Views from an island 2006/2007
dal 18/5/2007 al 18/6/2007
Segnalato da
18/5/2007
Views from an island 2006/2007
Perlemorstrand Gallery, Sjernaroy
Espongono gli artisti Serena Nono, Daniele Bianchi e Sandro Stenico assieme alla norvegese Brit Bohme, gia' partecipanti alla seconda edizione dello stesso simposio, durante il quale hanno prodotto una serie di opere.
Serena Nono, Daniele Bianchi e Sandro Stenico + Brit Bøhme
a cura di Saverio Simi de Burgis
Nel complesso settecentesco di un’antica dogana dei fiordi del sud della Norvegia attualmente centro congressi della ridente isola di Sjernarøy con annessa la Perlemorstrand gallery, si inaugura sabato 19 maggio alle h. 12.00, la mostra Views from an island, 2006-2007, mostra organizzata da Faro Project di Stavanger e curata dal critico veneziano Saverio Simi de Burgis.
All’attuale mostra esporranno gli artisti Serena Nono, Daniele Bianchi e Sandro Stenico assieme alla norvegese Brit Bøhme, già partecipanti alla seconda edizione dello stesso simposio tenutosi nel mese di agosto del 2006 nell’isola di Nådøy. Durante tale periodo gli artisti hanno realizzato una serie di opere in loco assieme a numerosi studi poi ripresi nei mesi successivi all’interno del proprio atelier. Per l’occasione verrà inoltre presentato il volume “views from an island, 2006” che documenta il work in progress dei vari artisti durante la loro permanenza assieme a Saverio Simi de Burgis in Norvegia.
Veduta dall’isola ha voluto ancora una volta assecondare una serie di spunti che partano dal luogo in sé suggestivo dell’isola inteso come centro irradiatore per stabilire dei contatti umani, civili, spirituali, soprattutto collegati con la natura e le varie espressioni artistiche, rapporto che ha da sempre stimolato l’uomo a incentivare la sua creatività in relazione alle sue necessità di ricerca esistenziale e conoscitiva. Il progetto che è attivo dal 2004 mira a sviluppare iniziative artistico culturali in questa ridente e suggestiva area della Norvegia, la contea del Rogaland, ancora poco conosciuta e a promuovere una più ampia rassegna per il 2008, anno in cui la città di Stavanger, noto centro scandinavo per la produzione del petrolio, diventerà con Liverpool, capitale europea della cultura.
Per quanto riguarda gli artisti riscontriamo in Serena Nono, al suo esordio nella partecipazione a un simposio in cui si è confrontata con gli altri artisti presenti nell’isola di Nådøy, una pittura da sempre in sintonia con una ricerca concentrata su soggetti classici come volti, nella maggior parte ritratti, corpi ma anche paesaggi, come in questo caso, ovvi pretesti per un approfondimento estetico presente e ricollegabile alla stessa poliedrica varietà offerta creativamente dal tradizionale medium pittorico.
Per l’occasione Bianchi ha realizzato alcuni tondi centrati su tele di forma quadrata, rimando allegorico alla sua percezione dell’isola, alcuni con prevalenti di verde e di giallo, la terra, altri con predominanti di azzurro e bleu, con tutte una serie di sfumature di grigi, il cielo. Per realizzare queste due tele, l’artista ha realizzato una serie di studi, piccoli e di media dimensione, delicate tele applicate su cartoncini che documentano ulteriormente questa sua fase di ricerca che sicuramente durante il periodo di soggiorno a Nådøy, ha trovato ulteriore conferma.
Brit Bøhme è l’unica artista norvegese presente, originaria fra l’altro di Stavanger, ma attiva a Bergen. Brit è una pittrice molto appassionata profondamente motivata nella sua ricerca. Nulla è lasciato al caso. Di solito predilige le grandi dimensioni ma qui, invece, per la prima volta, affronta le sue tele en plein air e ha deciso di affrontare dipinti più ridotti.
Il suo senso del colore è istintivo e meditato allo stesso tempo, ed è molto suggestionata dai colori che incontra nei suoi viaggi all’estero, soprattutto in oriente, in particolare in Malesia, dove, come afferma, ci sono dei verdi incredibili.
Per finire Sandro Stenico, scultore, veterano del posto e membro della commissione organizzativa di Faro project, che ha scelto un sasso in granito per metà sommerso in acqua. Grazie a una vecchia rudimentale macchina lo ha sollevato e riposto a secco pronto per la sua lavorazione.
Il bel sasso tondeggiante con una particolare forma di cuore, è stato scolpito dall’artista che gli ha impresso delle suggestive fasce spiraliformi, rimando alla labirintica conchiglia, struttura primigenia, arcaica che l’artista ha inteso come esercizio di scrittura, calligrafico, essenziale allo sviluppo plastico-formale della scultura in sé. Ogni forma ne richiama un’altra: così lo scultore
usualmente procede nel suo lavoro.
Inaugurazione ore 12
Perlemorstrand Gallery
Ramsvig, 33 - Sjernaroy
Orario: tutti i giorni 10 - 18
Ingresso libero