma, oltre alla collettiva 'Park, Momentum 2000' a
Moss in Svezia.
Inaugurazione giovedì 20 settembre 2001, ore 18.30
Orari: martedì-sabato 10 - 13 15.30 - 19.30
lunedì e festivi su appuntamento
Immagine:
Anneè Olofsson, Parasites 2001
C-print, ed. 6, cm. 140 x 140
Galleria 1000eventi
Via del Lauro 3 I-20121 Milano
tel. +39.02.8053920 fax +39.02.8053923