Pensata, concepita e realizzata in collaborazione con la pittrice Marlene Dumas, Strippinggirls rappresenta un momento particolare nella parabola artistica di Corbijn che dopo aver ritratto per venticinque anni musicisti e cantanti, attori e personaggi dello star system era alla ricerca di un progetto che lo conducesse verso altre e nuove direzioni.
Pensata, concepita e realizzata in collaborazione con la pittrice
Marlene Dumas, STRIPPINGGIRLS rappresenta un momento particolare nella
parabola artistica di CORBIJN che dopo aver ritratto per venticinque
anni musicisti e cantanti, attori e personaggi dello star system era
alla ricerca di un progetto che lo conducesse verso altre e nuove
direzioni.
L'incontro e l'amicizia con Marlene Dumas, pittrice sudafricana
residente ad Amsterdam, li ha così condotti ad un'idea di lavoro comune:
le ballerine di striptease che animano con i loro show i teatri e i club
della capitale olandese.
Ma per CORBIJN (così come per la Dumas) STRIPPINGGIRLS è molto di più
che una semplice ed immediata trascrizione o descrizione (fotografica o
pittorica) di una stimolazione erotica affrontata con oggettività e
distacco. Infatti le ragazze che si esibiscono e le situazioni
rappresentate costituiscono solo il punto di partenza, la materia grezza
per il lavoro del fotografo (e della pittrice).
Ed in questo senso l'idea di STRIPPINGGIRLS non nasce certo
dall'intenzione di suggerire una discussione sul rapporto tra fotografia
e pittura, quanto piuttosto dalla curiosità di due artisti di porsi di
fronte ad uno stesso soggetto nelle stesse condizioni ma con media
diversi, e vederne poi i risultati.
Presentando in questa mostra tre diversi formati fotografici, ANTON
CORBIJN paragona l'idea stessa di peepshow e striptease a quella dei
freak show di un tempo, concentrandosi sull'idea di voyeurismo e, in
particolare, sulle aspettative che il voyeur si crea. Così, in uno dei
formati, CORBIJN ha utilizzato il computer per ritoccare
impercettibimente le foto; solo ad un secondo sguardo ci si rende conto
di alcune insolite anormalità . In un'altra serie ha coniugato l'immagine
alla parola scritta (quelle parole a quattro lettere che in Inghilterra
hanno quasi sempre delle connotazioni erotiche) per dare spazio ad
ambiguità interpretative.
In realtà STRIPPINGGIRLS è tanto per CORBIJN che per la Dumas un punto
di dialogo e di comunicazione fra artisti su un soggetto di comune
fascino: il corpo umano femminile in tutte le sue forme ed espressioni.
ANTON CORBIJN nasce nel 1955 a Strijen, Olanda. Nel 1972, affascinato
dal mondo musicale, durante un concerto dal vivo scatta le sue prime
fotografie. Nel 1979 lÃamore per la musica lo spinge a trasferirsi a
Londra dove entra subito in contatto con le band ed il sound più
originale del momento (Post Punk, Joy Division, Magazine, PIL Ltd.,
ecc.). L'amore per la musica diviene amore per la fotografia.
Dopo il 1985 fotografa principalmente personaggi del mondo dello
spettacolo, sia per ricerca personale che per numerose riviste e
magazines (Vogue, Rolling Stones, Details, Icon, The Independent
Magazine, W Magazine, Harpers Bazaar, LA Style, Entertainment Weekly,
Stern, Wiener, Actuel, Elle, Glamour, Max). Appaiono i suoi primi
ritratti di musicisti e attori (U2, REM, Lee Hooker, Ferry, Rolling
Stones, Cave, Depeche Mode, ecc.).
Parallelamente inizia a girare come regista i suoi primi video-clip (a
tutt'oggi oltre 60) per gli artisti più disparati (Nirvana, Joni
Mitchell, Front 242, Henry Rollins, Metallica, Naomi Campbell, Depeche
Mode, Johnny Cash, U2, David Silvian, Nick Cave).
Nel 1994 realizza un cortometraggio per la BBC dal titolo "Some Yo Yo
Stuff".
Viene premiato con un MTV award per il video dei Nirvana "Heart Shaped
Box".
Nel 1994 vince il Dutch Photography Award.
Nel 1998 collabora alla campagna per la rielezione del Primo Ministro
Olandese Wim Kok, lavorando inoltre per la pubblicità (BMW e Tag Heuer).
Ha pubblicato cinque libri fotografici: Famouz (1989), Allegro (1991),
Star Trak (1996), 33 Still Lives (1999), Werk (2000).
Nelle immagini di CORBIJN i soggetti sembrano distratti, solenni, alle
volte sorridenti ma allo stesso tempo appaiono velatamente costretti nei
confini della loro celebrità . Sembrano ritratti di persone serie,
sincere, catturate in momenti di tranquillità , ben lontane dalla loro
condizione di personaggi pubblici. "Mi considero un fotografo
decisamente tradizionale", dice CORBIJN. "Credo che la forza delle mie
foto stia principalmente nello stato d'animo e nelle sensazioni che
riesco a catturare nelle persone che incontro. Ma tecnicamente non credo
di essere all'avanguardia... Il mio segreto? Una Hasselblad, due
obiettivi, una sacca, e il sottoscritto".
La fotografia per CORBIJN ha sempre rappresentato una opportunità di
rottura. Fotografando CORBIJN lotta non solo contro lÃinafferrabilitÃ
del reale, ma soprattutto contro l'ambiguità insita nel miscuglio di
delusione creato dal flusso dell'immaginario. Dal momento in cui
lÃautenticità come idea originaria è stata da tempo superata, CORBIJN ha
iniziato una battaglia che avrebbe solo potuto perdere, una battaglia
contro la predominanza di immagini dell'uomo che vengono realizzate
meccanicamente senza coinvolgere l'anima. In realtà egli è alla ricerca
della bellezza e della verità nellÃuomo, ben conscio che queste possono
esistere solo nel regno della percezione emotiva. Il fatto poi che i
soggetti scelti per questa sua ricerca siano persone in grado di
controllare e canalizzare sul palcoscenico o sullo schermo vere
emozioni, ha reso ancor più difficile il suo obbiettivo.
In occasione della personale alla LipanjePuntin artecontemporanea verrÃ
presentato il volume STRIPPINGGIRLS, prodotto dal Theatermuseum di
Amsterdam nel 2000.
Inaugurazione giovedì 13 settembre dalle ore 18.30
Orario di galleria: 11.00 - 19.30 o su appuntamento. Lunedì e festivi chiuso
LIPANJEPUNTIN artecontemporanea
Via Diaz 4 · 34121 Trieste · Italia
Tel +39 040 308099 Fax +39 040 308287
info@lipanjepuntin.com