La scultura come sfida e come destino. Questa antologica comprende le opere scultoree piu' significative e monumentali dell'artista, prestate da diversi Enti pubblici.
La scultura come sfida e come destino
Nell’occasione il poeta e critico d’arte Luciano Luisi presenterà la monografia Corrado Terracciano, la scultura come sfida e come destino, curata da Gaetano Cristino ed edita da Claudio Grenzi. La monografia comprende saggi di Gaetano Cristino, Luciano Luisi, Mario Corfiati, Dario Damato, Franco Fano, Leon Marino, Lia Masi, Pasquale Guaragnella, Èmile Marzé, Marziano Bernardi, Giulia Di Leo Catalano.
La mostra e la monografia consentono la lettura pressoché completa del corpus delle opere dell’artista foggiano, per molti anni docente presso la locale Accademia di Belle Arti, di cui è stato per qualche tempo anche direttore.
“Classico e anticlassico a un tempo, tradizionale e moderno – ha scritto Gaetano Cristino – Corrado Terracciano supera queste antinomie ancorando le sue arditezze concettuali, le sue rivolte e i suoi sberleffi contro i luoghi comuni all’antica sapienza plasmatrice di forme. La scultura è per Corrado Terracciano il luogo dove rendere concreti e visibili, a partire da questa sapienza, i pensieri e le esperienze della vita interiore, i quesiti più ultimativi sull’esistenza umana, sul dolore, sull’amore, sull’eros, con le aspirazioni, le cadute, le rinascite e le sfide alle convenzioni, ai tabù e ai poteri che opprimono artificiosamente la libertà dell’uomo in tutte le sue espressioni. In questo senso egli continua, nell’apparente aderenza alla realtà oggettuale, quel rinnovamento della scultura, iniziato da Auguste Rodin, che predilige un modellato che esprime pensieri al di là di ogni canone artificioso di bellezza o di regole o di stilemi ripetitivi o di inserzioni di materiali che siano altro rispetto alla dura fatica e alla sfida di poter plasmare con le proprie mani le forme delle proprie meditazioni.”
Nato a Foggia nel 1931, Corrado Terracciano ha compiuto gli studi classici e quindi ha frequentato la Facoltà di medicina, approfondendo contemporaneamente le proprie conoscenze di estetica filosofica. A partire dagli anni Settanta decide di abbandonare ogni altra attività per dedicarsi pienamente alla scultura, ritenendola l’espressione creativa massima. A partire dagli stessi anni, oltre alla partecipazione a importanti rassegne, come la Biennale di Mentone, in Francia, e all’attività di docenza, svolge per circa un decennio un’intensa attività di animazione culturale e di promozione della cultura visiva attraverso lo spazio Agorà, nel cuore del centro storico di Foggia. Questa antologica comprende le opere più significative e monumentali dell’artista, prestate da diversi Enti pubblici.
Palazzo Dogana (porticato)
Piazza XX Settembre, 20 - Foggia
Orario: lun - ven 9 - 19
Ingresso libero